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C'è chi è convinto che a sinistra il tratto distintivo sia l'antiberlusconismo, inteso come avversione ad un virus o ad una malattia genetica. Vi ricordate quelli che raccoglievano le firme contro l'Aids?
Così se uno da giovane ha creduto a Berlusconi, poi matura e si schiera dalla parte dei lavoratori e della giustizia sociale è visto come un infetto che certamente finge una guarigione impossibile; mentre se si cerca di catturare gli elettori di Berlusconi sposandone parte delle proposte, "questa è politica, bellezza!"
Ma se a far vento è chi rivendica coerenza col ventennio, tutto torna: la classe non è acqua!