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Comunicato stampa (22 agosto 2016)

REFERENDUM COSTITUZIONALE

SI e NO a confronto

Si comincia da Faenza

 Con Casadio, Papignani, Tarozzi e Viroli

1 settembre 2016

Ore 21

Auditorium Sant’Umiltà

 

Il Comitato provinciale per il NO sostiene da tempo la necessità di un confronto pubblico e “civile” fra le due opposte posizioni referendarie che si confronteranno nel referendum d’autunno.

Il Comitato per il NO di Faenza ha quindi accolto con convinzione l’invito della Associazione Insieme per Cambiare ad un confronto a più voci. Abbiamo indicato quella di Maurizio Viroli, docente emerito di teoria politica a Princeton – collabora con i nostri Comitati dal 2006, quando il Referendum costituzionale lo vincemmo - che spesso pubblica efficaci articoli “costituzionali” su il Fatto, e Bruno Papignani, segretario regionale Fiom. Per il SI partecipa Claudio Casadio, fino a poche settimane fa presidente della Provincia, e Tomaso Tarozzi ad di IEMCA e vicepresidente di Confindustria di Ravenna

Finalmente un confronto, è il caso di dire!
Dopo mesi di propaganda a senso unico, di occupazione “totalitaria” della Rai e delle altre maggiori emittenti televisive da parte del governo, dopo la totale assenza di coinvolgimento dei cittadini e dei suoi stessi sostenitori da parte del Pd durante la discussione parlamentare, e sparute iniziative dei Comitati del Si, la lodevole iniziativa dell'Associazione Insieme per Cambiare  farà discutere direttamente fra loro i rappresentanti del Si e del No al referendum costituzionale affinché i cittadini possano meglio e in condizioni di parità comunicativa - senza la quale non esistono armi pari - formarsi una propria opinione.

Soltanto ora, finalmente, il Presidente del Consiglio si è convinto che non gli conviene un plebiscito su di sé. Che sia stato l’esito delle amministrative a convincerlo?
Comunque sia, sembra diventato  possibile discutere del merito, e confrontarsi sui contenuti della “nuova” Costituzione  Boschi-Renzi.
Contiamo sul fatto che il contraddittorio possa essere veramente sul merito e che argomenti demagogici quali il - falso e comunque trascurabile - risparmio di milioni di euro come motivazione fondante della riforma, o che un eventuale NO dei cittadini a questa riforma “non rispetterebbe il lavoro fatto in Parlamento”, vengano finalmente fatti cadere.

In realtà, la discussione parlamentare non è mai stata alla luce del sole ma nelle segrete stanze. Basti ricordare al patto del Nazareno con Berlusconi, dai contenuti tuttora oscuri.
A seguire, dopo la rottura di quell'accordo, il patto con i verdiniani ed altre decine di parlamentari transfughi, anche questo oscuro, ma con una evidente modifica  della maggioranza di governo.

Altre motivazioni per il SI, estranee al contenuto della riforma, piovono da Confindustria, con calcoli fantascientifici, spietatamente giudicati privi di ogni attendibilità dagli stessi tecnici, e negli ultimi giorni addirittura dal Wall Street Journal (il governo certamente non c'entra), che vuole  attribuire ad un successo del NO un significato analogo al voto inglese sulla Brexit, con relative nefaste conseguenze sull'Europa e sull'economia dell'occidente.
Insomma, tutti argomenti che cercano di distorcere la volontà dei cittadini dai contenuti della modifica costituzionale, in sostanza, una serie di ricatti alla libertà degli elettori.

Ci auguriamo che tali argomenti rimangano fuori dalle ragioni che i sostenitori del SI ci proporranno negli spazi pubblici di confronto – altri incontri fra SI e NO sono in corso di definizione nella nostra provincia, per iniziativa del Comitato provinciale per il NO - e che si possa discutere di quale nuovo bicameralismo nascerà da questa “riforma”, se più efficiente o più confuso e conflittuale. Quali saranno gli effetti sulla forma di governo. Una democrazia “decidente” o una concentrazione di poteri nel governo con esautoramento progressivo del Parlamento?
Più diritti per i cittadini o una limitazione di quelli loro riconosciuti finora dalla Costituzione repubblicana? 

Questi sono i temi su cui discutere, nel rispetto della intelligenza e della responsabilità di chi dovrà scegliere liberamente – libertà è piena solo se adeguatamente informata – fra SI e NO.

Alessandro Messina
Comitato per il NO di Faenza e Comitato Referendario per il No della Provincia di Ravenna