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GUERRA IN PALESTINA. Oggi il ministro Tajani riferisce alle Camere. I dubbi di M5S e sinistra-verdi sul documento che andrà al voto. Il Pd: firmeremo solo se ci sarà il sì di tutto il Parlamento. Dem divisi sulla manifestazione convocata dal Foglio: ci saranno Quartapelle, Sensi e Alfieri. Provenzano: io non vado

Pd e Fdi lavorano a una mozione pro-Israele Giuseppe Provenzano, responsabile esteri del Pd

Oggi, in occasione dell’informativa alla Camere del ministro degli Esteri Tajani, le forze politiche potrebbero unirsi in una mozione bipartisan sul conflitto israelo-palestinese.

Il condizionale è d’obbligo, visto che alcune forze come Sinistra-verdi e M5S, pur d’accordo sulla condanna degli attacchi di Hamas ai civili israeliani, chiedono un testo molto sintetico e non accettano una cambiale in bianco verso la rappresaglia del governo Netanyahu.

Al centro della discussione anche il riferimento ai fondi Ue per la Palestina. Sinistra italiana, con il responsabile esteri Giorgio Marasà, oltre alla condanna per la «sciagurata» azione di Hamas, ricorda «il «peso enorme di responsabilità» dell’Occidente». «Avevamo il dovere di lavorare per una pace vera». Angelo Bonelli dei Verdi accusa il governo israeliano di aver «consentito la sistematica e illegittima occupazione di terre da parte dei coloni». Anche il M5S esprime «profonda preoccupazione per una reazione israeliana che si preannuncia sproporzionata e diretta contro l’inerme popolazione civile della Striscia di Gaza».

Il capogruppo del Pd in Senato Francesco sta lavorando con il suo omologo di Fdi Lucio Malan per arrivare a un testo condiviso da votare in Parlamento. I dem hanno apprezzato i ton i usati in queste ore da Tajani che, al Corriere, ha ribadito la «necessità di riportare il processo di pace al centro dell’attenzione internazionale» e di «sventare il rischio di una escalation», attraverso un «dialogo che porti a un abbassamento della tensione» con paesi come Egitto, Arabia Saudita e Giordania. E il testo della mozione dovrebbe spingere il governo ad una «azione diplomatica con i principali attori regionali per evitare l’escalation».

Alcuni esponenti del Pd hanno aderito alla manifestazione promossa per stasera al Colosseo dal Foglio dal titolo «Israele siamo noi». Ci saranno, oltre a esponenti di Fdi, Fi, Lega, Azione e Italia Viva, anche i dem Lia Quartapelle, Filippo Sensi e Alessandro Alfieri. Il responsabile esteri Peppe Provenzano ha smentito una sua partecipazione, ma ha scritto al quotidiano per esprimere «solidarietà a Israele e profondo cordoglio per le vittime». Per i dem c’è il rischio di firmare una mozione con la maggioranza spaccando le opposizioni. Ma al Nazareno assicurano: «Firmeremo solo se ci sarà un testo condiviso da tutto il Parlamento».

L’intergruppo parlamentare per la pace in medio Oriente (composto da parlamentari di Pd, M5S e sinistra-verdi), condannando l’attacco di Hamas, ha ricordato come «gli insediamenti illegali dei coloni» israeliani abbiano «alimentato il radicalismo islamista». «Se la comunità internazionale avesse indotto il governo israeliano a rispettare le risoluzioni Onu il conflitto non sarebbe degenerato fino a questo punto». Tra i firmatari Laura Boldrini, Susanna Camusso Arturo Scotto e Stefano Vaccari