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L’Assemblea approva all’unanimità la nuova legge a sostegno dei gruppi di autoconsumatori (cittadini privati, enti, imprese) di energia da fonti rinnovabili.

Bollette e Comunità Energetiche - Il Blog di Beppe Grillo

Energia pulita e sostenibile grazie alle comunità energetiche. L’Assemblea legislativa ha approvato in aula all’unanimità il progetto di legge “Promozione e sostegno delle Comunità energetiche rinnovabili (Cer) e degli autoconsumatori di energia rinnovabile che agiscono collettivamente”. Legge che ha come obiettivo quello di offrire uno strumento concreto a livello regionale al fine di agevolare e disciplinare le comunità energetiche, cioè gruppi di autoconsumatori (cittadini privati, enti, imprese) di energia da fonti rinnovabili che si riuniscono per produrre energia pulita e abbattere i costi. Il progetto di legge, composto di nove articoli, prevede che si sostengano i cittadini per sviluppare le comunità di energia rinnovabile che dovranno produrre, consumare, immagazzinare l’energia green.

Il progetto di legge ha accorpato tre distinti progetti di legge a firma di LegaMovimento 5 stelle e giunta; come testo base è stato individuato quest’ultimo.

La Regione metterà a disposizione contributi e strumenti finanziari dalla fase di costituzione delle comunità energetiche, alla fase di predisposizione di progetti fino alla fase di acquisto e installazione degli impianti energetici. Non mancherà, poi, una campagna di comunicazione e informazione.

“Con questa legge -ha sottolineato il M5s– forniamo risposte concrete alla crisi energetica. Siamo tutti più consapevoli che il nostro modello energetico non è più sostenibile se restiamo legati alle forniture della Russia col rischio che ci vengano tagliate. Una grande opportunità sarà quella di fare in tempi brevi ciò che non è stato fatto negli anni passati: puntare su rinnovabili e indipendenza energetica. Avevamo mille ragioni per farlo prima e non abbiamo più scuse per non farlo oggi. Il testo prende le mosse dalle norme nazionali ed europee e pone attenzione sui più fragili. Il percorso inizia oggi e ci porterà a definire strumenti per dare corpo alla legge. Grazie a 12 milioni di fondi Fesr per le comunità energetiche si potrà sostenere il percorso per la realizzazione delle comunità energetiche”.

Per la Lega “questo progetto di legge unisce maggioranza e minoranza nella scelta di diffondere il più possibile le comunità energetiche sul territorio regionale, incentivando la diffusione delle fonti rinnovabili”. Serve, si è rimarcato dal Carroccio, “un cambio di mentalità: negli ultimi decenni si è investito poco nel settore, da noi non sono state differenziate le fonti energetiche e l’obiettivo è arrivare a 10 gigawatt di energia rinnovabile da qui al 2030. Adesso occorre accelerare, è più che mai necessario incentivare questi percorsi in collaborazione con il contesto locale”. La transizione, si è poi evidenziato, “deve essere vera, ma non nociva per cittadini e imprese”.

Per il Partito democratico “questo progetto di legge si inserisce in un settore sempre caro alle politiche della nostra Regione, perché la transizione ecologica rappresenta un fattore di competitività. Non è un caso se il Patto per il lavoro è diventato Patto per il lavoro e per il clima. Grazie alle direttive europee è stato possibile affinare questo progetto che è aggiornato alle norme più recenti. Molto positivi il confronto e la partecipazione dei portatori di interesse grazie ai quali abbiamo colto spunti e proposte costruttive a dimostrazione della grande attenzione per questi temi”. Evidenziato inoltre il fatto che “le comunità energetiche daranno risposte in ambito sociale per cui è giusto allargare il confronto e il coinvolgimento con gli enti locali: dovranno diventare un pezzo del nuovo welfare di questa Regione per eliminare o ridurre la povertà energetica. Importante come si scriveranno i bandi per la concessione di finanziamenti per avviare e gestire le comunità energetiche. Con questo pdl siamo pronti per accogliere le risorse finanziarie che ci metterà a disposizione il Pnrr”. Apprezzato il fatto che la legge ha “un testo chiaro e comprensibile per chiunque, condiviso e con tempistiche rapide. La sfida è quella di sposare un modello culturale nuovo: i cittadini da semplici fruitori di energia diventeranno produttori”.

Europa Verde ha sottolineato: “Questo provvedimento rappresenta una svolta sostanziale per la politica energetica della nostra Regione oltre che una spinta nuova per superare la dipendenza energetica. Il provvedimento creerà nuove possibilità occupazionali e ci metterà al passo con i paesi europei più avanzati. Chiediamo che vengano coinvolte associazioni ambientaliste e dei consumatori per garantire maggiore capillarità delle comunità energetiche anche mettendo in modo il processo di comunicazione e informazione. Impegniamo inoltre la giunta a prevedere tra le spese ammissibili la rimozione di amianto dalle superfici destinate a essere sedi degli impianti e di mettere a disposizione colonnine elettriche per la ricarica dei veicoli”.

ER Coraggiosa ha commentato: “L’interesse per le comunità energetiche è stato positivo. Senz’altro è stato determinato dalla contingenza, cioè dal rincaro dei costi energetici che si sta ripercuotendo sui bilanci delle famiglie e delle imprese. La legge che andiamo ad approvare favorisce la democratizzazione del processo di produzione energetica e la giustizia climatica. Gli enti locali vengono coinvolti anche al fine di promuovere nuovi processi partecipativi. Sono importanti le risorse che intendiamo mettere a disposizione grazie ai fondi Fesr per accompagnare questo percorso”.

Per la Lista Bonaccini “il testo di legge va nella giusta direzione: sostenere le attività volte a produrre energia pulita e raggiungere l’indipendenza energetica. Si tratta di scelte importanti che puntano al nostro futuro”.

Molto tecnico l’intervento della rappresentante di Forza Italia che ha presentato alcuni emendamenti volti a tutelare l’Appennino, a mappare le cabine elettriche primarie e a meglio normare la tutela della privacy nei vari registri ed elenchi che la nuova legge porterà con se.

Netto l’intervento della presidente della commissione Politiche economiche che ha ricostruito il percorso che ha portato all’approvazione della legge e soprattutto ha ricordato gli effetti positivi che questa norma potrà avere anche sul tema “caro bollette”, mentre dalla giunta regionale, con la vicepresidente, si è voluto sottolineare l’importanza di una legge che tra le sue finalità ha quella di sostenere l’autoconsumo in generale e in particolare favorire la diffusione di comunità energetiche che abbiamo una rilevanza sociale.

L’Assemblea approva anche 15 emendamenti collegati al progetto di legge, via libera anche a tre ordini del giorno.

(Lucia Paci e Cristian Casali)

La comunicazione istituzionale del Servizio informazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna dal 28 aprile 2022 è soggetta alle disposizioni in materia di par condicio

In memoria di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo.
Il tempo non scalfisce il dolore.

SPIEGAMENTO DI FORZE PER L’IRRUZIONE IN CASA ALL’ALBA. SEQUESTRATI INDUMENTI, BANDIERE E LIBRI. Friday for future denuncia: «Attivista denudato e costretto a fare le flessioni»

Gazprom chiama, l’Italia risponde. Perquisizioni choc

 

Milano, manifestazione dei Fridays for Future - Claudio Furlan/LaPresse

Le perquisizioni sono scattate all’alba come nelle migliori operazioni anticrimine. Alle 6.30 del 19 maggio diciotto carabinieri sono entrati nelle case di tre attivisti milanesi di Fridays For Future e del centro sociale Lambretta divisi in squadre da sei per ciascun attivista. Ad essere perquisiti sono stati due ragazzi di 26 e 29 anni e una ragazzi di 28. I militari sono entrati nelle loro case, ai giovani è stato sequestrato il telefono cellulare, il computer, alcuni vestiti, alcune bandiere tra cui una della pace, libri.

«A UN ATTIVISTA è stato chiesto di spogliarsi e fare delle flessioni nudo davanti ai carabinieri» racconta la portavoce nazionale di Fridays For Future, Miriam Comparelli. «Sono scioccata. È incredibile che chi combatte per ambiente e giustizia climatica debba essere vittima di intimidazione». La presunta colpa dei tre? Aver scritto sul muro esterno di due società, Centrex e Weedoo che commercializzano il gas russo di Gazprom, «il gas fossile uccide» e, più in là, «basta affari con i dittatori». Un’azione comunicativa fatta il 19 marzo in vista dello sciopero globale per il clima del 25 marzo.

AZIONE COMUNICATIVA che deve aver centrato il bersaglio. Secondo quanto riferito dagli attivisti, sul mandato di perquisizione compare chiaramente il nome di Gazprom che avrebbe quindi sporto denuncia. «E se Gazprom chiama lo Stato risponde», dicono i tre, «ci vogliono intimidire». I decreti sono stati firmati dai pubblici ministeri Francesco Cajani e Francesca Crupi, coordinati dall’aggiunto del dipartimento Antiterrorismo Alberto Nobili e anche dalla Procura dei minori perché la stessa mattina sono state perquisite, sempre a Milano, anche le case di altri sei attivisti dei collettivi studenteschi legati al centro sociale Cantiere, e due tra loro sono minorenni. Anche a loro sono stati sequestrati cellulari e vestiti, tra cui una maglietta con la scritta «Stop War». A loro sono contestate le scritte sui muri di una filiale di Banca Intesa e al Provveditorato alle Opere pubbliche durante il corteo studentesco dello scorso 17 novembre. Sei mesi fa.

«IL CONTESTO in cui è maturata l’azione delittuosa è riconducibile a un ambito di contestazione di natura politico sociale» è scritto su uno dei mandati di perquisizione. «È una piccola storia di giustizia triste o surreale, decide voi» ha commentato l’avvocato difensore di alcuni dei ragazzi, Mirko Mazzali. Forse anche per i Fridays For Future inizia a valere la vecchia regola che fino a quando non rompi davvero le scatole a qualcuno di potente ti fanno l’applauso, quando iniziano a percepirti come un problema ti spaventano e ti reprimono.

GLI ATTIVISTI PER IL CLIMA oggi pomeriggio alle 15 faranno un presidio fuori la sede di Gazprom a Milano. «Per noi è davvero una vicenda scioccante – dice ancora Martina Comparelli – con una matrice politica perché non è stata solo una perquisizione, ma una umiliazione. Perché un trattamento simile?». La volontà intimidatoria per gli attivisti è chiara: «Hanno soldi e potere, hanno relazioni internazionali, l’unica cosa che dipende meno da loro è la reputazione e chi la mette a rischio può diventare un loro nemico».

SOLIDARIETÀ ai giovani è arrivata da Europa Verde che chiede al Governo di chiarire quanto successo. «È un evidente atto intimidatorio con lo scopo di mettere il bavaglio al movimento ecologista» hanno scritto in una nota Angelo Bonelli, Eleonora Evi e Cristian Romaniello. «Se gli accadimenti dovessero essere confermati sarebbero di una gravità inaudita e per questa ragione i nostri parlamentari presenteranno un’interrogazione al Governo per chiedere che venga chiarito lo svolgimento dei fatti».

DUE GLI EPISODI di imbrattamento, denunciati dalle società, per i quali sono stati identificati e perquisiti i nove antagonisti: le scritte sui muri della filiale di Banca Intesa San Paolo di via Verdi e al Provveditorato alle Opere Pubbliche di piazza Morandi, durante il corteo studentesco dello scorso 17 novembre, e gli slogan verniciati con lo spray.

Cnesc

In Ucraina, dall’inizio della invasione russa, vige la legge marziale ed il divieto di lasciare il Paese per tutti gli uomini tra i 18 e i 60 anni.
Il Governo di Mosca, da parte sua, ha previsto la coscrizione obbligatoria dal primo aprile al 15 luglio 2022 per i giovani tra i 18 e i 27 anni.

La escalation militare sta investendo le popolazioni civili anche sotto questo aspetto. Per questa ragione, facciamo appello al Governo ucraino affinché venga allentata questa misura fortemente restrittiva della libertà personale, garantendo che gli uomini di cittadinanza ucraina che per qualsiasi ragione —personale, familiare, politica, religiosa, culturale— vogliano uscire dal Paese, possano farlo in assoluta sicurezza.

In tal senso, chiediamo al Presidente della Repubblica, al Governo e ai parlamentari italiani —indipendentemente dalla loro appartenenza politica e dalla posizione assunta sul conflitto Russia/Ucraina— di adoperarsi presso il Governo ucraino affinché un tale provvedimento, in linea con la migliore tradizione giuridica europea in tema di libertà personali e di obiezione di coscienza, venga assunto al più presto.

4 maggio 2022
ASSOCIAZIONE NAZIONALE GIURISTI DEMOCRATICI

PRIME SOTTOSCRIZIONI

Roberto Lamacchia, Cesare Antetomaso, Aurora d’Agostino, Margherita D’Andrea, Silvia Manderino, Carmelo Picciotto, Danilo Risi, Paolo Solimeno, Enrico Tònolo —Esecutivo Giuristi Democratici;

ASGI – Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione Micòl Savia – International Association of Democratic Lawyers Yana Ehm – deputata
Lorenzo Fioramonti – deputato

Nicola Fratoianni – deputato
Doriana Sarli – deputata
Simona Suriano – deputata
Paola Nugnes – senatrice
Alessandra Clemente – consigliera comunale Napoli Sergio D’Angelo – consigliere comunale Napoli Maurizio Acerbo – già deputato, segretario PRC-SE Luigi de Magistris

Tommaso Sodano – già senatore e vice sindaco di Napoli
Francesco Martone – già senatore, attivista per i diritti umani
Eleonora Forenza – già eurodeputata
Pietro Soldini – presidente Comitato “Europa a Sinistra”, aderenti individuali alla Sinistra Europea Luca Casarini- Mediterranea Saving Humans

Martina Pignatti Morano – direttrice programmi “Un Ponte Per…”
Claudio De Fiores – docente Diritto costituzionale Università della Campania L. Vanvitelli
Roberta Calvano – docente Diritto costituzionale UnitelmaSapienza
Alessandra Algostino- docente Diritto costituzionale Università di Torino
Antonello Ciervo – docente Diritto pubblico UnitelmaSapienza
Adalgiso Amendola – docente Global governance, Università di Salerno, Collettivo Euronomade Giuseppe Micciarelli – ricercatore Sociologia giuridica Università di Salerno
Giuseppe Mosconi – già docente Sociologia del Diritto Università di Padova
Donatella Di Cesare – docente Filosofia teoretica Università La Sapienza Roma
Angelo d’Orsi – storico
Marco Mascia – docente Relazioni internazionali Università di Padova, Centro Diritti Umani A. Papisca Anna Simone – docente Sociologia giuridica Università Roma 3
Alisa Del Re – studiosa senior Università di Padova

Sandro Mezzadra – docente Filosofia politica, Università di Bologna
Paola Degani – docente Diritti Umani delle donne Università di Padova, Centro Diritti Umani A. Papisca Domenico Gallo – presidente emerito di sezione Corte di cassazione
Livio Pepino – già consigliere Corte di cassazione
Lea Melandri – saggista
Andrea Pennacchi – attore e regista teatrale
Marco Pantosti – Elettronoir, musicista
Ascanio Celestini- attore e regista teatrale
Angelo Curti – produttore cinematografico e impresario teatrale
Costanza Boccardi – operatrice culturale
Ileana Capurro – avvocata Presidente associazione Transessuale Napoli
Oksana Oliynyk – mediatrice culturale comunità ucraina Napoli
Laura Marmorale – operatrice sociale Napoli
Giuseppe Oliviero – Presidente CNA Campania Nord

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