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Ieri (9 ottobre) in occasione dello SCIOPERO NAZIONALE PER IL CLIMA
 
abbiamo deciso di ripulire gli argini del fiume Lamone. E' stata una bellissima giornata perché con delle azioni concrete ci siamo resi conto di quanto siamo circondati dal degrado ambientale, non conta se nascosto da un apparente decoro, e abbiamo dato il nostro contributo.
 
Il fiume è una risorsa fondamentale per il nostro ecosistema, i rifiuti prossimi a questo corso d'acqua sono altamente inquinanti, perché deperiscono frammentandosi in microplastiche, che vengono trasportate fino in mare (oltre che ingerite dalla fauna) contribuendo all'acidificazione del mare e allo sballamento dei meccanismi di assorbimento e rilascio dei gas climalteranti da parte degli oceani, con ripercussioni sul riscaldamento globale devastanti.
 
Nel nostro piccolo, nonostante i problemi climatici e ambientali , strutturalmente connessi ad ingiustizie sociali, siano enormi e ci sentiamo come generazione cosciente schiacciati da mastodontici sistemi antropici intersecati con quelli naturali che procedono a rilento in una riconversione sostenibile, pensiamo che sia questa la vita che ci aspetta, lottare e agire concretamente nel locale e non, unendoci con fini comuni, per trasmettere la forza a tutt* per muoversi, pressare le amministrazioni, le aziende, i partiti, i cittadini, verso un cambiamento possibile.
 
Con questo vogliamo dire che sì, per noi è stato davvero utile poterci sporcare le mani, ma è necessario che aumenti una consapevolezza tra i cittadini nel segnalare all'ente gestore dei servizi di raccolta rifiuti, ovvero Hera per il nostro comune, situazioni di inquinamento gravi, ma soprattutto dovrebbe essere ll comune di Faenza a prevedere nei bandi di gara nell'assegnazione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, monitoraggio periodico e raccolta dei rifiuti nei posti ecologicamente più sensibili per la città, o come minimo sollecitare chi se ne occupa a svolgere questo compito.