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Spett.le Provincia di Ravenna Assessorato all'ambiente
al Responsabile Ufficio VIA della Provincia dott. Michele Tartaro
all'Amministrazione Comunale di Faenza
e p.c ai mezzi di informazione locali

Oggetto: Progetto Enomondo “Adeguamento ambientale centrale termoelettrica esistente mediante integrale ricostruzione in V. Convertite, 6 - Comune di Faenza”

In riferimento al progetto in oggetto, attualmente sottoposto a screening dagli uffici competenti della Provincia,

apprendiamo dalla stampa del ritiro, da parte della società Enomondo, del “Bilancio emissivo” ad esso allegato, nel quale venivano previste una serie di compensazioni ambientali per attenuare o evitare i maggiori impatti ambientali del progetto stesso.
Il Comune di Faenza ha dichiarato che, ovviamente, era conoscenza del progetto, ma che non ha mai visionato né condiviso tale documento, se ne deduce quindi che è stato importante il ruolo che la stampa e diverse organizzazioni e associazioni ambientaliste, hanno avuto, sollevando perplessità e critiche.
Tuttavia, restano ancora aperte alcune questioni.

Perchè Enomondo ha allegato quel documento con una serie di investimenti ambientali, peraltro finanziati da risorse pubbliche?
Escludendo che semplicemente volesse fare bella figura con risorse altrui, evidentemente serviva per far quadrare i conti per attenuare le maggiori emissioni dovute all'ampliamento della centrale termoelettrica.

Se si cancellano le “compensazioni” indicate nel “bilancio emissivo” restano comunque le maggiori emissioni indicate in quel documento, come si ottiene allora il risultato di non incrementare le emissioni complessive?
Tenendo anche conto che nell'allegato “A” , della delibera del Comune di Faenza, in questione, si legge: “in ambito provinciale è stato raggiunto, in termini di energia autorizzata, l'obiettivo di produzione di energia da fonte rinnovabile fissata dal PAESS provinciale per cui occorre perseguire l'obiettivo di non provocare emissioni aggiuntive in atmosfera in raccordo con l'indirizzo del Piano Provinciale di Tutela e Risanamento della Qualità dell'Aria (PRQA), che classifica Faenza come agglomerato ove occorre predisporre piani d'azione a breve termine per il miglioramento della qualità dell'aria”.
Evidentemente l'unico modo è che il progetto di adeguamento dell'impianto non incrementi le potenze complessive e quindi non aumenti le quantità di biomasse utilizzate.
A questo proposito ricordiamo che la delibera del Comune di Faenza ha evidentemente “attinenza con la successiva richiesta di adeguamento degli impianti” presentata da Enomondo e che l'oggetto dell'autorizzazione è “Impianto per la produzione di biomasse combustibibili e ammendante compostato verde mediante la valorizzazione di scarti vegetali e ligno-cellulosici”
sono quindi esclusi CDR, CSS e sovvalli.

Cosa significa la dichiarazione di Enomondo che si sarebbe impegnata a “chiedere di non applicare incrementi nelle quote di Cdr, Css, sovvalli” ?
E' autorizzata a bruciarne ora? E in quali quantità? Da dove provengono?
Riteniamo utile che nello screening in corso anche queste nostre domande possano trovare risposte adeguate.
Grazie per l'attenzione, cordiali saluti. 
Faenza, 30 gennaio 2015

                                                                                 Vittorio Bardi “Si rinnovabili No nucleare”

                                                                                 Massimo Sangiorgi “Circolo Legambiente”