ELEZIONI REGIONALI. La giornalista Rai e conduttrice di «Linea blu» sfiderà Alessio D’Amato e Francesco Rocca. Intanto dal Pd Franceschini conferma appoggio a Schlein: «Coi 5S competizione può essere virtuosa»
Donatella Bianchi - Ansa
La decisione era attesa per i primi giorni dell’anno nuovo, ma Giuseppe Conte ha ricevuto l’ok prima del previsto: la candidata del Movimento 5 Stelle alla presidenza della Regione Lazio è Donatella Bianchi, giornalista Rai e conduttrice di Linea Blu, che è stata anche presidente di Wwf Italia e del Parco delle Cinque Terre. Sfiderà Alessio D’Amato, sostenuto dal resto del centrosinistra, e Francesco Rocca, espressione del centrodestra.
SI ERA PARLATO di un profilo civico ma progressista, di un personaggio che avesse una sua riconoscibilità ma che non venisse dalla politica in senso stretto e che non fosse espressione del M5S in senso stretto. «Donatella Bianchi è la candidata che il Movimento 5 Stelle, insieme alle altre forze politiche e civiche che hanno accettato di correre con noi, proporrà ai cittadini del Lazio per mettere a terra un ambizioso programma di rilancio ambientale, politico e sociale della regione – spiega Conte – Donatella incarna perfettamente quei valori, quelle sensibilità e quelle competenze che riteniamo imprescindibili». Dunque, Conte punta su un profilo segnatamente ambientalista per marcare ulteriormente la differenza con il Pd di Alessio D’Amato (e del sindaco di Roma Roberto Gualtieri) che sosterrà la costruzione dell’inceneritore a Roma. «Nei prossimi giorni – prosegue – presenteremo la piattaforma programmatica messa a punto in queste settimane: sarà l’occasione giusta per affrontare subito i nodi politici e pratici e rimboccarci le maniche per assicurare ai cittadini laziali una migliore qualità della vita».
BIANCHI ha elencato gli assi principali della sua discesa in campo. «Transizione ecologica, salvaguardia ambientale e lotta alle disparità sociali hanno contraddistinto la mia vita professionale e la mia crescita come cittadina – spiega l’ex presidente Wwf – Si tratta di valori non negoziabili che giorno dopo giorno ho ritrovato nell’azione politica del M5S e che sono alla base della proposta programmatica per il Lazio che ho condiviso con Conte».
A QUESTO punto si capirà meglio come sarà articolata la coalizione che andrà componendosi attorno ai 5 Stelle. Di certo ci sarà la lista del Coordinamento 2050, soggetto nato per appoggiare da sinistra il nuovo corso contiano del M5S, che saluta la candidatura di Bianchi in quanto «forte e credibile sul piano professionale, programmatico e morale, con un lungo e coerente impegno per la conversione ambientale, sempre attento alle conseguenze sociali». I promotori della rete, tra i quali figurano Stefano Fassina, Loredana De Petris, Paolo Cento, Alfonso Pecoraro Scanio, mandano anche una frecciata ai loro ex compagni rimasti nel centrosinistra con D’Amato. «Con Donatella Bianchi – sostengono – è ancora più chiaro chi è davvero e con coerenza al lavoro per una regione verde e solidale, dalla parte della giustizia climatica e sociale». E poi c’è Sinistra italiana, i cui dirigenti del Lazio vogliono sostenere Conte: probabilmente lo faranno senza il simbolo del partito.
DAL PD ARRIVA la richiesta che Bianchi si dimetta dalla Rai. «Finalmente con la scelta del M5S di candidare Donatella Bianchi si chiarisce il quadro per le regionali nel Lazio – dice il deputato e coordinatore romano dem Andrea Casu – Ovviamente ora non può più condurre Linea Blu. Fa una scelta politica che rispettiamo, ma è una scelta definitiva. La Rai non ha le porte girevoli». E tuttavia l’ex ministro Pecoraro Scanio gli ricorda che altri due presidenti di Regione espressione del centrosinistra come Piero Badaloni e Piero Marrazzo, non si dimisero dalla Rai quando accettarono di scendere in politica. Dalle parti del Terzo polo, che nel Lazio sostiene D’Amato, arriva una provocazione più velenosa. La deputata di Italia Viva Raffaella Paita afferma che Bianchi, originaria di La Spezia, è da considerarsi vicina ad Andrea Orlando, anche lui eletto in Liguria e spezzino come Paita. «Ricordo i tempi in cui il nome di Donatella Bianchi veniva speso dalla corrente di Andrea Orlando per diversi ruoli – dice Paita – Ho la sensazione che pur di far perdere D’Amato stanno provando un campo largo. Larghino. Stretto dai…». Sempre ieri, Dario Franceschini confermando al Corriere della sera il suo sostegno per Elly Schlein ha detto la sua sul rapporto conflittuale con il M5S. «Sono venuti nel nostro campo anche grazie a noi, e questo politicamente è un risultato – dice Franceschini – Dopodiché è naturale che stando così le cose si crei una competizione più diretta tra noi e loro. Ma può essere virtuosa»