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La proposta della Cgil sulla “settimana corta” dovrebbe arrivare con il prossimo congresso di marzo

Nessun consiglio diretto dal segretario della Cgil Maurizio Landini Elly Schlein, nuova segretaria del Pd dopo il voto ai gazebo di ieri 26 febbraio. Il sindacalista però, intervistato dalla Stampa, fissa le priorità di cui anche e forse soprattutto un leader di sinistra, come ambisce a essere la neo segretaria dem, deve tener conto. Si parte con «il superamento della precarietà, il diritto a realizzarsi nel proprio lavoro, riforme che redistribuiscano la ricchezza». E si va a finire a un commento inevitabile del sindacalista sull’esperimento portato avanti nel Regno Unito sulla settimana lavorativa ridotta a quattro giorni: «È una delle proposte che, come Cgil, avanzeremo a metà marzo al nostro congresso. Di fronte alla rivoluzione tecnologica, che porta ad un aumento di profitti e produttività, si deve praticare la ridistribuzione della ricchezza e di come viene accumulata anche attraverso la riduzione dei tempi di lavoro».

 

 

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Nessuna condanna dell'assalto squadrista in una scuola fiorentina, ma critiche alla preside che parla di rischio fascismo. Landini: siamo al fianco della dirigente

Per il nostro ministro dell’Istruzione e del merito, dunque, il problema non è un'aggressione fascista, ma la lettera di una dirigente scolastica che, nello stigmatizzarla, ricorda che lo squadrismo è nato così: da gesti di violenza, magari "marginali" all’inizio, e via via cresciuti nella colpevole indifferenza generale. 

L'intervento di questa mattina nel corso della trasmissione Mattino 5 è l’ennesimo “capolavoro” di Valditara che dal suo insediamento continua a inanellare prese di posizioni inaccettabili. Ultima, appunto, questa: nessuna esplicita condanna del pestaggio organizzato da Azione studentesca davanti al liceo classico Michelangiolo di Firenze sabato 18 febbraio, ma una dura critica verso la dirigente del liceo fiorentino Da Vinci, Annalisa Savino, che ha scritto ai suoi studenti proprio quelle parole che avrebbe dovuto pronunziare il ministro: “Il fascismo in Italia non è nato con le grandi adunate da migliaia di persone. È nato ai bordi di un marciapiede qualunque, con la vittima di un pestaggio per motivi politici che è stata lasciata a sé stessa da passanti indifferenti".

Per il ministro questo però non va bene: "È una lettera del tutto impropria, mi è dispiaciuto leggerla, non compete a una preside lanciare messaggi di questo tipo e il contenuto non ha nulla a che vedere con la realtà: in Italia non c'è alcuna deriva violenta e autoritaria, non c'è alcun pericolo fascista, difendere le frontiere non ha nulla a che vedere con il nazismo”. Come se non bastasse Valditara si è anche spinto fino a ipotizzare “se l'atteggiamento dovesse persistere” misure punitive.

Landini: siamo al fianco della preside

Duro il giudizio della Cgil. "Il ministro Valditara – attacca il segretario generale Maurizio Landini in un nota –, di fronte al gravissimo pestaggio ai danni di alcuni studenti di Firenze da parte di esponenti di Azione studentesca, non ha speso una sola parola per giorni. Ha pensato bene di intervenire sull'episodio per intimidire, minacciando azioni disciplinari, la preside del Liceo Scientifico Leonardo Da Vinci che si è limitata a condannare l'accaduto e a ricordare come la violenza vada fermata prima di ripetere gli errori e gli orrori del passato. Come se fosse una colpa da emendare l'aver messo in guardia dal diffondersi di idee e comportamenti fascisti”. 

“Ma il ministro - aggiunge il leader della Cgil - non si è fermato a questo, ha approfittato dell'occasione per fare propaganda sulla linea nazionalista del Governo invitando di fatto la dirigente a condividerla”.

“La Cgil - prosegue Landini - è al fianco della preside e difenderà in tutte le sedi il suo diritto a intervenire su un episodio che non deve mai più ripetersi, peraltro a danno di giovani e giovanissimi davanti a una scuola. E ricorda al ministro che la sua linea politica non può essere imposta a dipendenti e dirigenti della pubblica amministrazione, in particolare nell'ambito dell'istruzione, dove la libertà di pensiero e di insegnamento sono intangibili”. “Sono valori fondanti della Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza, che - conclude il segretario generale Cgil - vanno non solo difesi, ma insegnati".

Flc: difendere la Costituzione

Duro il giudizio di della Flc nazionale insieme a Cgil ed Flc Cgil: "Il ministro Valditara definisce 'ridicole' le parole di una dirigente di un liceo fiorentino e sostiene che di lettere dei presidi su fascismo e antifascismo non sa che farsene. La dirigente Savino, dopo l'aggressione al liceo Michelangiolo, si è rivolta ai propri studenti invitandoli a non essere indifferenti, assolvendo così ai compiti educativi previsti dalla scuola della Repubblica sulla cui Costituzione antifascista il ministro dell’Istruzione e del merito ha giurato".

"Dopo le distorsioni della storia a cui abbiamo assistito in questi mesi – continua la nota – ora giunge, da parte di Valditara, anche la minaccia di provvedimenti nei confronti della libera espressione dei dirigenti scolastici. Il ministro farebbe meglio a placare il clima di tensione e di odio suscitato da giovani neofascisti, a condannare l'accaduto, sostenere i dirigenti nell'esercizio delle loro funzioni educative e ad affermare compiutamente un messaggio antifascista". Per questo Flc e Cgil "si impegnano fin d'ora per la difesa dei principi costituzionali di libertà di pensiero, invitando a una mobilitazione straordinaria tutte le forze democratiche e antifasciste".

Studenti: il ministro si dimetta

Quella di Valditara "è una dichiarazione di una gravità inaudita. È grave perché attacca direttamente la legittima, oltre che corretta, dichiarazione di una dirigente. - dichiara Paolo Notarnicola, coordinatore della Rete degli studenti medi - È grave perché fa propri i riferimenti ideali di una Destra nazionalista e apertamente reazionaria. È grave, soprattutto, perché il ministro Valditara ha preferito esprimersi sulla lettera di una preside piuttosto che condannare la violenza squadrista che a Firenze si è consumata."

"Chiediamo - continua Notarnicola- le dimissioni immediate del ministro Valditara: perché è inaccettabile che non ci sia stata alcuna dichiarazione di condanna da parte del ministro sull'aggressione fascista di pochi giorni fa; perché non si può pretendere di governare il mondo della scuola a colpi di dichiarazioni autoritarie e colpevolizzanti; perché il confronto con gli studenti viene negato in ogni spazio. Adesso basta: Valditara dimettiti!"

I DATI. Il rapporto Pendolaria 2023: treni poco frequenti, linee ferroviarie interrotte o a binario unico, risorse inadeguate. In Italia il settore resta al palo, soprattutto al Sud. «Servono 2 miliardi all’anno fino al 2030 per centrare gli obiettivi europei»

Legambiente, trasporto su ferro: gravi ritardi nella transizione green 

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Legambiente, Ecosistema scuola: spazi senza qualità

Ritardi infrastrutturali, treni poco frequenti, linee interrotte o a binario unico, risorse inadeguate: in Italia la transizione ecologica del trasporto su ferro resta al palo. Al Sud la situazione peggiore: Circumvesuviana, Roma-Lido e Roma Nord-Viterbo, Catania-Caltagirone-Gela sono tra le linee peggiori del paese. Il rapporto Pendolaria 2023 di Legambiente fotografa i ritardi e avverte: «Per rispettare gli obiettivi del Green deal europeo servono 2 miliardi di euro all’anno fino al 2030. Basta inseguire inutili opere faraoniche come il Ponte sullo Stretto di Messina».

Dal 2018 al 2022 le metropolitane sono cresciute appena di un chilometro e mezzo all’anno. Anche per le nuove tranvie il dato medio dell’ultimo quinquennio è deludente: 2,1 chilometri all’anno (zero negli ultimi tre). Al Sud, in particolare, circolano meno treni e più vecchi: età media 18,5 anni, in calo rispetto ai 19,2 del 2020 ma molto più elevata degli 11,9 anni del Nord. Le linee, poi, sono in larga parte a binario unico e non elettrificate. Le corse dei treni regionali in Sicilia, ad esempio, sono ogni giorno 506 contro le 2.173 della Lombardia (su una popolazione, rispettivamente, di 5 e 10 milioni). Tra Napoli e Bari non esistono treni diretti. Ancora in Sicilia, la linea Palermo-Trapani (via Milo) è chiusa dal 2013 a causa di smottamenti del terreno e la Caltagirone-Gela è chiusa per il crollo del Ponte Carbone nel 2011. In Puglia la tratta Corato-Andria è ancora inattiva a 6 anni e mezzo dall’incidente del 2016 che causò 23 morti.

Dal 2010 al 2020 sono stati fatti più investimenti per il trasporto su gomma che su ferro: sono stati realizzati 310 chilometri di autostrade (più migliaia di chilometri di strade nazionali) a fronte di 91 chilometri di metropolitane e 63 chilometri di tranvie. Senza investimenti le criticità restano tali. La classifica delle linee peggiori vede nelle prime posizioni: l’ex Circumvesuviana nel napoletano, la Roma-Lido e Roma Nord-Viterbo, la Catania-Caltagirone-Gela, Milano-Mortara, Verona-Rovigo e Rovigo-Chioggia, Genova-Acqui-Asti, Novara-Biella-Santhià. In Campania, in particolare, nel 2021 ci sono stati solo 245 treni in circolazione con un’età media di 21,4 anni, il 72% ha più di 15 anni. Il parco rotabile di Eav (ex Circumvesuviane, Sepsa e MetroCampania NordEst) ha 25 anni di media. La conseguenza sono le corse scarse e spesso soppresse per guasti con il numero di persone che usa il trasporto pubblico diminuito del 43,9%.

Legambiente chiede al governo un investimento di 500 milioni l’anno per rafforzare il servizio ferroviario regionale (acquisto e revamping dei treni) più 1,5 miliardi l’anno per realizzare linee metropolitane, tranvie e linee suburbane. Si tratta complessivamente di 2 miliardi di euro all’anno fino al 2030 «recuperabili dal bilancio dello Stato specialmente all’interno del vasto elenco di sussidi alle fonti fossili». Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente: «Il processo di riconversione dei trasporti in Italia è fondamentale se vogliamo rispettare gli obiettivi del taglio delle emissioni del 55% entro il 2030 e del loro azzeramento entro il 2050, visto che il settore è responsabile di oltre un quarto delle emissioni climalteranti italiane che, in valore assoluto, sono addirittura cresciute rispetto al 1990. Per questo bisogna smettere di rincorrere inutili opere come il Ponte sullo Stretto»

 

Dopo oltre 10 giorni bloccati/e ad un check point governativo, le operatrici e gli operatori della Mezzaluna Rossa Curda (KRC) sono giunti/e finalmente ad Aleppo / Shahbah con un importante carico di aiuti umanitari, sostenuto anche dalle donazioni della raccolta fondi di Un Ponte Per.

Il convoglio era composto da tre camion carichi di tende, materassi, coperte, materiali per il riscaldamento e medicine, seguiti da due ambulanze e due auto con operatori sanitari e tecnici.

Dopo lunghe trattative, ieri sera il carico è stato lasciato passare ed è arrivato a destinazione.

Oggi cominceranno a distribuire aiuti ad Aleppo e nelle aree limitrofe, a chiunque ne abbia bisogno.

Ricordiamo che il terremoto in Siria e Turchia ha causato più di 45 mila vittime e milioni di persone sfollate.

La situazione è ancora molto critica vista anche la nuova tremenda scossa di circa 36 ore fa.

Ringraziamo la diplomazia italiana e tutti/e coloro che si sono adoperati per raggiungere questo risultato. La solidarietà non si arresta.

www.unponteper.it

 

 

Alle associazioni aderenti alla rete OverAll e a tutti coloro che sono stati coinvolti nelle sue iniziative Overall-faenzamulticulturale

Car* amic*,

nella riunione della rete OverAll di lunedì 6 scorso, ci siamo confrontati sulle possibili prossime iniziative che la rete può mettere in campo:

  • in particolare per continuare le azioni per la pace e contro la guerra in Ucraina, ormai a un anno dalla sciagurata invasione da parte della Russia;

  • più in generale si è riflettuto sulle attività complessive della rete, che ha visto l'adesione formale di tante realtà associative, ma un coinvolgimento effettivo più ridotto.

Sul primo punto, in coerenza con le indicazioni della Rete Italiana Pasce e Disarmo , stiamo verificando la possibilità di svolgere venerdì 24 febbraio un presidio in piazza dalle 18 ? per poi confluire alle 20,45 all'iniziativa del Circolo Arci Prometeo: Emergenza Ucraina un anno dopo, con Francesco Privitera (prof. Storia delle relazioni internazionali. Unibo).

Inoltre, la Cgil provinciale ci chiede la disponibilità ad aderire ad una iniziativa di carattere seminariale (il 27 o 28 febbraio) sul tema di promozione della pace con una/un docente di diritto internazionale (a questo fine è previsto un confronto online con gli interessati il prossimo 14 febbraio alle 16).

Sul secondo punto, .pur con tutte le difficoltà organizzative che abbiamo affrontato e le carenze riscontrate, si è ritenuto che l'impegno a mantenere viva questa esperienza sia necessario, per il valore aggiunto che può creare tra l'associazionismo, oltre che come riconoscimento all'impegno di Damiano Cavina che né stato il principale promotore, in suo ricordo continueranno le iniziative annuali come quella del 2 dicembre 2022.

Per questo si è ritenuto opportuno fare un invito a tutte le realtà e i singoli/e che, a suo tempo, hanno dato l'adesione alla rete OverAll, per confermare, o meno, il loro interesse.

A questo fine ricordiamo i principi costitutivi e precisiamo meglio il funzionamento della rete.

OverAll, dalla sua costituzione, ha sempre inteso essere una “rete leggera” che “si impegna nella sensibilizzazione a temi sociali quali Diritti Umani, Pace, Ambiente”.

Quindi, fermo restando le iniziative proprie di ogni realtà, è possibile organizzare insieme o aderire ad iniziative condivise e coerenti con questi principi.

Si conferma l'impegno a divulgare tutte le iniziative che le singole realtà organizzeranno, attraverso gli strumenti di comunicazione a disposizione: Mail; Gruppi Whatsapp (Overall FM; Faenza Multiculturale); sito.

Intendiamo riprendere l'iniziativa di predisporre un calendario (attraverso un semplice foglio elettronico) nel quale inserire tutte le scadenze, anche per evitare sovrapposizioni. In allegato prima stesura con prossimi eventi

Le decisioni di normale amministrazione possono essere prese dal coordinamento (aperto a tutti) e procedere, previo comunicazione, anche col silenzio/assenso. Per decisioni più rilevanti è necessaria la convocazione dell'assemblea di tutti (dal vivo e/o online).

Per coprire i costi della normale attività si invita a versare un piccolo contributo annuale.

Questa nota è stata inviata a tutto l'indirizzario della rete e seguirà una chiamata telefonica.

Faenza, 11 02 2023

Il Coordinamento di OverAll Rete Multiculturale Faenza

In allegato:

volantino 16 02 2023 Emergency

volantino 18 02 2023 Comitato di Faenza per la valorizzazione e difesa della Costituzione