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Continuiamo la pubblicazione di interventi per sollecitare una riflessione sulle prospettive della sinistra, tra le varie forze organizzate, ma anche, e soprattutto, tra le persone che si sentono coinvolte in questo campo. 

Pubblichiamo alcuni stralci del documento conclusivo del recente congresso di Rifondazione Comunista (il testo completo è scaricabile QUI)

Il X Congresso Nazionale del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea ... impegna tutto il partito nell’attuazione degli indirizzi e degli obiettivi democraticamente assunti.

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La battaglia delle idee, l’analisi e l’inchiesta, l’internità nei movimenti e nelle lotte, l’impegno per lo sviluppo e la ricomposizione dei conflitti sociali sui luoghi di lavoro e sul territorio, le pratiche del partito sociale, il mutualismo e la solidarietà sono gli assi di lavoro principale su cui imperniare la ridefinizione del ruolo ed il rafforzamento culturale, politico ed organizzativo di un partito che supera una visione incentrata sulla presentazione del proprio simbolo alle elezioni. Per costruire un blocco sociale alternativo è necessario che la lotta ideologica, politica e sociale si accompagni alla risposta concreta ai bisogni materiali delle classi subalterne qui ed ora. Occorre quindi sviluppare il partito sociale e operare per costruire “comuni solidali” che sul territorio diventino punto di ricomposizione sociale e di ostacolo concreto alle guerre tra i poveri.

La gravità della crisi sociale, le conseguenze delle politiche neoliberiste e dell’austerità, la stessa degenerazione del sistema politico ci impongono di continuare a lavorare per superare l’attuale frammentazione della sinistra sociale e politica.

La vittoria nel referendum in difesa della Costituzione ci indica il dovere di non disperdere un risultato storico. La disponibilità di energie, intelligenze e passione civile e il malcontento nei confronti delle politiche liberiste del governo Renzi che si sono manifestati nella campagna e nel voto popolare rischiano di non incrociare una proposta politica credibile della sinistra.

Rilanciamo con forza la nostra proposta di costruzione di un soggetto unitario della  sinistra antiliberista che raccolga il complesso delle forze sociali, culturali e politiche che si pongono sul terreno dell’alternativa alle politiche liberiste, dunque alternativo al PD ed ai socialisti europei. Insistiamo sulla necessità di andare oltre le forme delle aggregazioni unitarie elettorali perché una proposta per essere credibile deve avere le caratteristiche di processo democratico e partecipato che coinvolga da protagonista la stragrande maggioranza delle persone di sinistra e attive nei movimenti sociali che oggi non militano in nessun partito. La definizione di un programma dell’alternativa e un profilo di netta rottura sul piano della collocazione politica quanto dei comportamenti e della questione morale rispetto a una classe dirigente sempre più delegittimata sono altresì fondamentali.

Continuiamo a lavorare in questa direzione valorizzando tutti i percorsi unitari sin qui costruiti, a partire dalle esperienze già sperimentate nei territori e dall’iniziativa della rete delle “città in comune” con l’obiettivo di dar vita ad un processo di aggregazione.

Invitiamo le altre formazioni della sinistra di alternativa a intraprendere con determinazione un percorso che vada oltre l’ottica della mera lista unitaria e a condividere un progetto che vada oltre il perimetro degli attuali partiti senza chiedere a nessuno di sciogliersi.

Unire le lotte e unire le formazioni politiche esistenti sono due obiettivi fondamentali in questa fase se non vogliamo che la crisi sociale continui a tradursi nella crescita di spinte razziste, xenofobe e pericolose per la democrazia, se vogliamo contrastare efficacemente le politiche di privatizzazione, precarizzazione del lavoro, smantellamento del welfare e saccheggio dei beni comuni.

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