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Ci sono 378 guerre nel mondo, spesa record per le armi Ci sono 378 guerre nel mondo, spesa record per le armi

Dal 1979 abbiamo perso l’Afghanistan e il suo patrimonio di cultura, storia e civilta’ distrutto dagli interessi delle superpotenze dell’epoca in una guerra lunghissima e sanguinaria giustificata dagli equilibri della Guerra Fredda. Ora i talebani dominano di nuovo in questo paese, ma la loro comparsa risale a questa prima guerra dove erano stati presentati come una resistenza legittima. In questi giorni mi e’ capitato di ascoltare l’intervista di un generale che affermava nella sua immensa ignoranza che l’Afghanistan non e’ mai uscito dal Medio Evo culturale...con buona pace di Khaled Hosseini e dei numerosi scrittori, artisti afghani che testimoniano l’esatto contrario.
 
La Palestina e’ ridotta ad isole di territorio galleggianti nell’ambito del territorio di Israele che ne rivendica un pezzetto ogni giorno, per i coloni che necessitano di spazio per le loro famiglie numerose e acqua per assicurare le esigenze di sopravvivenza. La lotta violenta dei Palestinesi per sopravvivere e’ ignorata da tutti perche’ tanto nel Middle East si sparano da sempre e anche il patrimonio, culturale e storico di questo popolo viene depauperato ogni giorno un pezzetto di piu’.
 
L’Iraq non esiste piu’ com’era dal 1991, nel 2003 e’ stata invaso con un pretesto, perche’ la dottrina Monroe pone gli Stati Uniti, come la Russia del resto, al di sopra di tutti i trattati internazionali e gli da’ diritto di colpire ovunque siano messi in difficolta’ i loro interessi, quali non importa. Dell’Iraq abbiamo perso quasi tutto della sua cultura e del suo patrimonio, le biblioteche, gli archivi sono stati bombardati, i tesori sottratti e sparpagliati in giro per il mondo e solo parzialmente restituiti. Le conoscenze che erano custodite in quel paese sono perdute per sempre, come un intera generazione spazzata via solo per difendere gli interessi occidentali. Per 500.000 bambini iracheni non si puo’ parlare di genocidio e, in questi giorni, mi son trovata a discutere con giovani americani e anglosassoni, credo di circa 30 anni, che mi hanno scritto che la guerra in Iraq del 2002 non e’ mai avvenuta. Fake news mi hanno scritto! Anche l’Iraq non recuperera’ mai piu’ il suo heritage. Distrutto per sempre e con lui ci siamo impoveriti pure noi. Tanto.
 
La Siria, la Siria me la sono persa per sempre e se la sono persa i Siriani usati come carne da macello per abbattere un Presidente che ancora resiste e per combattere un movimento terroristico, creato dalle armi occidentali per combattere una guerra che si e’ trasformata nell’annientamento del paese. ISIS era stata presentata al mondo come un movimento di Resistenza legittimo e ispirato a ideali di liberta’. Non lo rammenta piu’ nessuno.
 
La Libia ha subito lo stesso destino, per ora restano intatte le rovine Romane. Fino a quando?
 
Lo Yemen e’ un Paese antichissimo e le sue case di fango a Sana’a erano famose come heritage. Distrutto da una guerra che fa piu’ morti per fame che per bombe, una novita’. Quasi 400.000, ma anche questo non e’ un genocidio. Qui il presidente, che si e’ proclamato capo di stato a vita, e’ sostenuto dall’Arabia del nuovo Rinascimento, quella che fa tagliare a pezzi i giornalisti e li fa mettere in valigia per sporcare meno. Il movimento di resistenza interna e’ stato definito terrorista perche’ e’ appoggiato dall’Iran e qui ancora una volta si decide con la logica della Guerra Fredda che dovrebbe essere finita e invece. I porti dello Yemen sono l’interesse principale saudita in questa guerra e, visto che ora il prezzo del petrolio e’ di nuovo schizzato in alto, gli yemeniti possono continuare a morire in silenzio perche’ tanto da quelle parti e’ normale.
 
E oggi pare che in Ucraina si continuera’ a morire fino alla vittoria, quale? Di chi? Putin e’ un dittatore da 20 anni e lo abbiamo realizzato solo ora, quando praticava violenza in casa propria o in Asia era accettabile. A me sembra che ogni giorno che passa perdiamo un po’ tutti qualcosa in piu’ e, soprattutto, lo perdono gli Ucraini. Non credo che vivro’ abbastanza per vedere l’Ucraina rifiorire spero che la potranno vedere le mie figlie, almeno.
 
Leggendo i giornali in questi giorni e’ gia’ evidente che in questa guerra, grazie alla globalizzazione e ai meccanismi economici che questa ha generato, i morti non saranno solo in Ucraina. Saranno morti silenziosi pero’ che non disturberanno le nostre coscienze e saranno morti per fame nei paesi in cui si muore gia’ per carestie e mancanza d’acqua.
Il 27% del grano mondiale prodotto si trova in Ucraina e Russia, oggi, a mercati fermi, è inutilizzabile e da questo dipende la sussistenza di migliaia di persone nei paesi in via di sviluppo che non potranno essere aiutati dai vicini perche’ anche questi dovranno probabilmente gestire emergenze alimentari.
 
Questa ultima guerra, iniziata mentre tante altre sono in atto, segna il trionfo definitivo della crudelta’ , della violenza e la sconfitta della ragione del genere umano. Non meritiamo questo meraviglioso pianeta che abbiamo avuto in dono."
 
* di Rosy Bindi
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