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Le iniziative contro la vendita - da parte dei Comuni proprietari- delle azioni di Hera, stanno continuando e producono alcuni risultati. Dopo la petizione promossa dai Comitati Acqua Bene Comune, anche i sindacati, ed in particolare la Cgil, scendono in campo contro la scelta di scendere sotto il 51% nel controllo proprietario.
Nonostante la marcia indietro del Sindaco di Bologna Merola, che si è impegnato (con un accordo con Cgil Cisl Uil il 14 aprile) a non procedere alla vendita – impegno poi contestato dai Sindaci delle principali città della Romagna - restano aperte le procedure, avviate in tutti i Consigli Comunali, per modificare lo Statuto di Hera e permettere di abbassare la quota di proprietà pubblica dal 57% al 38%.
Contro questo orientamento resta convocato lo sciopero generale di 8 ore dei lavoratori Hera, promosso dalla Cgil per il 28 aprile. In concomitanza con l'assemblea degli azionisti di Hera, si terrà a Bologna una contro-assemblea che – ha sostenuto Colla, segretario regionale della Cgil - “eleggerà il nostro Presidente, che ci rappresenterà”, con conclusioni di Susanna Camusso segretario generale della Cgil nazionale.
A sostegno della mobilitazione e contro i Sindaci della Romagna sono intervenuti anche i Segretari delle Camere del Lavoro della Romagna.