Accedi Registrati

Login to your account

Username *
Password *
Remember Me

Create an account

Fields marked with an asterisk (*) are required.
Name *
Username *
Password *
Verify password *
Email *
Verify email *

Amministrative, regionali e referendum: ipotesi italiani al voto ...

Prendendo spunto dalle domande, che da un po' di giorni sono sul sito “Qualcosa di sinistra”, sulle prossime elezioni amministrative a Faenza, è importante sottolineare che, in questi ultimi tempi, si è prodotta una novità: una composita aggregazione locale (L'Altra Faenza, Articolo Uno, Movimento 5 Stelle, Partito Socialista Faenza, Verdi Europa) che hanno preso posizioni comuni sulla mobilità, la sanità, la scuola e stanno verificando se ci possono essere, o meno, convergenze programmatiche e metodologiche con il candidato a Sindaco Massimo Isola. 

Si tratta di forze diverse, affiliate o meno a raggruppamenti nazionali, ma che, non solo su parecchie questioni locali, hanno una forte affinità: sul contrasto alle diseguaglianze, sui diritti, sull'ambiente, su una idea di sviluppo socialmente e ambientalmente sostenibile, sul ruolo del pubblico e della partecipazione sociale. In sintesi, posizioni progressiste, ambientaliste, possiamo dire di “sinistra”, molto più precise e definite di quanto non abbia e stia esprimendo il PD, dal quale si è autonomi. 

Queste forze potrebbero pesare e fare la differenza nel profilo di una possibile alleanza di centrosinistra, e segnare sul serio una discontinuità rispetto a quelle precedenti. 

Si può immaginare che questa novità sarebbe apprezzata da parecchi elettori, che si possono riconoscere in questi valori, anche se non necessariamente schierati da vincoli di appartenenza o di passate tradizioni di voto. 

In queste ore sono in corso gli ultimi contatti e verifiche interne per ufficializzare un manifesto programmatico e questa dare il via a questa ipotesi di alleanza.

Ma nel caso, auspicabile, che l'esito sia positivo, le domande che si pongono sono:

come si presenterebbero queste forze per chiedere il necessario consenso? 

Con una lista unica, nella quale tutte le forze coinvolte dichiarano di riconoscersi? O con 4 - 5 liste separate? 

Si può comprendere che ogni forza abbia a cuore la salvaguardia della propria identità e del proprio simbolo, ma forse ci possono essere altri modi per salvaguardarli, piuttosto che presentarsi agli elettori frammentati. 

In questo caso, gli effetti negativi sarebbero almeno due: il primo è che si costringerebbero potenziali elettori che si riconoscono genericamente in questo campo, a dover scegliere un simbolo piuttosto che un altro, cosa che molti non vorrebbero fare; il secondo è un problema di tecnica elettorale, tante liste diverse, se pur alleate perderebbero molti “resti”, eleggendo meno rappresentanti.

In conclusione, visto il lavoro egregio che queste 5 forze - che qualcuno ha battezzato “piccola coalizione”- hanno fatto finora, non sarebbe possibile fare uno sforzo in più, per farci votare una sola lista, nella quale poi sceglieremo con le preferenze i candidati che più ci aggradano?

Anna Colombini

Vittorio Bardi

Alessandro Messina

Maria Rossini

Leonardo Altieri

Marco Bandini

Raffaele Morani

Daniele Carroli

Alessandra Govoni

Andrea Mingozzi

Antonella Baccarini

Mirka Bettoli

(si raccolgono altre adesioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. )

 

 

 

 

 

 

 

Commenta (0 Commenti)
 
 

Un bosco urbano per disinquinare da CO2 e polveri

Quando inaugurarono l'autostrada A14 (se non erro era il 1964), ai lati delle 2 carreggiate nel tratto di prato pianeggiante ed in particolare nel rivale che degradava in pendenza se l'autostrada era sopraelevata (per l'attraversamento di un fiume, una ferrovia oppure un'altra strada), era stato piantato un bosco di alberi di diverse essenze.
 
QUALCUNO MAGARI NON CI CREDERA', OPPURE SI CHIEDERA' CHE FINE ABBIANO FATTO QUELLE MIGLIAIA DI ALBERI CHE LO RICORDO CON ESATTEZZA COPRIVANO PER LUNGHI TRATTI LE SPONDE DELL’AUTOSTRADA DA BOLOGNA A RIMINI.....
 
Questi alberi furono tutti abbattuti con la realizzazione della Terza corsia e mai più ripiantumati!!
 
Si preferì probabilmente privilegiare la pubblicità indiretta grazie alla vista delle varie insegne delle aziende insediate ai lati dell’autostrada, visibili "gratis" da chi la percorreva. Con quella scelta si decise di non realizzare una cintura verde che permetteva di contenere sia il rumore che le emissioni dei gas della combustione dei carburanti.
 
Quando ebbi l'occasione di essere eletto in Consiglio comunale a Faenza chiesi più volte di intervenire presso le Autostrade per ripristinare questo tipo di cintura boschiva di protezione. Le mie richieste non ebbero seguito, ma continuo a pensare che sarebbe una soluzione di miglioramento ambientale. Della serie: se l'avevano fatto nel 1964 ed allora aveva avuto un senso anche se dell'ambiente se ne parlava molto meno che adesso, perché non realizzarlo nuovamente proprio adesso che dell'ambiente se ne parla tanto proprio perché l'abbiamo compromesso?
 
 Medardo Alpi
Commenta (0 Commenti)

Amministrative, regionali e referendum: ipotesi italiani al voto ...

Da attivista prestata per un solo mese alla politica (regionali 2020, candidata con i Verdi), e poi tornata demoralizzata all'attivismo indipendente, non ho grandi speranze, purtroppo, in queste elezioni amministrative. La campagna elettorale di gennaio mi ha fatto capire tante cose. La prima è che le logiche basse dei compromessi, del tacere, dell'obbedire, non fanno per me e non credo siano utili a questa umanità in crisi. Ho capito che è stupido fingere di fidarsi di chi ha una concezione sviluppista, di chi crede ancora nel cemento, nelle nuove strade e in una crescita economica infinita. Ho capito che la coalizione dei Verdi con il PD è stata quanto di più sbagliato si potesse fare e spero che non si ripeta questo errore nelle amministrative.

Siamo in un mondo che corre all'impazzata verso il disastro climatico e le blande promesse verdi dei nostri politici servono a ben poco, se non a ubriacarci di belle parole. Passata la sbronza, passate le pacche sulle spalle, siamo daccapo a cementificare, costruire villette, "fluidificare" il traffico....

Sono molto vicina all'idea e alla pratica di Extinction Rebellion, alla democrazia e all'attivismo dal basso e ho preso parte ad azioni di disobbedienza civile e continuerò a farlo sempre di più nel futuro.  Mi sono messa a disposizione come indipendente, senza candidarmi, per dare una mano a scrivere i programmi. Ad oggi mi hanno chiesto un contributo nella stesura del programma, per gli aspetti ambientali, Potere al Popolo e Rifondazione Comunista.

Sono stata etichettata un'infinità di volte in questi anni, come estremista. "Estremista" per le piccoli grandi battaglie, estremiste per le scelte di “riduzione” che porto avanti, ma che in verità sono il minimo sindacabile per provare a risolvere la crisi ambientale (questa sì davvero estrema!!!).

Tornando alla elezioni...mi aspetto tante parole, tanta fuffa, e poca sostanza.

Basta guardare a come i politici trattano la mobilità sostenibile: le biciclette sono belle, simpatiche, ma solo se non danno fastidio alle auto, se stanno buone e zitte e in fila, se non "pretendono" altro spazio, se si "inchinano" ad ogni passaggio carrabile (di villa). Lo stesso ODG votato all'unanimità è stato un capolavoro di ipocrisia politichese: oltre alle belle parole green, si rassicura che non verranno “colpiti” gli interessi degli ”automobilisti” (in che senso?), inoltre si ipotizza l'installazione di nuove barriere (come quelle poste su via Marconi e via Modigliana) “solo” in altri “incroci pericolosi". Come Fiab, abbiamo quindi scritto a tutti i consiglieri, spiegando l'illegittimità della barriere esistenti, non previste dal CDS. Abbiamo spiegato che la Fiab ha da poco fatto un ricorso, che svela la totale mancanza di provvedimenti dietro le barriere (in parole povere sono abusive, messe lì dal Comune senza nessun diritto a farlo, senza nessuna motivazione scritta, senza che il CDS le prevedesse per quello scopo).

Una gravità inaudita che però non ha destato scalpore.

Il contesto faentino di mobilità ciclabile è quello di ciclopedonali spezzettate da cordoli, barriere, interruzioni illegittime (una settimana fa una signora è caduta sui cordoli che spezzano continuamente la ciclabile di Via Testi-Fornarina!). A Faenza lo spazio resta quasi totalmente destinato alle auto, da anni la zona pedonale non avanza di un cm, e siamo solo a circa l’ 1% del centro storico. Il Pair ci chiede entro il 2020 di portare la zone pedonale al 20%. Un traguardo rimandato al 2025....ad altri politici, ad altre promesse da marinai.

A Faenza, come dice il PUMS, la maggior parte degli spostamenti in auto sono brevi ed urbani, per tragitti facilmente percorribili in bici. E' un'abitudine, una pessima abitudine, ma i politici, invece che spronare, stimolare, disincentivare, e (anche) vietare, alzano le spalle e fanno ciò che conviene ai loro interessi di breve termine. Ponzio Pilato docet..

E' assolutamente necessario approvare il PUMS (e con Fiab e Legambiente stiamo facendo osservazioni migliorative), è necessaria una Consulta della Bicicletta, che venga interpellata per ogni progetto che riguarda la ciclabilità.

In tutti questi anni ho lottato duramente, assiduamente, ore e ore di volontariato, progetti, riunioni, energie infinite messe a disposizione del bene comune. Tanta delusione per i progetti boicottati o non terminati. Dagli incentivi sui pannolini lavabili (progetto promesso con un odg 2016 e non ancora realizzato), al bike to work (altro odg non rispettato), al progetto ecofeste al progetto sui negozi rifiuti zero (portati avanti a tentoni solo grazie alla fatica e testardaggine di noi volontari), alle strade scolastiche (una fatica unica e tante amarezze), alle recenti proposte di corsie ciclabili (non ancora viste).

Comunque vadano queste elezioni, mi faccio poche illusioni. Noi ambientalisti dovremo continuare a lottare, a testa bassa, come e più di prima, perché il tempo stringe. Con tanto coraggio e fermezza, serietà e determinazione. Dobbiamo proporre e pretendere ascolto, protestare e puntare i piedi, anche con atti di disobbedienza civile se necessario, senza mollare un solo centimetro. Credo che il cambiamento venga solo dal basso, da chi cambia in prima persona.

Linda Maggiori

 

Commenta (0 Commenti)

Continua il dibattito avviato:

Amministrative, regionali e referendum: ipotesi italiani al voto ...

Non sono in grado di dare indicazioni sul che fare a 360° per le prossime Elezioni Comunali di Faenza, mi auguro che si riesca a dare un senso all'appartenenza alla tradizione dei valori di sinistra cui la storia della mia persona appartiene. Spero quindi che la sinistra possa essere presente per dare il suo contributo a sconfiggere l'arroganza della becera destra attualmente presente in Italia.

MA QUESTO NON MI BASTA

Io voglio ricordare che esiste un GROSSO PROBLEMA A FAENZA: "LA PESSIMA QUALITA' DELL'ARIA DELLA NOSTRA CITTA".

A Faenza da svariati anni (comunque più di 10) la principale causa della puzza (che rende la nostra città famosa in tutto il Nord Italia come "quella della puzza" e che rende la nostra aria pessima, a volte nauseabonda, spesso causa di mal di testa e di gola).... E' DELL'AZIENDA TAMPIERI.

Questa azienda con le sue molteplici attività e l'ampiezza del suo insediamento non ha finora tenuto in nessun conto quanto disagio abbia causato alla comunità faentina ed ha fatto veramente nulla per contenere il suo impatto. Pensano solo a quanto guadagnano?? Certamente l'azienda avrà degli utili alti altrimenti non si sarebbe ampliata così tanto, così come ha fatto negli anni.

Se alla Tampieri venissero applicate dalle Amministrazioni Pubbliche le stesse decisioni che vennero imposte a suo tempo alla ditta Neri (quella che era insediata fino a 20 anni fa nella grande area a ridosso del cavalcavia dove adesso sorge il centro commerciale Conad), la Tampieri si dovrebbe "dare una mossa" ad applicare delle reali misure di contenimento delle emissioni invece di continuare a promettere che..... si sta studiando come contenere le emissioni maleodoranti......, senza migliorare la situazione delle emissioni che anzi a mio parere negli ultimi 4/5 anni sono in realtà peggiorate.

Il grosso dei faentini sta apparentemente ahinoi a guardare, abbiamo una città piena di GRANDI inceneritori senza rendercene conto, questa è la realtà! Cosa bruciano? qualcuno lo sa con esattezza? I cittadini ne sono informati? E NON MI SI VENGA A DIRE CHE ..... SE POI LI METTIAMO IN CONDIZIONE DI DOVER SCEGLIERE???.... E SE VANNO VIA DA FAENZA???

Voglio proprio vedere chi o quale territorio, conoscendo i guai che hanno causato qui da noi, andrebbe a mettersi in casa una superfice ed una attività con quell'impatto!

Inoltre essere a poche centinaia di metri dal casello autostradale è una situazione ideale per chi fa entrare centinaia di mezzi di trasporto ruotato al giorno e di aree libere di quelle dimensioni vicino all'autostrada non saprei dove si troverebbero.

Le aziende possono anche fare (e la faranno) la voce grossa, ma le Amministrazioni che non fanno o non faranno la voce necessaria utilizzando gli strumenti necessari a far rispettare il diritto a respirare un'aria degna di questo nome non sono e non saranno buone Amministrazioni.

Intanto......Carlo Tampieri, amministratore della Tampieri spa di Faenza, è stato confermato alla guida di Assitol, l’Associazione italiana dell’industria olearia affiliata a Confindustria.

https://www.ravennanotizie.it/economia/2020/06/24/secondo-mandato-per-il-faentino-carlo-tampieri-alla-presidenza-del-gruppo-oli-da-semi-di-assitol/

Una notizia che è stata (ahimè) commentata positivamente a livello locale senza ricordare i disagi causati dall'azienda.

Per il sottoscritto sarà decisivo che nel programma di presentazione alle elezioni ci siano propositi chiari sul tema ambientale e delle emissioni; non solo vaghi impegni come si sta leggendo in questi giorni. Le aziende che continuano ad emettere puzza non dovranno continuare ad essere .... settori economici centrali per l'economia e lo sviluppo della nostra città ....

Medardo Alpi

 

Commenta (0 Commenti)

In attesa di registrare commenti e prese di posizione sulla conferenza stampa di Massimo Isola di questa mattina, pubblichiamo il collegamento al pezzo di Ravennatoday:

---------------------------------------------------------------------------

Elezioni a Faenza, il comitato Massimo Isola: "Abbiamo una città nuova da pensare e realizzare"

Elezioni a Faenza, il comitato Massimo Isola: "Abbiamo una città nuova da pensare e realizzare"

La candidatura di Isola, già vicesindaco, a primo cittadino alle prossime elezioni previste per settembre è stata presentata giovedì mattina

La scelta di Massimo Isola quale candidato sindaco del centrosinistra per le elezioni amministrative 2020 a Faenza nasce "dalla priorità di costruire una alleanza larga e plurale, nella profonda convinzione che sia necessario un pensiero nuovo per Faenza, che abbia origine dall’incontro fra punti di vista diversi". La candidatura di Isola, già vicesindaco, a primo cittadino alle prossime elezioni previste per settembre è stata presentata giovedì mattina.

"La fase storica che stiamo vivendo richiede un progetto profondo per la città, che vada oltre un semplice accordo tra partiti e movimenti, un progetto in grado di garantire nuove idee, un nuovo paradigma, nuove parole chiave...

Leggi tutto su Ravennatoday

 

 
Commenta (0 Commenti)