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Bonaccini commissario per i rigassificatori in Emilia-Romagna: “Ravenna hub  nazionale per gas e rinnovabili” – Ravenna24ore.it

Poco Coraggiosa

Se c’è un tema su cui si misura il coraggio, politicamente parlando, in questa travagliata stagione, quello è l’ambiente.

Non si può tenere il piede in due staffe, non sono ammessi equilibrismi, va rifuggita l’ipocrisia, si deve prendere una posizione netta e ci si deve far valere dentro la maggioranza di cui si fa parte.

Qual è il tragico effetto della mozione approvata da una strana maggioranza “energetica” in Consiglio Comunale che parte da Fratelli d’Italia e arriva fino alla sinistra di Coraggiosa?

L’impegno politico della Giunta a portare avanti la strategia fossile nella versione gassosa, entro lo schema monocratico (o monarchico?) del commissario straordinario addetto allo scavalcamento di valutazioni d’impatto e autorizzazioni paesaggistiche.

Il lato tragicomico è che anche senza Coraggiosa la mozione sarebbe passata lo stesso (certo, in forma meno ipocrita e un po’ più schiettamente dinosaura), quindi il voto di Coraggiosa è all’interno irrilevante (il PD ha messo la sua bella fogliolina di fico ed è a posto) e all’esterno devastante (fa allontanare votanti, militanti e simpatizzanti dell’area più critica e radicale).

Ecco servita la lobby delle energie fossili come se non ci fosse un domani: più estrazioni in Adriatico e persino l’ok al rigassificatore senza chiamarlo col suo nome ma con la supercazzola (“interventi transitori, urgenti, ambientalmente verificati dalle autorità competenti, sostenibili, reversibili e temporanei”).

Forse gli ambientalisti a’ la carte (per via dell’abilità nella scrittura ma non nell’azione) non sanno che il Decreto Legge 17 maggio 2022, n. 50 (“Misure urgenti in materia di politiche energetiche nazionali”) è già una sciagura completa, alla quale non serve aggiungere mozioni plaudenti (inutili e ridondanti).

Il decreto già definisce (art. 5) i rigassificatori come interventi strategici di pubblica utilità, indifferibili e urgenti e in tale contesto extra ordinem giustifica la nomina di commissari appunto straordinari, dotati di poteri speciali che come per magia fanno sparire controlli, valutazioni di impatto ambientale, autorizzazioni paesaggistiche.

Il 9 giugno Draghi ha incoronato Bonaccini, entro il 9 luglio vanno presentate le istanze di autorizzazione da parte degli operatori interessati ed entro 120 giorni il monarca energetico (commissario straordinario) deve rilasciare l’autorizzazione (praticamente un editto).

Sicuramente la procedura, dettata dall’urgenza, è veloce. Difficile però teorizzare che l’esito (il rigassificatore a poche miglia dalla nostra bella costa) sia “transitorio” visto che la parte finanziaria della norma sostiene le imprese di rigassificazione con un fondo che parte dal 2024 (ma allora il rigas non è davvero una risposta alla crisi energetica di adesso!) e arriva al … 2043.

Balle e imprecisioni, imprecisioni e balle, per confezionare un pacchetto e(mozionale) insieme alle destre più conservatrici, fossili e retrograde?

Ho molta stima, personale e politica, dei consiglieri comunali di Coraggiosa e dell’assessore di riferimento e quindi non posso non far notare loro l’errore politico marchiano in cui sono incorsi.

Hanno scritto parole condivisibili ma sulla carta sbagliata, la carta carbone, quella che ricopia il film già visto della perpetuazione del paradigma energetico sbagliato, quello che ci ha portato al collasso climatico e all’attivazione di tutti gli allarmi di bordo.

Ve lo dice uno che vi ha votato e che ha fatto campagna con voi e per voi: avete sbagliato e di grosso.

C’è tempo (ma poco) per rimediare.

Riconquistate autonomia ed autorevolezza, tornate a guardare fuori dal palazzo e ad incrociare gli sguardi di chi vi riconosce e vi sostiene, unitevi alla lotta di chi con tutte le sue forze (e competenze e intelligenze) si batte da tempo e continuerà a battersi per un cambio immediato e radicale di paradigma.

Quel mondo, che oggi avete profondamente deluso, potrà tornare a darvi credito se vi strapperete di dosso il “poco” lasciando quell’aggettivo così forte, impegnativo, femminile, carico di speranza che è Coraggiosa.

Andrea Maestri Ravenna