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Amministrative, regionali e referendum: ipotesi italiani al voto ...

Fin dal momento in cui la candidatura di Massimo Isola è stata formalizzata dal Partito Democratico abbiamo tentato di mettere a disposizione questo sito per approfondire, raccogliere opinioni e capire meglio come poteva evolvere la situazione. Naturalmente partendo dalla nostra natura, ossia di cittadini attivi e impegnati nel sociale che non hanno lo scopo precipuo di partecipare direttamente alla competizione elettorale, ma sono interessati, nel loro piccolo, a sostenere “qualcosadisinistra”.

Una delle domande che ci siamo posti era se attorno alla candidatura di Massimo Isola poteva crearsi una possibile nuova alleanza di centro sinistra, con una qualche discontinuità con la gestione attuale, nelle persone e nei programmi, quindi aperta, con pari dignità, anche verso le componenti più progressiste, ambientaliste e di sinistra.

La risposta può ancora considerarsi aperta, ma certamente, rispetto ad alcune posizioni iniziali, le cose sembrano essersi evolute in modo molto positivo.

L'ultimo passaggio, in ordine di tempo, di questa evoluzione del quadro politico è costituita dall'entrata del Movimento 5 Stelle nella coalizione ampia che sostiene Massimo Isola, superando diversi ostacoli, non solo regolamentari, ma anche politici da parte delle posizioni neo centriste nel centro sinistra.

Oggi sulla stampa locale in molti rivendicano meriti in relazione a questa operazione politica, e forse è qui necessario ricordare che quell'esito è stato preparato da un lungo lavoro che nei mesi precedenti ha portato a stendere un “manifesto programmatico”, costruito insieme da l'Altra Faenza, Articolo Uno, Partito Socialista, Verdi e Movimento 5 Stelle, (che si sono autodefiniti“piccola coalizione”). Tale manifesto programmatico è poi diventato il testo di “Un nuovo patto per Faenza”, sottoscritto anche da Isola e che sarà la base del programma di mandato in corso di elaborazione.

Questo, ci sembra, è il grande elemento di novità, non solo per la presenza dei 5 stelle nella coalizione di centro sinistra – giustamente evidenziata anche dalla stampa nazionale – ma per la convergenza programmatica di questa “Piccola Coalizione” che può condizionare, in senso progressista e ambientalista, la coalizione di centro sinistra. Per la realizzazione di tale obiettivo sarà naturalmente determinante il consenso elettorale che saprà ottenere.

I presupposti perché tutto ciò si possa realizzare ci sono perché nonostante si presentino con tre liste diverse Faenza Coraggiosa, Verdi e Movimento 5 stelle hanno una forte base comune; qualcuno (L'Altra Faenza) aveva insistito per presentare una lista unica: non ci si è arrivati, ma si è comunque ventilata la possibilità di costituire, successivamente, un gruppo consigliare unico.

Pensiamo che sia giusto sostenere questa “Piccola coalizione”, soprattutto se saprà interloquire, nelle reciproche autonomie, con le varie realtà dell'associazionismo, del volontariato, dei movimenti impegnati in tante battaglie sociali, ambientali, urbanistiche, sulla scuola, e per la cultura, nella consapevolezza che per gli obiettivi per cui ci si batte oltre alla presenza coerente nelle Istituzioni, serve anche la partecipazione e la mobilitazione sociale.

È comprensibile che ci siano a sinistra anche posizioni più identitarie, con singoli, militanti e gruppi organizzati (infatti ci sono addirittura altri due candidati a sindaco: PAP; PCI - RC) che rilevano limiti e ancora poca discontinuità nella coalizione di centro sinistra, ma a questi amici/he e compagni/e vorremmo ricordare che la strada per “Un' altro mondo possibile” è lunga, e forse è utile cominciare a farne insieme anche solo qualche pezzo.

La posta in gioco di queste elezioni è alta; non si può sottovalutare il peso delle posizioni delle forze di destra, dalla Lega fino a Fratelli d'Italia e al Popolo della Famiglia, che oggi a Faenza si sono camuffate sotto il falso civismo di Paolo Cavina, il cui trasformismo spregiudicato va smascherato soprattutto agli occhi chi ha meno, i lavoratori, i pensionati, la parte più debole della società.

Naturalmente questo sito continua ad essere a disposizione per raccogliere opinioni, anche difformi, a partire dal campo progressista, ambientalista e di sinistra.

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