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Dopo il 25 Aprile anche il 1º Maggio: a Faenza mercato e centri commerciali non tengono in alcun conto feste civili di grande significato. Pochi giorni fa il 70º anniversario della Liberazione è stato “celebrato” in una piazza del Popolo distratta e infastidita, lo stesso potrebbe accadere per la Festa dei lavoratori nelle grandi strutture della distribuzione.
Questo accade mentre in Europa, attraverso la “Sunday Alliance”, ci si batte contro le aperture delle attività commerciali la domenica e nei giorni festivi.
E’ stato il decreto “Salva Italia” del 2011 a sottrarre gli orari a qualsiasi vincolo e regola, non tenendo in alcun conto le condizioni di vita, familiari e affettive di tante persone, donne soprattutto. In Parlamento sono ferme da tempo proposte che dovrebbero consentire agli Enti locali e alle parti sociali di ridiscutere la materia, ma limitando le chiusure a sei sole festività nell’arco dell’anno.
Il problema non sta nelle poche o tante ore di apertura di negozi e supermercati, ma nella minore capacità d’acquisto delle famiglie dovuta ai licenziamenti e alla cassa integrazione, a stipendi e pensioni che hanno perso valore rispetto al costo della vita.

Non è la liberalizzazione senza regole a favorire la crescita dell’economia. Al contrario,

essa accentua lo squilibrio fra i diversi settori della distribuzione, svuota e impoverisce i centri storici, mortifica le esigenze delle lavoratrici e dei lavoratori del settore.
Non tutti i supermercati saranno aperti il 1º Maggio: alcuni, anche per effetto di accordi raggiunti con le organizzazioni sindacali, hanno deciso di tenere chiuso. Città grandi e piccole in Emilia Romagna si sono date regole che puntano a conciliare le ragioni dei diversi soggetti in campo. A Forlì è stato lo stesso Sindaco a invitare i centri commerciali a osservare la chiusura in occasione di ricorrenze significative.
E a Faenza? Aspettiamo che chi di dovere batta un colpo.

L’Altra Faenza” condivide le ragioni che hanno indotto i sindacati del commercio a proclamare l’astensione dal lavoro festivo nelle giornate del 25 Aprile e del 1º Maggio. Esprime il pieno appoggio a quanti di loro, aderendo a tale decisione, parteciperanno com’è loro diritto alla Festa del Lavoro. Invita i faentini a disertare gli esercizi commerciali aperti il 1º Maggio.

Faenza, 28 aprile 2015

La lista “L’Altra Faenza”