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Mi sembra di rivivere le esperienza da neolaureato quando, per partecipare ai concorsi pubblici, si monitoravano i giorni più assolati di luglio e agosto ben sapendo che in quei giorni i ministeri e le amministrazioni bandivano concorsi per ridurre al minimo i partecipanti  contando sulla calura e sull’afa estiva.

Infatti, pur riconoscendo l'importanza del progetto stazione, posso rilevare:

- in primo luogo il metodo, i dettagli e le implicazioni del progetto già  previsti e definiti dalla bozza di accordo con le FS, non sono mai stati discussi e valutati  nelle sedi istituzionali, per cui non è possibile aver indetto una commissione urbanistica il 24 luglio per presentarli e poi voler deliberare nel Consiglio del 25 luglio, fra l’altro in assoluto dispregio della volontà della Capigruppo Consiliare che esplicitamente e più volte ha richiesto che le delibere messe in discussione in Consiglio fossero valutate prima della Capigruppo stessa e quindi almeno sette giorni prima del Consiglio per poter permettere un adeguato studio e approfondimento della materia ;

- inoltre, il merito: si sta parlando di un progetto di rigenerazione urbana, che deve necessariamente riprogettare  l'uso e le caratteristiche dell'area, non semplicemente fare un copia-incolla delle previsioni preesistenti, per cui impegnarsi oggi perchè il PUG (per il quale ricordo il Consiglio Comunale ha deciso di avviare un percorso partecipativo) preveda di mantenere le stesse previsioni di volumetrie costruttive del PRG del 1996 (30.000 mc nell’area dell’ex scalo merci e di 10.000 mc nell’area della squadra rialzo) addirittura con edifici di 5 piani di altezza di 15,5 metri, non è assolutamente accettabile;

considero, da ultimo, un errore il fatto che l'Amministrazione abbia proposto alla Regione di non includere alcuni interventi significativi previsti nel progetto di massima, in particolare: la "realizzazione nuova stazione ferroviaria a Nord e allungamento sottopasso fino al nuovo ingresso di stazione”, questo sarebbe un primo intervento importate di "ricucitura" della città; come considero eccessivo che si sia decisa una linea di comunicazione e partecipazione fatta di annunci sulla stampa;

infine, ritengo che una corretta tabella di costi e benefici sarebbe utile per valutare nel suo complesso il progetto.  Per fare solo alcuni esempi: si sacrificherebbe il verde di parte del parco adiacente l'area Italgas per aprire un'uscita su via Gallo Marcucci e parco Malmerendi per una uscita/entrata su via medaglie d'Oro, è proprio necessario sacrificare tutta questa superfice? Si ridurrebbe significativamente il traffico e l'inquinamento relativo su via Laghi? Il verde strettamente necessario sacrificato può essere trasferito in altre aree dell'intervento? Che tipo di destinazione dell'area dell'attuale stazione delle corriere va messo in conto? ecc.

A partire da queste considerazioni, ritengo che non sia possibile deliberare su questa intesa "STRATEGIA DI RIGENERAZIONE URBANA DI FAENZA, INCENTRATA SULL'AREA DELLA STAZIONE FERROVIARIA. INDIRIZZI PER L'ATTUAZIONE, MEDIANTE ACCORDI CON IL GRUPPO FERROVIE DELLO STATO..." nel Consiglio Comunale del 25 e chiedo a tutti i gruppi consiliari, di maggioranza e di opposizione, che hanno a cuore il confronto e la partecipazione della cittadinanza, di darsi dei tempi più lunghi per una discussione approfondita su tutte queste materie.

Faenza 24 luglio 2019

Edward Jan Necki

L’ALTRA FAENZA