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 Il Circolo Legambiente Lamone e Legambiente regionale, in collaborazione con ANAB, Associazione Nazionale Architettura Bioecologica, promuovono il convegno:
 
Il futuro della cava di Monte Tondo: sviluppo territoriale e sostenibilità ambientale.
 
Lo studio commissionato dalla Regione sul possibile proseguimento delle estrazioni nella Cava di Monte Tondo, ha definito come il più auspicabile lo scenario B, ossia l'estrazione per un periodo, comunque significativo, di 10/15 anni solo dentro l'area già precedentemente individuata. Non tutti condividono questa opzione, Legambiente ha ritenuto invece che su questa base si possono fare i necessari approfondimenti.
 
A partire da una lettera aperta, inviata alla Regione, alle Istituzioni locali, ai Sindacati e alla Saint Gobain, stiamo cercando di sollecitare tutte le parti in causa a confrontarsi per una “articolata riconversione del sito”, per affrontare insieme la tutela del patrimonio naturale – in particolare in un ambiente unico come la vena del gesso romagnolo – e occasioni di lavoro qualificato, per i lavoratori oggi occupati e per la comunità locale.
 
A questo fine abbiamo avanzato alcune ipotesi che vorremmo approfondire con tutti i possibili interlocutori:
 
I qualificati contributi previsti nel corso della mattinata verteranno esattamente su questi punti:
 
Il Dott. Marasmi Christian e il Dott. Nolè Marcello - Settore Difesa del Territorio Regione Emilia Romagna, approfondiranno i contenuti dello studio commissionato dalla Regione;
 
Boris Pesci, Procuratore del Consorzio Astra “ La filiera del carton gesso riciclato”
 
Olver Zaccanti, Libero professionista Responsabile nazionale sistemi con la canapa di ANAB- “La canapa grande risorsa per ambiente, agricoltura e architettura”;
 
Paolo Rava, Architetto libero professionista Presidente ANAB, Docente a contratto dipartimento Architettura UNIBO “Le ragioni dell’Architettura Sostenibile, verso il metadistretto dell’edilizia”; Gian Battista Vai (di cui siamo in attesa di conferma) dell'Accademia delle Scienze dell’istituto di Bologna, che è intervenuto in più occasioni per una graduale riduzione di gesso conferibile allo stabilimento e per il recupero di una morfologia residua di cava funzionale agli obiettivi del Parco.
 
Paola Fagioli, Direttore Legambiente Emilia Romagna, sintetizzerà le proposte che emergeranno anche dal successivo dibattito, per sollecitare l'apertura di occasioni di confronto - alle quali intendiamo partecipare – con tutti gli interlocutori in campo, a partire dalla Saint Gobain, azienda, che ha le maggiori responsabilità e poi delle rappresentanze dei lavoratori e delle istituzioni locali e regionali.