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Papa Francesco: "Preoccupazione per l'aumento delle tensioni ...

CITTA' DEL VATICANO - La decisione, rarissima, di dedicare l’intero Angelus all’Ucraina. La denuncia, netta, della guerra come “follia”, “errore”, “orrore”.

L’elenco dettagliato dei luoghi – Bucha, Irpin, Mariupol, Izium, Zaporizhzhia – dove l’esercito russo ha fatto strage. E infine, per la prima volta dall’inizio dell’invasione, l’appello diretto (una “supplica”) a Vladimir Putin affinché “anche per amore del suo popolo”, fermi la “spirale di violenza e di morte”, accompagnato da un appello parallelo indirizzato a Vladimir Zelensky perché apra a “serie proposte di pace” che, precisa, devono però far salva la “sovranità e integrità territoriale”.

Dinanzi alla minaccia di un’escalation nucleare, Papa Francesco interviene con un monito severo indirizzato verso Mosca, per arrivare subito al cessate-il-fuoco e, quanto prima, facendo ricorso “a tutti gli strumenti diplomatici, anche quelli finora eventualmente non utilizzati”, alla pace.

 “L’andamento della guerra in Ucraina è diventato talmente grave, devastante e minaccioso, da suscitare grande preoccupazione. Per questo oggi vorrei dedicarvi l’intera riflessione prima dell’Angelus. Infatti, questa terribile e inconcepibile ferita dell’umanità, anziché rimarginarsi, continua a sanguinare sempre di più, rischiando di allargarsi”, ha scandito Jorge Mario Bergoglio.