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Destra e sinistra non esistono più, sono categorie del passato. Oggi “siamo tutti uguali, siamo nella stessa barca”. Discorsi simili li sentiamo ripetere tutti i giorni. Vengono dai qualunquisti, secondo i quali “tutti rubano, inquinano, evadono”. Vengono dai trasformisti - affetti da un male tipicamente italiano - pronti a cambiare giacca e bandiera a seconda del vento e del tornaconto personale. Vengono da chi ha perso fiducia nella possibilità di vivere in un mondo governato da persone capaci e oneste.
Noi, al contrario, siamo dell’idea che destra e sinistra siano concetti che conservano intatto il loro significato.

 

Siamo di sinistra perché ci riconosciamo pienamente nella Costituzione nata dalla Resistenza e intendiamo difenderne i principi fondativi.

Siamo di sinistra perché consideriamo l’uguaglianza - al di sopra di razze, religioni, condizioni sociali e frontiere - un valore irrinunciabile sul quale costruire relazioni di reciproco rispetto, di pace e di cooperazione.

Siamo di sinistra perché rivendichiamo politiche che contrastino nei fatti l’aumento delle disuguaglianze e delle ingiustizie.

Siamo di sinistra perché stiamo dalla parte dei lavoratori e dei poveri nelle loro lotte per il lavoro, per i diritti, per condizioni migliori.

Siamo di sinistra perché riteniamo necessario il rispetto dell’ambiente, l’uso intelligente delle sue risorse, la prevenzione dei rischi ai quali sono esposte tante aeree del nostro Paese per le dissennate politiche di saccheggio e di speculazione attuate fino ad oggi.

Siamo di sinistra perché vogliamo una scuola e una sanità pubbliche dotate delle risorse e delle competenze necessarie per formare buoni cittadini e per tutelare la salute di tutti.

Siamo di sinistra perché respingiamo le demagogiche contrapposizioni fra giovani e anziani, fra lavoratori e disoccupati, fra “noi” e “loro”.

Siamo di sinistra perché ci sentiamo al fianco di quanti nella scuola, nel lavoro, negli ambienti ecclesiastici, nella società dedicano volontariamente tempo ed energie ad azioni di solidarietà.

Siamo di sinistra perché crediamo che la partecipazione, il praticare forme di democrazia diretta, l’impegno nella vita civile, il diritto di organizzarsi in sindacati, associazioni e movimenti costituiscano l’essenza stessa della democrazia.

In queste idee crediamo. Ecco perché ci teniamo a evidenziare che non abbiamo nulla in comune con la destra vecchia e nuova.