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Un confronto pubblico sull'uso del territorio per evitare cementificazioni inutili e dannose.

Lo chiede Legambiente, dopo l'approvazione dell'ODG sul “Territorio urbanizzato”

Riteniamo indubbiamente importante che il Consiglio Comunale di Faenza abbia approvato all'unanimità l'Ordine dei Giorno che chiede alla Giunta di rendere pubblici i dati sulla definizione e la perimetrazione della superficie del Territorio Urbanizzato (TU) al 1 gennaio 2018 (come previsto della nuova legge regionale sull'urbanistica).

 

Era la richiesta che Legambiente regionale ha fatto a tutti i Comuni, e che noi avevamo avanzato all'Amministrazione già nel maggio scorso, nella quale aggiungevamo:

Nello spirito della corretta applicazione della nuova normativa regionale, riteniamo che per potere avere una percezione corretta del reale utilizzo del territorio in relazione agli effettivi fabbisogni, sarebbe necessario che, sia per il Comune di Faenza, che per gli altri Comuni dell’Unione della Romagna Faentina, siano resi pubblici i dati:

sul costruito inutilizzato, sia abitativo che produttivo/commerciale, distinguendo tra proprietà private, pubbliche o di Enti e Fondazioni; con una suddivisione tra costruzioni recenti e storiche;
sulle aree edificabili, con progetti già autorizzati, avviati parzialmente o bloccati, e quelle non ancora urbanizzate, che potrebbero essere riconvertite, come era previsto da un bando promosso dall’Amministrazione Faentina, per tornare alla destinazione d’uso originale”.

In effetti il testo votato, citando anche la nostra richiesta, chiede anche i dati sul patrimonio costruito inutilizzato, che noi riteniamo di fondamentale importanza proprio per poter progettare una effettiva “rigenerazione urbana” di parte del costruito, in sostituzione di nuove costruzioni e di altro consumo di suolo.

Non ci formalizziamo sul fatto di non aver ricevuto alcuna risposta formale dall'Assessorato all'Urbanistica, che ha invece pubblicato, sul sito dell'Unione dei Comuni, solo una parte di questi dati.

Vogliamo invece porre l'accento su due richieste precise contenute nel documento votato:

l'apertura di una apposita discussione nella Commissione “Ambiente e assetto del territorio”, “al fine di aprire un confronto, non solo istituzionale, ma partecipato con tutta la comunità”;

e poi in conclusione l'affermazione “Il Consiglio comunale ritiene che questo percorso di approfondimento debba essere preliminare a qualsiasi altro atto urbanistico che possa comportare ulteriore consumo di suolo”.

Restiamo pertanto in attesa che questa discussione sia istruita e la Commissione aperta sia convocata.

Non abbiamo dubbi che vi sarà interesse da parte di chi, a vario titolo, si occupa di assetto del territorio, i professionisti, gli urbanisti, le associazioni ambientaliste e culturali, ecc. (che invitiamo ad esprimersi).

Ma riteniamo che debba essere effettivamente una occasione per l'intera comunità di poter essere messa in condizione di discutere e valutare le prospettive future della città.

Per questo ribadiamo che i dati da cui partire debbano essere completi, chiaramente leggibili da tutti e non solo dagli addetti ai lavori, e il confronto abbia i tempi necessari per poter svilupparsi compiutamente.

Faenza, 1 ottobre 2018

Circolo Legambiente Lamone Faenza