COMMENTI. Oltre alla bocciatura del salario minimo il Governo si appresta a reintrodurre i voucher per il lavoro accessorio, di fatto tornando alla liberalizzazione del 2012 prima della loro abolizione avvenuta nel 2017
Lavorare non è sempre sufficiente per non essere poveri, e questo non è vero solo in Italia. Nel nostro Paese, però, il fenomeno della povertà lavorativa è più marcato che negli altri Stati europei: l’indicatore prodotto da Eurostat mostra che nel 2019 l’11,8% dei lavoratori italiani era povero, contro una media europea del 9,2%. La pandemia da Covid-19 ha esacerbato il fenomeno, esponendo a più alti rischi di disoccupazione chi aveva contratti atipici e riducendo il reddito disponibile di chi ha avuto accesso agli ammortizzatori sociali e alle misure emergenziali introdotte per far fronte alle conseguenze della recessione.
Ma chi sono i working poor? Secondo l’indicatore adottato dall’Unione europea, un individuo rientra in questa categoria se dichiara di essere stato occupato per un certo numero di mesi (solitamente sette) nell’anno di riferimento e se vive in un nucleo familiare che gode di un reddito equivalente disponibile inferiore alla soglia di povertà stabilita, solitamente il 60% del reddito mediano nazionale.
A livello settoriale l’incidenza del fenomeno è particolarmente alta nella
Commenta (0 Commenti)CAPODANNO. Il governo vuole chiudere sul bilancio al senato il 29. Ma alla camera teme l’ostruzionismo. Meloni, malgrado la partenza tardiva, vorrebbe finire in anticipo rispetto a Draghi e Conte
L'aula del senato della Repubblica - Ansa
Chiuso il primo tempo della legge di bilancio con il voto di fiducia alla camera alla vigilia di natale, il governo vorrebbe togliersi una piccola soddisfazione. Fare approvare definitivamente la manovra – dal senato – entro giovedì, 29 dicembre. La piccola soddisfazione consiste nel fatto che, malgrado l’opposizione abbia indicato il rischio dell’esercizio provvisorio, il sigillo finale arriverebbe persino con un giorno di anticipo rispetto al 2021, al 2020 e anche al 2018. In questi tre precedenti della scorsa legislatura il via libera definitivo alla manovra è stato sempre il 30 dicembre, mentre nel 2019 era arrivato all’alba del 24 dicembre.
Dunque proprio quest’anno, malgrado il suo governo abbia giurato il 22 ottobre, Meloni potrebbe fare meglio sia di Draghi che di Conte uno e due. Ma è una corsa che si svolge da
Leggi tutto: Manovra e decreto rave, la corsa finale - di Andrea Fabozzi
Commenta (0 Commenti)SISTEMATI PER LE FESTE. Testo rispedito in commissione per 44 correzioni. Deputati imbavagliati per fare in fretta
La manovra arranca e per procedere il presidente della commissione Bilancio Giuseppe Mangialavori imbavaglia il Parlamento tagliando il tempo degli interventi dei deputati. Le opposizioni scelgono di disertare il voto. La maggioranza fa tutto da sola e in serata la manovra arriva finalmente al momento chiave della richiesta di fiducia. Sarà votata stasera dalle 20.30 e domani arriverà l’approvazione del testo, riveduto e corretto per tappare i buchi apertisi un po’ ovunque anche all’ultimo momento. Era già successo in passato più volte, anche l’anno scorso, ricorda la sottosegretaria all’Economia Lucia Albano ed è vero. Però mai in maniera tanto scomposta e sgangherata.
QUARANTAQUATTRO emendamenti in fila per sei, col resto di due. Tante sono le modifiche alla manovra sulle quali
Leggi tutto: Alla prima manovra la destra sbanda. Stasera la fiducia - di Andrea Colombo
Commenta (0 Commenti)LEGGE DI BILANCIO. I percettori di Rdc dovranno accettare la prima offerta di lavoro anche se non congrua. Errore sui comuni, si torna in commissione
Più sospirata e attesa della fumata bianca al conclave, la manovra è uscita dalla commissione Bilancio della Camera, dove era parcheggiata in attesa che la maggioranza decidesse cosa fare da una settimana tonda. Dovrà però tornarci oggi, prima di approdare in aula, dove dovrebbe essere votata tra domani, con la fiducia, e definitivamente sabato. Tra gli emendamenti approvati nella notte ce n’è infatti uno a favore dei comuni che stanzia 450 milioni. Più del doppio di quanto rimasto a disposizione. Tutto da rifare e con le dita incrociate
Leggi tutto: Ultimo colpo ai poveri. E sulla manovra l’ennesimo scivolone - di Andrea Colombo
Commenta (0 Commenti)INTERVISTA SULLA LEGGE DI BILANCIO. Il capogruppo di Alleanza Verdi Sinistra in commissione Bilancio alla Camera: «Giorgetti ha imposto prudenza e austerità. Per questo tentano di inserire in manovra temi come lo scudo penale, contanti, condoni. Noi abbiamo ottenuto il 6° mese di congedo genitoriale»
Il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti - Foto LaPresse
Marco Grimaldi, capogruppo di Alleanza Verdi Sinistra italiana in commissione Bilancio alla Camera, lei e i suoi colleghi eravate da giorni in attesa della presentazione del maxiemendamento del governo sulla legge di Bilancio. Un ritardo immotivato che ora si è finalmente chiarito: la maggioranza stava tramando per un condono fiscale per gli evasori.
Sì, abbiamo respinto il blitz del governo sui reati finanziari, un gravissimo tentativo di soddisfare i desideri dei ceti finanziari predatori di questo paese. La destra sta cercando di dare segnale precisi al suo elettorato. Ma questa volta siamo riusciti a bloccarla perché le opposizioni si sono fatte trovare pronte e unite.
Lei da giorni sosteneva che il ritardo «non era dovuto al dilettantismo della destra ma alla loro malafede». Aveva ragione.
C’era stato anticipato dal sottosegretario all’Economia Freni che sarebbe arrivato un cosiddetto «pacchetto giustizia», così abbiamo richiesto la presenza di Giorgetti in commissione per
Il campionato di calcio in Qatar si chiude forse peggio di come si è aperto: prima i diritti negati dei lavoratori e ora la corruzione
Si chiude il sipario sul Mondiale 2022 nel Qatar, preceduto e iniziato dalle notizie sulle gravi violazioni dei diritti dei lavoratori che hanno costruito strutture e infrastrutture per il campionato di calcio e quindi da un’ondata – o forse un’ondina - d’indignazione, anche per le più generali violazioni dei diritti umani nel Paese. Dopo lo sdegno il silenzio e l’attenzione dirottata sul calcio giocato e sulla prima squadra africana ad arrivare in semifinale a un Mondiale, il Marocco, altro Paese dove il rispetto dei diritti umani mostra criticità.
Poi ancora, esplode lo scandalo: la corruzione al Parlamento europeo, per la quale gli italiani tornano a spiccare, e che vede il Qatar elargire borse di denaro per conquistare sponsor del Paese arabo a Bruxelles, perché si spergiuri che quanto a diritti umani è tutto ok. E nel giro di corruzione entra anche il Marocco
Abbiamo raccolto le considerazioni di Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, che da un decennio si occupa di
Leggi tutto: Cosa resta del Mondiale - di Simona Ciaramitaro
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