Stampa

L’assemblea degli elettori e delle elettrici dell’Altra Faenza, convocata per decidere l’orientamento della lista sul ballottaggio del 14 giugno, ha escluso la possibilità di qualsiasi apparentamento con Malpezzi e Padovani.
L’assemblea ha ribadito la propria alterità al moderatismo del PD e le proprie ferme critiche alla passata azione amministrativa e al generico ed insufficiente programma per i prossimi cinque anni.
Il nostro progetto e il nostro programma erano e rimangono diversi ed alternativi.
A Malpezzi noi faremo un’opposizione attenta, severa e propositiva; sulle nostre posizioni cercheremo convergenze in Consiglio Comunale con i consiglieri che le condivideranno.
Ma prima vogliamo sconfiggere la Lega Nord.
La nostra proposta ai cittadini è libera, non condizionata e non condizionabile. Così, pur consapevoli che gli orientamenti dei nostri elettori potranno essere legittimamente diversificati, proponiamo a tutti i faentini di impedire che il 14 giugno Padovani diventi il sindaco della nostra città.
La nostra proposta ai cittadini si basa sul fatto che, diversamente da altri soggetti, manteniamo fissi come nostra stella polare gli ideali dell'antifascismo e dell'antirazzismo, non negoziabili e totalmente incompatibili con la proposta politica leghista.
Non diamo per scontata la vittoria di Malpezzi, il quale, insieme al Partito Democratico, è responsabile del malessere diffuso nella città e dell'adozione di un progetto politico che gli ha inimicato buona parte dei suoi stessi elettori. Il risultato di Forza Nuova, unito a quello della Lega, sono la prova evidente di come questo malessere sociale possa tradursi in un voto a destra, sulla falsariga di altre esperienze europee.
Il Partito Democratico e Malpezzi sono responsabili di questo pericolo, e noi con la nostra scelta non intendiamo fornirgli alcuna comoda foglia di fico.
Il nostro è un invito agli elettori, non alle forze politiche: è con loro che vogliamo dialogare. Nulla è cambiato dal primo turno, rispetto al nostro giudizio sul Partito Democratico e sul suo attuale gruppo dirigente. La nostra proposta non prevede nessuna forma d’accordo, formale o informale, col Partito Democratico e con Malpezzi.
Al contrario, il nostro obiettivo resta costruire una soggetto politico a sinistra, autonomo e potenzialmente maggioritario. 

Faenza, 6 giugno 2014 
L’Altra Faenza