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A circa sei mesi dall’apertura della Casa della Salute nei pressi del centro commerciale “La Filanda” bisogna avere l’onestà di riconoscere che le problematiche e le incongruenze più volte denunciate da L’Altra Faenza erano e restano - purtroppo – più che fondate.

Fino ad oggi altro non è successo se non il trasferimento di alcuni servizi. Procedendo di questo passo è facile rendersi conto che i tempi per disporre di un vero e proprio presidio di cure primarie – ovvero di una Casa della Salute con i requisiti previsti dalla delibera n. 48/2010 della Regione - saranno ancora molto lunghi.

La struttura sta scontando, già in questa fase di avvio, le difficoltà dovute all’essere ubicata in locali concepiti per ben altro uso e in prossimità di un complesso commerciale.

Aspettiamo ancora risposte convincenti ad una domanda di fondo: perché pagare a privati un canone d’affitto annuo di 80mila euro per disporre di locali inadeguati? Non sarebbe stato più ragionevole utilizzare immobili di proprietà pubblica?

Inoltre:

La soluzione di questi problemi compete all’Ausl Romagna e al Comune di Faenza.

E’ un’amara constatazione quella che sottoponiamo all’Amministrazion locale: è trascorso più di un anno da quando è stato deciso di apprire questa struttura, è dunque inaccettabile che non si sia pensato neppure di progettare l’abc in fatto di viabilità, accessi e parcheggi per invalidi.

L’Altra Faenza insiste: bisogna porre rimedio a questo stato di cose, adottando le misure necessarie e rispettando maggiormente i diritti dei cittadini, soprattutto di quelli che si trovano in condizione di maggior disagio in quanto bisognosi di cure.

 

Faenza, 27 gennaio 2017

 

 

L’Altra Faenza