ATTENZIONE
Se quando provate a firmare online per l abrogazione della legge sull'autonomia differenziata vi compaiono errori del tipo "server non disponibile", "codice fiscale con dei problemi", etc.
paradossalmente è un buon segno: significa che stanno accedendo tantissime persone contemporaneamente e la piattaforma va momentaneamente in tilt da sovraccarico.
Riprovate successivamente fin quando la vostra firma sarà acquisita.
Potrebbe anche capitare che dopo aver firmato e chiedendo di scaricare l'attestato vi arrivi un messaggio del tipo "attestato di firma link non valido".
In questo secondo caso provate a rifirmare, se non ve lo lascia fare significa che la vostra firma è stata comunque acquisita.
Grazie a tutt* per la pazienza.
Finalmente è possibile firmare online a sostegno del referendum per abrogare l’autonomia differenziata!
1 - Apri il link: https://pnri.firmereferendum.giustizia.it/referendum/open/dettaglio-open/500020
e accedi con lo SPID, la CIE o la CNS
2 - Scorri l’elenco delle iniziative e clicca su “Contro l’autonomia differenziata. Una firma per l’Italia unita, libera, giusta” (il numero dell’iniziativa è 500020)
3 - Premi su sostieni iniziativa, clicca su continua e nuovamente su sostieni iniziativa
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La legge Calderoli, svuotando l’articolo 3 della Costituzione, renderebbe l’Italia ancora più ingiusta dal punto di vista sociale e ambientale
Per anni il mantra neo-liberista ci ha detto che le disuguaglianze erano una conseguenza inevitabile da pagare per lasciare libero il mercato e non frenare la crescita che sarebbe “sgocciolata” anche sugli ultimi. Al contrario, mentre povertà e disuguaglianze si allargavano, come Forum Disuguaglianze e Diversità abbiamo detto con forza che le disuguaglianze erano il frutto di politiche sbagliate e che occorreva un ribaltamento di prospettiva verso un mondo giusto dal punto di vista sociale e ambientale. Esattamente il contrario di quello che propone la legge sull’Autonomia Differenziata.
Anche per le materie che nella narrazione del Governo dovrebbero essere tutelate dalla propedeutica definizione dei Lep, Livelli essenziali delle prestazioni, questa definizione rimane virtuale e propagandistica perché nella legge quando si parla di Lep non si fissa come condizione necessaria anche il loro finanziamento. Inoltre, la legge sull’autonomia differenziata abolendo l’attuale fondo di perequazione e collegando la futura distribuzione di risorse alla spesa storica di ogni singola regione, colpisce le parti più deboli del Paese e cronicizza i divari che esistono non solo tra Sud e Centro Nord ma anche all’interno dei contesti territoriali, ad esempio tra aree urbane e aree rurali o tra i centri e le periferie delle città.
Insomma, la legge Calderoli svuota di senso la nostra Costituzione e in particolare l’art. 3 perché sarà impossibile per la Repubblica rimuovere in modo uguale in tutto il Paese gli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo della persona umana. Per questo il ForumDD è stato tra i primi 34 soggetti che hanno costituito il Comitato referendario per l’abrogazione totale dell’autonomia differenziata. In queste settimane di raccolta firme, sarà fondamentale un’azione capillare e unitaria di tutte le forze che si sono mobilitate per raggiungere tale risultato, e trovare argomenti e linguaggi capaci di arrivare alle persone e di spiegare loro l’impatto che l’autonomia differenziata avrà sulla loro quotidianità, in primis su salute, scuola, servizi pubblici, salari.
Stando attenti a non farne una questione di Sud contro Nord, perché anche cittadini e imprese del Nord saranno colpiti dagli effetti nefasti della legge. Ed evitando di proporre la campagna referendaria come questione esclusivamente di contrapposizione tra governo e opposizione, perché l’autonomia differenziata fa male a tutte le persone, anche a quelle che votano per l’attuale maggioranza.
Andrea Morniroli è il co-coordinatore del Forum Disuguaglianze Diversità
Boom di adesioni digitali contro la legge Calderoli. Oltre la piattaforma, organizzati in tutta Italia banchetti e iniziative
Il contatore macina numeri su numeri. Passano i minuti e la cifra aumenta a ritmi vertiginosi. Il server che si blocca (e poi riparte) per l’afflusso massiccio di utenti collegati. In appena ventiquattr’ore dall’apertura della piattaforma per la firma digitale, la proposta referendaria per un’Italia unita, libera e giusta ha già raccolto, mentre scriviamo, oltre 200 mila adesioni.
“Un risultato che va al di là delle nostre migliori aspettative – fanno sapere dal comitato promotore – e che testimonia una larghissima condivisione della nostra battaglia in difesa dell’unità del Paese”. L’obiettivo “è di impegnarci affinché, anche nei prossimi giorni, prosegua l’afflusso massiccio di sottoscrizioni, sia digitali che cartacee nei banchetti presenti in tutta Italia, in modo da raggiungere e superare, nonostante il breve tempo a disposizione, le 500.000 firme necessarie”.
L’approvazione della legge sull’autonomia differenziata è un grave
Leggi tutto: IL SUCCESSO: Autonomia differenziata, superate 200 mila firme
Dal G20 di Rio de Janeiro l’impegno ad una maggiore progressività fiscale per non allargare ulteriormente l forbice delle disuguaglianze. La campagna di Oxfam
Notizie incoraggianti da Rio de Janeiro. La dichiarazione congiunta dei ministri delle Finanze del G20, pubblicata ieri 26 luglio, rappresenta un significativo passo in avanti per la cooperazione internazionale in materia fiscale. Per la prima volta nella storia i ministri delle economie più grandi del mondo hanno ufficialmente concordato sulla necessità di mettere in campo sforzi profusi per assicurare che gli ultra ricchi paghino la loro giusta quota di imposte.
Ci troviamo di fronte a una presa d’atto condivisa che parte da un dato di fatto: oggi i super ricchi, a fronte di un’accresciuta concentrazione di ricchezza e potere, concorrono in modo insufficiente al finanziamento delle politiche pubbliche, derogando in larga parte al dovere di solidarietà sociale cui ciascuno di noi è chiamato. Uno status quo che contribuisce ad esasperare le disuguaglianze, minare la coesione sociale e la tenuta stessa dei sistemi democratici.
Dal summit dei leader del G20 di novembre si attende che si passi dalle parole, condivisibili, a passi concreti. È necessario un rafforzamento dello scambio di informazioni tra le autorità fiscali nazionali che permetta di ricostruire pienamente i patrimoni individuali globali e i redditi personali di fonte estera e renda più difficile l’occultamento offshore dei capitali. Serve rimettere in discussione l’esistenza di regimi fiscali preferenziali per le persone fisiche - come il regime opzionale per i neo residenti introdotto in Italia per attrarre i ricchi d’oltreconfine - e contrastare con vigore la corsa al ribasso globale in materia di tassazione degli individui.
Serve infine – e il cammino è indubbiamente più tortuoso – arrivare a un accordo su uno standard globale che garantisca una più equa e progressiva tassazione degli ultra ricchi, individuando un menu di misure fiscali cui gli Stati possano ricorrere, nel rispetto dei propri contesti normativi e delle proprie tradizioni fiscali.
Se non tergiverseranno, i leader del G20 daranno una concreta risposta all’ampio supporto di cui l’agenda #TaxTheRich gode presso l’opinione pubblica mondiale. Ne sono riprova le oltre 1,5 milioni di firme internazionali a supporto di un prelievo più marcato sui più abbienti, consegnate al ministro delle finanze brasiliano, Fernando Haddad, in occasione del vertice di Rio, ma anche le oltre 250.000 adesioni all’Iniziativa dei Cittadini Europei in corso, a sostegno di un’imposta europea sui grandi patrimoni, cui invitiamo i lettori di Collettiva ad aderire convintamente.
Misha Maslennikov è policy advisor di Oxfam
UNA FIRMA PER L’ITALIA!
Finalmente è possibile firmare online a sostegno del referendum per abrogare l’autonomia differenziata!
1 - Apri il link: https://pnri.firmereferendum.giustizia.it/referendum/open/dettaglio-open/500020
e accedi con lo SPID, la CIE o la CNS
2 - Scorri l’elenco delle iniziative e clicca su “Contro l’autonomia differenziata. Una firma per l’Italia unita, libera, giusta” (il numero dell’iniziativa è 500020)
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