Oggi la prima della tre manifestazioni indette da Cgil, Cisl, Uil per ottenere un cambiamento delle politiche economiche, sociali e occupazionali
https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/05/06/news/maggio-piazza-cgil-cisl-uil-2988410/
Oggi, 6 maggio, a Bologna si tiene la prima della tre manifestazioni indette da Cgil, Cisl, Uil “Per una nuova stagione del lavoro e dei diritti”. Una mobilitazione organizzata unitariamente per ottenere un cambiamento delle politiche economiche, sociali e occupazionali, che proseguirà il 13 maggio a Milano e il 20 maggio a Napoli.
Appuntamento alle ore 10.30 in piazza Maggiore, dove dal palco si alterneranno gli interventi dei lavoratori, dei pensionati e dei segretari generali di Cgil, Cisl, Uil, Maurizio Landini, Luigi Sbarra, PierPaolo Bombardieri.
Gentile volontaria/o o associazione,
Un sentito grazie di cuore da parte di tutta la comunità per la disponibilità che tempestivamente ci avete comunicato per fronteggiare le conseguenze dell’emergenza maltempo.
Come sapete ad oggi, la necessità maggiore riguarda lo sgombero e la pulizia delle aree più colpite.
Con questa e-mail, siamo a comunicarvi le modalità di accesso alla zona rossa del Borgo per la giornata di domani sabato 6 maggio 2023.
Le 25 squadre specializzate della Protezione Civile stanno continuando a occuparsi delle operazioni necessarie per permettere ai residenti di accedere alle unità immobiliari (pulizia strade, svuotamento delle cantine dall’acqua).
Nelle aree dove questo intervento è già stato effettuato, sarà possibile iniziare ad entrare con i lavori di pulizia delle case, anche con l’aiuto di volontari e associazioni.
Per ragioni di sicurezza, domani sabato 6 maggio 2023 l’accesso sarà limitato a n. 200 volontari a partire dalle ore 09.00. Raggiunto il numero massimo di volontari all’interno dell’area rossa non faremo accedere altre persone all’area rossa fino al turno successivo. Vi chiediamo la massima comprensione nel caso in cui qualcuno dovesse arrivare e non potesse entrare (per il raggiungimento del limite massimo), ma per ragioni di sicurezza non possiamo organizzarci in altro modo.
Per questo motivo, abbiamo definito alcune regole:
Tutti le volontarie e i volontari dovranno essere obbligatoriamente maggiorenni.
La precedenza assoluta sarà riservata ad amici, conoscenti e parenti dei residenti. A queste persone, al gazebo di Piazza Lanzoni, verranno richieste le generalità per poter mappare la presenza di volontari nell’area rossa.
Alle associazioni chiediamo la cortesia di presentarsi in gruppo, così da consentire un più facile conteggio e censimento degli accessi.
A tutti i liberi cittadini che vogliono dare una mano, sarà fatto firmare un Patto di Collaborazione, con cui si diventa volontari per il Comune di Faenza che, facendosi carico delle spese, adempie agli obblighi assicurativi.
Sarà permesso l’accesso solo alle persone che possono garantire un turno di almeno 4 ore (dalle 09.00 alle 13.00 o dalle 14.00 alle 18.00). Per la giornata del 6 maggio 2023 non sono previsti turni di durata inferiore.
Ad esclusione di amici, conoscenti e parenti dei residenti, verrà seguito esclusivamente l’ordine di arrivo.
Vi invitiamo a indossare e/o portare tutto il materiale di cui disponete per aiutare nella pulizia e nello sgombero (guanti, stivali di gomma o scarpe antinfortunistica, badili ecc).
Per quanto possibile, vi invitiamo a raggiungere il punto di ritrovo di Piazza Lanzoni a piedi o in bicicletta per non congestionare il traffico.
Vi ringraziamo ancora di cuore per la generosità e la solidarietà dimostrate in queste giornate.
Con chi di voi potrà essere dei nostri, ci vediamo domani mattina.
Un caro saluto,
Davide Agresti
Assessore al Welfare
UNA CITTÀ CHE AIUTA
[info per aiutare]
In questo difficile momento per la città e per molti faentini la solidarietà e la voglia di aiutare scaldano davvero il cuore.
È online un modulo per raccogliere le varie disponibilità su base volontaria e gratuita di associazioni, organizzazioni e liberi cittadini.
A questo link:
https://bit.ly/EmergenzaMaltempo23
PS per meglio coordinare la macchina degli aiuti, la preziosa solidarietà e le energie, si chiede di rivolgersi ad un'associazione di vostra conoscenza.
È poi possibile fare donazioni per dare sostegno alle persone e alle realtà più colpite.
BONIFICO BANCARIO AL COMUNE DI FAENZA
IBAN: IT20V0627013199T20990000808
specificando la causale "Donazione emergenza alluvione 2023"
SATISPAY
a "Comune di Faenza Donazioni"
PAGO PA
su PayER selezionando la voce "Donazioni" nella pagina del Comune di Faenza
Post:
https://www.facebook.com/100063593416097/posts/pfbid02ksQuDoX4TNMs8wfyaPpfRLvBuJmaiKvPNZtPAza4WFRRXJPs5UJSVqJAFXMdeNS6l/
La Camera approva. Scacchetti: "Ulteriore riduzione dei diritti alla protezione e all'asilo"
" Con l'approvazione di oggi alla Camera del decreto Cutro si è voluto, ancora una volta, trattare l’immigrazione come una mera questione di emergenza nazionale e di propaganda politica. Un decreto che rappresenta uno schiaffo in faccia al senso di umanità e a tutti i parenti dei 94 morti a Steccato di Cutro e a tutte le vittime dei numerosi naufragi di queste settimane nel Mar Mediterraneo. Una brutta pagina per l’Italia”. Lo afferma, in una nota, la segretaria confederale della Cgil Tania Scacchetti.
“Il dispositivo - spiega la dirigente sindacale - ripristina di fatto gran parte dei decreti sicurezza del 2018, che cancellarono la protezione umanitaria, con l’azzeramento della protezione speciale, che peggiorarono le condizioni di soggiorno di chi arriva, riducendo l’accesso all’accoglienza dei Sai gestiti dai Comuni e finanziando la costruzione di nuovi Centri per i rimpatri. Strutture, queste ultime, spesso denunciate per il trattamento inumano dei migranti, e dove un migrante privo di status può essere rinchiuso per mesi, senza i diritti garantiti in un carcere comune”.
Per Scacchetti “non è tollerabile la violazione dei diritti fondamentali delle persone: la negazione dell’asilo e di un’adeguata protezione e accoglienza. Valuteremo le azioni possibili per ripristinare il pieno diritto alla protezione, così come continueremo a mobilitarci affinché sia garantito un diffuso sistema di accoglienza”.
“Infine, per quanto riguarda la gestione dei flussi, da tempo denunciamo l’attuale sistema, è insufficiente e inefficace. Va cancellata radicalmente la legge Bossi-Fini, permettendo: l’ingresso di stranieri alla ricerca di un lavoro, l’emersione degli stranieri già presenti irregolarmente nel Paese e adottando, nel caso di grandi afflussi migratori, la direttiva 55/2001 (già applicata giustamente per la popolazione Ucraina)”, conclude Scacchetti
Dopo 3 mesi di riduzioni la bolletta del gas torna a crescere. Per la famiglia tipo in tutela (con consumi medi di 1.400 metri cubi annui) ad aprile la spesa sale del 22,4% rispetto a marzo.
L’incremento, pur in presenza di un prezzo medio all’ingrosso in leggero calo nello scorso mese, è dovuto principalmente alla riduzione, prevista dal recente ‘decreto Bollette’ (DL 34/2023), della componente di sconto UG2, utilizzata nell’ultimo anno a beneficio dei consumatori per compensare gli aumenti.
“L’aumento sarà probabilmente percepito meno, perché arriva nel periodo dell’anno in cui i riscaldamenti sono ormai spenti e i consumi gas delle famiglie tendono al minimo – afferma Stefano Besseghini, presidente Arera – Dobbiamo tener ben presente che abbiamo imboccato la strada di un ritorno alla normalità, in cui il sistema energetico è chiamato all’equilibrio senza il ricorso a finanze dello Stato per fronteggiare la crisi”.
Come noto, la componente del prezzo del gas a copertura dei costi di approvvigionamento (CMEMm), applicata ai clienti ancora in tutela,viene aggiornata da Arera come media mensile del prezzo sul mercato all’ingrosso italiano (il PSV day ahead) e pubblicata entro i primi 2 giorni lavorativi del mese successivo a quello di riferimento.
Per il mese di aprile, che ha registrato una quotazione media all’ingrosso leggermente inferiore rispetto a quella del mese di marzo, il prezzo della sola materia prima gas (CMEMm), per i clienti con contratti in condizioni di tutela, è pari a 44,83 €/MWh.
L’aumento complessivo per l’utente tipo, per i consumi del mese di aprile rispetto al mese precedente, è quindi determinato da un leggero calo della spesa per la materia gas naturale, – 3,1%, da un calo della tariffa legata alla spesa per il trasporto e la misura, -4%, controbilanciato dall’aumento degli oneri generali per la parte legata all’UG2, +29,5%. Si determina così il +22,4% finale per la famiglia tipo, spiega l’Autorità per l’energia.
Anche a fronte dell’aumento complessivo della bolletta per il mese di aprile, in termini di effetti finali, la spesa gas per la famiglia tipo nell’anno scorrevole (maggio 2022-aprile 2023) è di 1.532,49 euro, registrando un -3,9% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente (maggio 2021- aprile 2022).
Si ricorda che il ‘decreto Bollette’ n. 34 del 2023, per il II trimestre 2023 ha previsto la riduzione dell’Iva al 5% per il gas e azzerato i restanti oneri generali di sistema. In considerazione della costante riduzione dei prezzi del gas all’ingrosso, le aliquote negative della componente tariffaria UG2, applicata agli scaglioni di consumo fino a 5.000 metri cubi all’anno, sono state invece confermate in misura ridotta, pari al 35% del valore applicato nel I trimestre 2023.