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Stamattina ho letto un articolo di Bernardo Valli su Repubblica. Mi sono distratto un attimo e ho dimenticato di quale paese stava parlando.
Mi ha fatto una certa impressione.
Volete provare anche voi ad avere la stessa sensazione?
Vi ho preparato un piccolo giochino. Se volete provate. 

“Il suo partito, (..A..) ha sfiorato il (..B..) per cento dei suffragi, quoziente che assegna almeno (..C..) seggi, su, (..D..) quasi il numero che consentirebbe di promuovere il referendum necessario per dare alla Costituzione un'impronta presidenzialista, come vorrebbe (…E..). Ma che consente soprattutto di governare da solo. Senza bisogno di ingombranti alleati, e senza intaccare l'eccezionale potere attribuitosi da (…E..)., violando i limiti istituzionali. Come presidente dovrebbe restare al di sopra delle parti. Non dovrebbe pesare sull'esecutivo. Ma quando quest'ultimo è controllato unicamente dal suo partito i confini stabiliti dalla Costituzione non contano. (…E..). non voleva che riaffiorassero nel caso fosse stato necessario ricorrere a una coalizione. Era il suo incubo.”

Così Bernardo Valli su Repubblica di oggi                                   Qui provate a sostituire

 (…A..) =       Giustizia e libertà (Akp)                           P. Democratico Pd, ma anche M5S o Lega

(…B..)  =      50                                                      30

(…C..) =       316                                                    340

(…D..). =      550                                                    630

(…E..). =     Erdogan                                               Renzi oppure Grillo opp. Salvini opp, perché no? Berlusconi

 

Questa è la Turchia e sia ben chiaro, a mio parere, se non vengono dimostrati brogli, Erdogan ha tutto il diritto di governare ma non di cambiare la Costituzione.

Quest'altro invece è l’”italikum”. Vincendo al secondo turno il capo del governo di fatto sarebbe molto vicino a poter nominare tutti gli organi di garanzia e anche cambiare la Costituzione.