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COMUNICATO

Il giorno 20 febbraio si è svolto al MISE un incontro per fare il punto sull’avanzamento del piano industriale CISA.

La Direzione ha dichiarato:

Che il piano continua anche se con continui aggiustamenti vista la complessità dell’operazione.

Gli investimenti previsti (17 milioni di euro), saranno tutti portati a termine anche se potrebbero slittare in piccola parte nel 2018.

Nonostante le difficoltà del settore costruzioni in Italia -0,7%, CISA è cresciuta del +1.5% sul mercato italiano.

Sono stati confermati i lanci dei nuovi prodotti, (maniglione motorizzato, nuovi cilindri AP4S con assemblaggio sistemi e serratura blindata elettronica), il cui assemblaggio finale, collaudo e distribuzione avverrà nello stabilimento di Faenza. Questi prodotti, assieme ad altre lavorazioni che rientreranno, saranno in produzione entro la fine del primo semestre 2017.

E’ stato potenziato il centro ricerca e sviluppo con assunzioni di nuove figure, la creazione di una nuova sede a CISA1 e la collaborazione con partner esterni (Università di Bologna).

Il trasferimento delle lavorazioni in Polonia è praticamente terminato, ma continuano a esserci grosse difficoltà nel raggiungimento del pieno regime produttivo.

Per quello che riguarda il parco macchine è stato dichiarato che per il momento non saranno vendute a FLEX ma date in comodato d’uso fino a quando non ci sarà la certezza della potenzialità del nuovo fornitore.

 

Come delegazione sindacale abbiamo esternato le nostre forti preoccupazioni per quanto riguarda l’avanzamento del trasferimento delle lavorazioni a FLEX.

I ritardi nei tempi di consegna creano il pericolo di perdere clienti in un mercato già difficile da mantenere, evidenziando, dal nostro punto di vista, quanto i cambiamenti fatti in corso d’opera creino una seria difficoltà nell’attuazione della ristrutturazione nei tempi previsti e quanto questo possa incidere negativamente nel futuro dei tempi di risposta.

L’Azienda ha riconosciuto il calo del OTD dell’ultimo periodo, dicendo però che il miglioramento degli ultimi tre anni dal 60% al 91% (attualmente all’88%) garantisce una certa fiducia da parte dei clienti, anche se il calo non è assolutamente da sottovalutare, ma da recuperare in tempi brevi.

 

Alla nostra domanda di quanto tutti questi cambiamenti incidano negativamente sui vantaggi economici preventivati, la Proprietà ha dichiarato che rimangono i margini per un abbassamento dei costi attuali che permetteranno di continuare a CISA di rimanere presente nel mercato di settore, e ribadisce la volontà di rimediare ai ritardi prevedendo di essere di nuovo in linea con gli OTD entro metà del 2017.

Riguardo i sette volontari ancora mancanti, di fronte alle domande della delegazione l'azienda, conferma la volontà di attenersi al rispetto del piano sociale.

Da parte nostra continueremo a chiedere chiarimenti e a riportare tutte le preoccupazioni che i lavoratori ci segnaleranno, ad oggi continuiamo a mantenere perplessità, sia per i numeri del fatturato in calo, per i tempi di risposta che peggiorano e il feedback che viene dai lavoratori che sono in trasferta.

E’ stato chiesto a questo proposito che il tavolo al MISE rimanga ancora aperto come garanzia di confronto, con il coinvolgimento delle Istituzioni.

A tal proposito è previsto un ulteriore incontro in azienda, il 27 c.m. per entrare nei dettagli tecnici che non è stato possibile sviluppare al MISE.

Nello stesso incontro si incomincerà ad entrare nel merito del contratto aziendale.

A seguito di questo incontro, il giorno 1 marzo, sono previste le assemblee dove saranno date informazioni più dettagliate.

 

 

Faenza, 21/02/2017 RSU CISA ALLEGION Faenza