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Diritti Le opposizioni raccolgono l'invito della Cgil: «Saremo in piazza il 19 maggio a Roma»

Supporter della Cgil e di +Europa fuori dal Parlamento a Roma in sostegno al voto per i referendum foto Marco Di Gianvito/Ansa Campagna referendaria – Ansa

Il boicottaggio televisivo dei referendum dell’8 e 9 giugno prossimi arriva sul tavolo di AgCom. Il Consiglio dell’Authority per le telecomunicazioni fa sapere che, alla luce dei dati di monitoraggio, ha adottato un «provvedimento di richiamo alla Rai e a tutti i fornitori di servizi di media audiovisivi e radiofonici operanti in ambito nazionale, affinché garantiscano un’adeguata copertura informativa sui cinque temi oggetto dei referendum». Il richiamo, fa sapere AgCom, mira a garantire ai cittadini «un’informazione corretta, imparziale e completa sui quesiti referendari e sulle ragioni a sostegno delle opzioni di voto». È una conferma importante, e cogente dal punto di vista dell’applicazione delle norme, delle denunce dei giorni scorsi venute dalla Cgil e dalle forze dell’opposizione. Nonostante proprio la Rai ieri si sia affrettata ad assicurare che «numerosi spazi dedicati ai temi del referendum».

Proprio dal sindacato ieri è arrivato l’annuncio dell’evento «Il voto è libertà! Maratona contro l’astensionismo». Si terrà a Roma lunedì 19 maggio, ai giardini di piazza Vittorio. «Sarà una grande iniziativa pubblica a sostegno della partecipazione popolare – spiegano da corso Italia – Ci sarà il segretario generale della Cgil Maurizio Landini». L’obiettivo polemico è ancora una volta l’invito all’astensione. «In un momento di grave crisi della democrazia chi ha incarichi istituzionali, a qualsiasi livello dovrebbe agire per far sì che il maggior numero di persone si rechi ai seggi e contribuisca a scegliere l’orientamento che il paese deve assumere su temi centrali come il lavoro e la cittadinanza» dicono dalla Cgil. L’invito alla mobilitazione è rivolto «a tutte le realtà associative, alle forze politiche, alle istituzioni, alla società civile, al mondo della cultura e dello spettacolo affinché partecipino all’iniziativa a difesa del diritto di voto e della democrazia, e per rompere il silenzio mediatico che continua ad oscurare i cinque referendum».

Le opposizioni, che hanno ribadito le loro critiche alla destra nel corso dell’approvazione definitiva del dl elettorale di ieri a Montecitorio, raccolgono l’appello con tanto di nota congiunta. «La maggioranza di governo ha aperto una campagna che intossica il dibattito pubblico sui referendum – affermano Angelo Bonelli, Giuseppe Conte, Nicola Fratoianni e Elly Schlein – L’invito ad astenersi e rimanere a casa mina la salute della nostra democrazia, già pesantemente provata da politiche liberticide e repressive promosse dal governo Meloni. È una sprezzante esortazione al disinteresse per le questioni pubbliche che incidono sulla vita quotidiana di tutti i cittadini». Per i leader del centrosinistra, «il referendum è uno strumento civico che offre a tutti gli aventi diritto al voto la possibilità di decidere e cambiare. Aver scelto di lavorare affinché i cittadini rinuncino a questa opportunità è pericoloso e irresponsabile, un atto di sabotaggio antidemocratico. Per questo saremo presenti in piazza a Roma il 19 maggio».