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Non è una battuta: faccio una riflessione seria:
Lunedì scorso a CastelBolognese, per il gran finale della sagra di Pentecoste c'erano i Nomadi in concerto. Centra qualcosa? sì, come stimolo alla riflessione

Temevo ci fossero solo settantenni (noi che amavamo i Nomadi dai primi anni '60)

[a proposito: nel prossimo numero di SetteSere ci sarà supplemento il Castoro, giornale del liceo di Faenza. Lì c'è un'ìintevista a me e altri su quando andammo a spalare il fango a Firenze nel 1966: lì racconto proprio che la nostra colonna sonora, che cantavamo a squarciagola la sera tornando coperti di fango in riva all'Arno, badili in spalla, erano proprio i Nomadi e Guccini].

Invece al concerto c'era la solita marea di gente. E c'erano, cosa importantissima, tutte le generazioni. Anche tantissimi giovani.

E quando i Nomadi hanno fatto i pezzi storici, impegnatissimi, il pubblico si scaldava particolarmente, C'era persino chi alzava il pugno chiuso.

Riflessione: il popolo di sinistra c'è ancora. E' però diventato NOMADE: Per colpa della sinistra moderata diventata neoliberista, cioè che sta con banche, multinazionali ecc.
E della sinistra radicale sempre settaria, divisa, improvvisata.
Lavoriamo per unire la sinistra radciale. Non è necessario un solo partito (magari fosse possibile!). Può bastare una coalizione STABILMENTE UNITARIA che vada da MDP a Rifondazione, ai tanti collettivi, comitati ecc  E' impossibile?

Leonardo Altieri