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Per raccontare un'altra storia sull'immigrazione

Di immigrazione si parla soprattutto per i naufragi e i morti in mare di richiedenti asilo; per le implicazioni incostituzionali del “decreto sicurezza”; per le (per noi) insopportabili affermazioni di Salvini su “aiutiamoli a casa loro” o “i porti resteranno chiusi”. Ma la realtà è anche un'altra.

Nel nostro territorio si stanno svolgendo, anche in questi giorni, diverse iniziative:

22 . 01 - ore 20,30 "IMMIGRAZIONE E TERRITORIO" IL COMITATO COSTITUZIONE CHIAMA GLI ESPERTI LOCALI

28 . 01 - ORE 20,30 - PROMETEO: MIGRARE: IMPRENDITORIALITÀ STRANIERA

che tentano di allargare lo sguardo sulla reale incidenza delle migrazioni, per capire di più su una realtà che non presenta situazioni di emergenza ma si integra, cambiandolo, il nostro contesto, sociale, culturale, produttivo.

Questa realtà può produrre anche alcune situazioni di criticità (che vanno conosciute e affrontate), ma porta anche benefici, contribuisce al normale funzionamento delle nostre comunità.

Vorremmo continuare questa riflessione anche sollecitando contributi, che pubblicheremo puntualmente.

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I dati che seguono sono tratti dal Rapporto 2018 dell'Osservatorio regionale sul fenomeno migratorio

Cittadini stranieri residenti nella provincia di Ravenna

al 1° gennaio 2018 sono 47.791, pari al 12,2% della popolazione complessiva, valore percentuale appena superiore alla media regionale del 12,1% e che pone Ravenna al quarto posto per incidenza fra le nove province emiliano-romagnole.

Gli stranieri residenti nella provincia sono quasi quadruplicati in un quindicennio. In valori assoluti, nel periodo 2003-2018 la popolazione residente complessiva è cresciuta di neanche 35mila persone, mentre i residenti stranieri sono aumentati di 35.780 unità.

Ciò significa che la crescita della popolazione della provincia in questi quindici anni è interamente imputabile alla componente straniera e che senza tale contributo demografico la provincia avrebbe registrato una marcata contrazione del numero di residenti.

Distribuzione territoriale

Nel dettaglio dei distretti socio-sanitari si trovano situazioni abbastanza diversificate all’interno della provincia. Si rileva infatti un’incidenza più elevata per il distretto di Lugo (12,7%), quello di Ravenna (12,0%) e quello di Faenza (11,9%) risultano sotto la media provinciale.

Cittadini stranieri residenti, distinti per genere e incidenza percentuale sul totale popolazione residente.

Dati per distretto socio-sanitario della provincia di Ravenna al 1° gennaio 2018

Distretto

maschi

femmine

totale

% femmine

% sul tot. popolazione

Minori residenti

% minori sul totale stranieri

Lugo              6.327          6.750       13.077         51,6               12,7                 2.781             21,3

Faenza          5.222          5.333       10.555         50,5              11,9                  2.193             20,8

Ravenna      11.697        12.462       24.159         51,6              12,0                  4.333            17,9

Provincia      23.246       24.545       47.791         51,4              12,2                  9.307            19,5

Fonte: Elaborazione su dati Statistica self-service della Regione Emilia-Romagna.

Caratteristiche dei cittadini stranieri residenti

Genere ed età

per l’insieme degli stranieri residenti nella provincia si conferma, così come a livello medio regionale, una prevalenza femminile: le donne straniere residenti sono il 51,4% del totale (in Emilia-Romagna il 53,1%).

Gli stranieri residenti in provincia hanno un’età media di 34,7 anni (32,4 se si considerano i soli uomini),

mentre quella degli italiani è di 48,2 anni (46,7 per i soli uomini).

Al 1° gennaio 2018, nella provincia di Ravenna, il 16,6% dei residenti di 0-14 anni è costituito da cittadini stranieri (non necessariamente nati all’estero).

Un’incidenza elevata si registra anche con riferimento alle classi di età comprese fra i 15 e i 24 anni (16,2%) e, ancor più, in quella successiva dei 25-34enni (26,6%).

I paesi di cittadinanza

I cittadini stranieri di paesi Ue sono 15.945 (di cui, la netta maggioranza, oltre 12.200, costituita da rumeni) e rappresentano un terzo (33,4%) degli stranieri residenti.

La seconda comunità più rilevante è quella albanese, con 7.268 residenti (15,2%), seguita al terzo posto dal Marocco (10,0%) e poi dal Senegal con il 5,4%.

Se si calcola l’incidenza dei soli cittadini extra-Ue sul totale della popolazione residente nella provincia di Ravenna si giunge al 1° gennaio 2018 a un tasso dell’8,1%.

Cittadini stranieri e mercato del lavoro

Nel 2017 in Emilia-Romagna i cittadini stranieri occupati sono quasi 255.800, pari al 13% degli occupati (più del loro peso demografico, 12,1%).

Ma vi sono anche molti disoccupati, gli stranieri sono il 27,4% del totale dei disoccupati.

Dal 2008 ad oggi la crisi ha pesato: disoccupati stranieri +177%, italiani + 98%.

Gli occupati nei vari settori economici (nel 2017)

                                              Italiani                          S tranieri

Agricoltura                             3,7                                6,6

Industria in senso stretto     25,7                              24,1

Costruzioni                           5,0                                 7,2

Servizi                                 65,6                               62,1

di cui lavoro domestico         0,6                               17,9

Totale                                   100%                           100%

N. (in migliaia)                   1.717                              253

Secondo i dati dell'Osservatorio sul lavoro domestico Inps nel 2017

i lavoratori domestici stranieri in Emilia-Romagna sono circa 63.600, l'83,4 del totale degli occupati nel settore.

Per quanto riguarda le retribuzioni, a parità di ore lavorate, gli stranieri (in particolare le straniere, che sono più del 90% del totale) hanno retribuzioni più basse.

Il lavoro autonomo e l'imprenditoria

Al 31 dicembre 2017 i cittadini stranieri titolari di imprese attive, in Emilia-Romagna, sono oltre 38.600, pari al 16,7% del totale delle imprese attive (In Italia sono il 14,4%).

Queste imprese sono concentrate: nelle costruzioni per il 40% (in Italia il 25,5%); nel commercio al dettaglio e all'ingrosso il 26,1% (in Italia 40,8%).

L'87,3% dei titolari di impresa sono cittadini non UE. Come paesi di provenienza prevalgono: Cina 12,1%; Marocco 12%; Albania 12,6%.