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 E ci risiamo. Si inaugura oggi in pompa magna la nuova fiera delle armi. Sotto l’apparenza di una manifestazione che esalta la vita all’aria aperta – il nome del salone fieristico è infatti “European Outdoor Show” (EOS) – si nasconde l’intero campionario delle cosiddette “armi comuni”: armi per la caccia, armi per il tiro sportivo, armi per la difesa personale e per corpi di sicurezza, insomma tutto l’armamentario delle armi e munizioni, tranne quelle “appositamente sviluppate e progettate per la guerra”. C’è di tutto: dai revolver alle pistole, dai “black rifles” (ovvero i fucili d’assalto sviluppati per il “mercato civile” sul modello delle armi da guerra, tipo gli AR-15, i fucili semiautomatici prediletti dai mass-shooters, legali detentori di armi, per fare stragi dalla Norvegia gli USA alla Nuova Zelanda) agli snipers (fucili per cecchini), dalle carabine ai fucili a pompa, dalle doppiette ai fucili per la caccia grossa. Il tutto mescolato tra canoe, kayak, canne da pesca per trote e storioni, tende da camping e scarponi da trekking. Dove soprattutto le armi la fanno da padrone: “armi e munizioni sportive saranno tra le protagoniste”, riporta il comunicato degli organizzatori.

EOS, l’erede di EXA e HIT Show

La fiera di Verona EOS prende il testimone da EXA (la fiera che oltre trentanni si è tenuta a Brescia) e soprattutto da HIT Show, il salone fieristico che si è tenuto a Vicenza dal 2015, quello prediletto da Salvini. Una gestazione che non è stata indolore. Il salone EOS nasce infatti da una diatriba che ha portato ad una spaccatura all’interno degli organizzatori di HIT Show: un gruppo se n’è andato sbattendo la porta e non potendo portarsi via il marchio ha deciso di mettere in piedi una nuova fiera delle armi a Verona col marchio EOS S.r.l.. Che la risoluzione del rapporto non sia stata affatto consensuale lo dimostra il fatto che l’anno scorso HIT Show e EOS annunciavano la propria manifestazioni fieristica negli stessi giorni di febbraio (13-15 febbraio 2021) poi, causa Covid, le posticipavano entrambi al 2022 (12-14 febbraio) sempre nelle due città venete (Vicenza e Verona). Lo scontro stavolta è stato vinto dai più piccoli di Conarmi (il Consorzio Armaioli Italiani) e da Pintails S.r.l. che hanno battuto i giganti ANPAM (Associazione nazionale produttori di armi e munizioni) e Confavi (Confederazione delle Associazioni Venatorie Italiane) sostenuta dalla potente Associazione Cacciatori Veneti (ACV), tradizionale feudo della destra veneta che negli anni ha annoverato tra i suoi presidenti i parlamentari Sergio Berlato (ex forzista impallinato da Berlusconi e passato a Fratelli d’Italia di cui è europarlamentare) e Maria Cristina Caretta (Fratelli d’Italia).

Ma l’obiettivo è lo stesso: diffondere armi

Gli organizzatori non hanno mai voluto rivelare il motivo del contenzioso e, anzi, alcune riviste del settore armiero hanno voluto spacciare le due fiere (HIT Show e EOS) come un’operazione di “raddoppio” per l’Italiacosì scriveva l’ex direttore di “Armi e tiro”, Massimo Vallini (impallinato anche lui: ma a chi voleva darla a bere? Due fiere di armi negli stessi giorni in due città venete, Vicenza e Verona, che che distano meno di 60 chilometri?). Non è da escludere che il fastidio per “l’uomo immagine di HIT Show”, Patrizio Carotta, sia venuto dalle pressioni che le associazioni della società civile che fanno capo all’Osservatorio OPAL e alla Rete Disarmo per anni hanno esercitato sugli organizzatori di HIT Show ed in particolare su Italian Exhibition Group. Sta di fatto che HIT Show – se mai ci sarà – è stata rinviata all’anno prossimo, mentre EOS Show prende il via oggi. Ma l’obiettivo di EOS è lo stesso di HIT Show. Lo hanno spiegato in un comunicato l’Osservatorio OPAL e la Rete italiana pace e disarmo: “un’operazione propagandistica volta ad incentivare la diffusione delle armi in Italia”.

Una fiera che mescola tutto, aperta a tutti

Non a caso, EOS così come HIT Show, si caratterizza nel panorama delle fiere di armi nei paesi dell’Unione Europea per essere l’unica manifestazione fieristica che associa tre peculiarità: sono esposte tutte le “armi comuni” (da difesa personale, per il tiro sportivo, per la caccia, ecc.), l’accesso è consentito al pubblico generalista ed è permesso anche ai minorenni, purché accompagnati. Le altre fiere nei paesi dell’UE o sono fiere di settore (per la caccia come Jagd & Hund di Dortmund e il Salon de la Chasse di Mantes-la-Jolie in Francia) o sono fiere riservate agli operatori di settore e rivenditori professionali, come IWA di Norimberga, a cui è espressamente vietato l’accesso al pubblico e ai minorenni.

Le richieste di OPAL e Rete pace e disarmo

Già mesi fa l’Osservatorio OPAL, la Rete italiana pace e disarmo insieme al Comitato veronese per le iniziative di pace hanno contattato VeronaFiere per chiedere di implementare un Codice di responsabilità sociale d’impresa e un regolamento della manifestazione fieristica EOS ed hanno inviato indicazioni dettagliate. “Nonostante una positiva interlocuzione con Veronafiere – riporta il comunicato delle associazioni – niente di concreto è stato fatto”. Considerato che la fiera EOS è promossa anche da Veronafiere S.p.A., che è una società per azioni i cui principali azionisti sono Enti pubblici come il Comune di Verona (maggiore azionista con il 39,5%), la Provincia di Verona (1,4%) e Regione– Veneto (0,1%) ma anche l’Agenzia veneta per l’innovazione nel settore primario (ente strumentale della Regione del Veneto col 5,4%) “crediamo che sia compito proprio di queste istituzioni promuovere al più presto un Regolamento della fiera EOS così come avviene per altre manifestazioni fieristiche come Vinitaly dove non è permesso l’ingresso ai minori di 18 anni, anche se accompagnati”. In altre parole: per VeronaFiere il vino è diseducativo, le armi sono un “valore” a cui avvicinare anche i minori.

Un convegno per parlare di armi 

L’Osservatorio OPAL, la Rete italiana Pace e Disarmo insieme alle associazioni del Comitato veronese per le iniziative di pace, promuovono oggi, 30 aprile (ore 15.00-17.00) presso la Sala incontri della Parrocchia di San Luca, in Corso Porta Nuova 12 a Verona, il convegno “EOS, la nuova fiera delle armi di Verona e il mercato delle armi in Italia”. Il convegno sarà introdotto da Piergiulio Biatta (Presidente di OPAL) e interverranno Mao Valpiana (Presidente del Movimento Nonviolento), Gabriella Neri (Presidente di Ognivolta) e Giorgio Beretta (Analista di OPAL) e che tratteranno del tema delle fiere di armi in Italia e in Europa, della diffusione della armi comuni in Italia, delle norme e dei problemi relativi alla detenzione di armi nel nostro Paese.

Nella stessa mattina, le associazioni veronesi promuovono un volantinaggio e un momento di sensibilizzazione di fronte all’ingresso Re Teodorico della Fiera (in viale dell’Industria) dove verrà inaugurata la fiera “European Outdoor Show” (EOS). Siete tutti benvenuti!

 Giorgio Beretta
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