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Qui sotto trovate l’interessante articolo dell’assessore all’ambiente di Forlì, Alberto Bellini, che spiega le ragioni per cui il capoluogo Forlì e molti degli altri comuni della provincia hanno deciso di creare una società pubblica per la raccolta dei rifiuti e di non partecipare ad una eventuale gara di affidamento. In pratica hanno dato il benservito ad HERA.
il gruppo di lavoro “gestione dei Rifiuti” di “Brisighella Bene Comune”

Subsidenza, accordo Eni-Comune. Legambiente: "Non basta per rimpiazzare la sabbia"
Subsidenza, accordo Eni-Comune. Legambiente: "Non basta per rimpiazzare la sabbia"


I circoli Legambiente Matelda di Ravenna e A. Cederna della Bassa Romagna intervengono in merito al nuovo accordo tra Comune di Ravenna e Eni per i prossimi 3 anni, che prevede 12 milioni di euro per uno studio sulla subsidenza, opere di difesa costiera, promuovere l'utilizzo del metano nell'ambito del piano energetico comunale.

 

Spett.le Provincia di Ravenna Assessorato all'ambiente
al Responsabile Ufficio VIA della Provincia dott. Michele Tartaro
all'Amministrazione Comunale di Faenza
e p.c ai mezzi di informazione locali

Oggetto: Progetto Enomondo “Adeguamento ambientale centrale termoelettrica esistente mediante integrale ricostruzione in V. Convertite, 6 - Comune di Faenza”

In riferimento al progetto in oggetto, attualmente sottoposto a screening dagli uffici competenti della Provincia,

Al Presidente dell'Unione della Romagna Faentina
Ai Sigg. Sindaci dei Comuni
dell'Unione della Romagna Faentina

Oggetto: PAES – richiesta di incontro

Gentili Signori,
abbiamo appreso della pubblicazione del documento definitivo del Piano di Azione per l'Energia Sostenibile (PAES) dei Comuni dell'Unione della Romagna Faentina, i cui corposi materiali sono on line sui siti dei Comuni (non sempre con la necessaria evidenza), sui quali leggiamo che:
“Dal 10 dicembre 2014 al 15 febbraio 2015 (originariamente la scadenza era l'11 gennaio, ndr) è attiva la fase online d’inchiesta pubblica nella quale chiunque può esprimere le proprie opinioni sulla bozza del PAES

Si è svolto giovedì 29 gennaio 2015 a Faenza presso la Sala Bigari, l'incontro pubblico illustrativo della bozza di Piano di Azione per l'Energia Sostenibile (PAES).
Rappresentanti di Associazioni e Comitati di Faenza e dei Comuni dell'Unione della Romagna faentina hanno richiesto con una lettera un incontro ai Sindaci per essere ascoltati e fare le proprie considerazioni prima che i documenti vengano discussi e approvati dal Consigli Comunali.
"Riteniamo che le Associazioni ambientaliste, i comitati di cittadini, i sindacati dei lavoratori, dei consumatori, degli inquilini, solo per citare qualcuno, siano anch'essi stakeholders primari, al pari degli Ordini professionali, Associazioni di categoria, Istituti Bancari e finanziari (che invece sarebbero stati consultati)." Scrivono i firmatari della lettera.

Il Sindaco di Faenza, anche in qualità di Presidente dell'Unione, li ha convocati per venerdì 6 febbraio, insieme agli altri Sindaci.

Nato più di 35 anni fa, nel corso della sua ricerca il Teatro Due Mondi ha sperimentato lo spettacolo di strada, agendo in spazi che consentono l’incontro con un pubblico diverso. Nel 2010 ha organizzato le Brigate teatrali per e con le lavoratrici dell’Omsa, offrendo alle persone coinvolte la possibilità di esprimersi e di far conoscere la loro condizione. Con intenzioni e modalità analoghe promuove dei laboratori con i richiedenti asilo – presenti in città dal 2011 – ai quali partecipano faentini non attori. L’attività teatrale offre così spazi e metodi di incontro che contribuiscono a rendere più facile e quindi possibile una convivenza civile fra le culture. 

E’ questa la prima di una serie di interviste attraverso le quali “Qualcosa di sinistra.info” intende far conoscere le diverse realtà che a Faenza operano nel campo dell’accoglienza e della solidarietà.
* * * *
Intervista a cura di Antonella Baccarini e Mirka Bettoli

Il Teatro Due Mondi è ampiamente conosciuto a Faenza. Nato come “teatro di gruppo” nel 1979, si è caratterizzato nel corso dei decenni per una continua ricerca artistica che promuove nel contempo una società fondata sul riconoscimento e rispetto dell’altro, attraverso laboratori teatrali nelle scuole, teatro per bambini e ragazzi, seminari e convegni artistici. I suoi spettacoli hanno fatto il giro del mondo.

Abbiamo incontrato Alberto Grilli, regista del Gruppo, per capire meglio in che modo oggi il Teatro Due Mondi opera nella complessa e problematica realtà territoriale.

Come siete arrivati al teatro di strada, genere che vi caratterizza fortemente negli ultimi decenni?

Dopo una prima fase, avviata nel 1979, abbiamo sentito la necessità di trovare un’ identità condivisa e il bisogno di scambiarla. Siamo andati alla ricerca dello spettacolo come scambio e ricerca dell’altro che non ci ha cercato, e quindi di un pubblico diverso. Al centro la parola ‘altro’ e il concetto ad essa legato, da qui non solo un altro pubblico, ma anche un altro spazio. Non più solo spettacolo, ma anche esperienza pedagogica con altri, perché occorre seminare. Tutto questo è ciò che caratterizza il teatro di strada”.

Sicuramente i faentini vi identificano, oggi più che mai, dopo la triste vicenda OMSA, con le brigate teatrali che hanno percorso le strade cittadine e col famoso spettacolo portato in giro in varie città dalle operaie che