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Europee, il Pd e il fronte 'da Macron a Tsipras', la replica da Atene. Il segretario greco: serve un’alleanza anche con la socialdemocrazia, se fa una svolta. Scettici gli italiani. La lista «La Sinistra»: dai dem italiani solo parole, non sono in linea con i socialisti portoghesi e spagnoli

«Abbiamo bisogno di una grande alleanza di tutte le forze progressiste, quelle di sinistra, dell’ecologia, della socialdemocrazia liberata dal neoliberismo, perché non possiamo lasciare il destino dell’Europa alla barbarie. Le forze di centrodestra commettono un crimine contro la democrazia in Europa quando si alleano o tollerano l’estrema destra». A precisare la posizione di Syriza, il partito del premier greco Alexis Tsipras, è il suo segretario, l’ex ministro Panos Skourletis. Il «fronte da Macron a Tsipras» è ormai diventato lo slogan più usato dal Pd per recuperare voti a sinistra. Da quella parte Tsipras viene descritto come pronto all’alleanza con i Socialisti e democratici. Per questo dalla Grecia arriva la precisazione.

«L’EUROPA È AD UN BIVIO cruciale. Deve abbandonare le politiche neoliberiste che hanno applicato i governi di centro-destra, di centro-sinistra e tecnici, che alimentano la guerra tra poveri, il fascismo, il nazionalismo ed il razzismo, che hanno distrutto il tessuto sociale europeo», ragiona Skourletis. «Seguiamo con grande interesse gli sviluppi in Europa del Sud e il fatto che i socialisti in Portogallo e in Spagna hanno abbandonato le politiche neoliberiste e collaborano con la sinistra. Abbiamo visto con favore la nascita della lista ‘La Sinistra’ in Italia, che esprime le forze che si trovano insieme con Syriza nel Partito della sinistra europea e nel nostro gruppo nel parlamento europeo, il Gue». Tanto più, conclude, che «con Sinistra italiana abbiamo da sempre un rapporto particolare che ha portato nel 2014 alla lista ‘L’Altra Europa con Tsipras’. Oggi nella lista di Syriza è candidata Luciana Castellina», fondatrice del manifesto. icona della sinistra italiana e oggi dirigente di Si.

L’ALLEANZA CON IL PSE non è esclusa da Syriza, dunque, ma a patto che il Pse faccia una svolta. Sulla quale, va detto, i candidati italiani di «La sinistra» sono scettici. Basta chiedere a Eleonora Forenza, europarlamentare uscente e ricandidata, dirigente Prc, che ieri ha incassato il prestigioso endorsement di Mimmo Lucano, l’ex sindaco di Riace: «Quella del ‘fronte da Macron a Tsipras’ è un’invenzione da campagna elettorale del Pd», attacca, «I fatti raccontano che nella scorsa legislatura nella stragrande maggioranza dei casi il Pd e i socialisti hanno fatto maggioranza con liberali e popolari. Lo stesso Timmermans (spitzenkandidat di S&D, ndr) è vice di Juncker. La sinistra in Italia e in Europa ha il compito di costruire un terzo spazio alternativo sia alla grande coalizione del neoliberismo che ha governato in Ue che all’onda nera che avanza e che ha nel governo italiano un punto di riferimento».

«LA PENSO ESATTAMENTE come il segretario di Syriza», risponde il segretario di Si Nicola Fratoianni, anche lui in corsa. «Serve ricostruire un quadro di forze progressiste che contrastino l’ondata sovranista e le politiche neoliberiste che l’hanno gonfiata. Anche io guardo con speranza a quello che succede in Spagna e in Portogallo». Il problema però è che in Italia le cose non vanno in quella direzione. «Magari ci fossero le condizioni anche da noi. Ma il Pd non è in linea con la sua stessa narrazione. E basta guardare il suo programma per dover prendere atto che l’alleanza fra progressisti europeisti che propone fin qui non ha basi di merito, anzi va in direzione opposta. Purtroppo, aggiungo».

«DA MACRON A TSIPRAS? Meglio da Tsipras a Lucano, Castellina e Krajewsk» (il cardinale elemosiniere di papa Francesco che ha riallacciato la corrente a un condominio occupato, ndr), scrive su facebook Argiris Panagopoulos, dirigente di Syriza e candidato nelle liste italiane di La Sinistra. «Molti sono gli ipocriti che oggi fanno riferimento a Tsipras, come coloro che hanno applicato l’austerità in Italia, hanno cancellato i diritti dei lavoratori, e hanno cercato di stravolgere una delle costituzioni più democratiche del mondo, hanno attaccato i sindacati e hanno cercato di denigrare i loro dirigenti». I «veri amici di Tsipras», prosegue, si sono battuti al suo fianco «contro il piano di Juncker» e «contro l’orchestra di Renzi, Grillo, Salvini e Berlusconi e dei mezzi di informazione di centrodestra e di centrosinistra che facevano il gioco della Germania sostenendo che il referendum era per il ritorno alla dracma».

NELL’ALA SINISTRA DELLE LISTE PD invece le parole di Skourletis sono una conferma. E di più «una buona notizia», spiega Massimiliano Smeriglio, «sia sul piano dell’indicazione politica che su quello del senso della responsabilità. A nessuno può sfuggire l’estrema pericolosità di questo passaggio elettorale, l’onda nazionalista rischia di travolgere la nostra convivenza civile. E in Italia, in queste ore, abbiamo purtroppo continui segnali di questo pericolo».