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A Palazzo Chigi nuovo incontro tra governo (dimissionario) e sindacati per fronteggiare il caro energia e aiutare chi sta pagando il prezzo di questa crisi, a cominciare dai redditi più bassi

Gli uni di fronte agli altri. Da una parte i sindacati, dall’altro il governo. In mezzo un’emergenza sociale tutta da risolvere. Appuntamento questa mattina a Palazzo Chigi - quindici giorni dopo l’incontro del 12 luglio - dove il premier Draghi incontra Cgil, Cisl e Uil che chiedono risposte immediate per tamponare la crisi energetica e la pesante ricaduta che le bollette hanno sulle famiglie.

Il presidente del Consiglio Mario Draghi, insieme al ministro dell'Economia Daniele Franco, ha presentato ieri in Consiglio dei ministri la relazione da inviare al Parlamento, per chiedere “l'autorizzazione al ricorso all'indebitamento per un importo complessivamente pari a 14,3 miliardi di euro nel 2022" pur "confermando i saldi programmatici indicati nel Documento di economia e finanza 2022 e il livello del debito pubblico". Il decreto deve essere approvato "senza indugio" per contrastare la crescita dell'inflazione in vista di una stagione autunnale che "si attende molto complessa", come ha rilevato il premier incontrando le associazioni datoriali del comparto agricolo e dell'artigianato prima della seduta. 

Il nuovo decreto prevederà prima di tutto l'abbattimento degli oneri di sistema sull'elettricità e sul gas. Possibile anche la conferma del bonus da 200 euro per chi ha redditi inferiori ai 35 mila euro. Alcune forze politiche chiedono il taglio dell'Iva su pane, latte, pasta, riso, frutta e verdura, ma la proposta solleva dubbi e potrebbe non entrare nel provvedimento. Il cantiere del decreto è comunque ancora tutto aperto e le parti sociali vogliono contribuire a trasformarlo in uno strumento che dia risposte immediate ai problemi delle persone.

Qualche giorno fa il segretario della Cgil Maurizio Landini, in un’intervista al Tg3, lo ha detto esplicitamente: “Il governo che è ancora in carica fino a nuove elezioni deve fare un decreto che, a partire dai redditi più bassi, pensionati e lavoratori dipendenti, gli metta in tasca dei soldi perché devono pagare le bollette, devono fare la spesa, devono vivere, perché altrimenti non ce la fanno. È possibile e va assolutamente fatto”.

Il segretario generale della Uil Pierpaolo Bombardieri, in un’intervista al quotidiano La Stampa, boccia sia l'idea di riproporre un bonus da 200 sia la proposta di ridurre l'Iva su un paniere di beni di largo consumo. "Siamo sempre più convinti - spiega - che serva dare risposte immediate a lavoratrici, lavoratori e pensionati per permettere loro di recuperare potere d'acquisto”. Luigi Sbarra, segretario generale della Cisl, si siederà al tavolo con un obiettivo: “Individuare e condividere le misure di sostegno a lavoro, pensioni e famiglie da inserire nel nuovo decreto”.