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A proposito del del DDL Concorrenza, rispetto al quale da più parti sono state sollevate critiche per il rischio di ulteriore privatizzazioni dei servizi pubblici locali (che si collega in qualche modo anche alla decisione dell'Assemblea legislativa dell'Emilia Romagna di prorogare al 2027 la concessione del servizio idrico) è stato approvato dal Consiglio Comunale di Bologna un importante Ordine del Giorno.

LeoniBlog Repetita iuvant: vendere quote del tesoro alla Cassa Depositi e  Prestiti non significa privatizzare. - LeoniBlog

Il testo dell'Ordine del Giorno presentato dal Consigliere DETJON BEGAJ della lista Coalizione Civica per Bologna e approvato dalla maggioranza del Consiglio comunale di Bologna con l'astensione della minoranza:

Oggetto: no all’art. 6 del “ddl concorrenza”

premesso che:
- Il 4 novembre il Consiglio dei Ministri ha approvato il Disegno di legge per il mercato e la
concorrenza 2021, che corrisponde a uno degli obiettivi individuati dal governo nel PNRR.
- nella Sezione III - Art.6 (Servizi pubblici locali e trasporti) si introduce il tema della
governance dei servizi pubblici locali prevedendo la privatizzazione dei servizi pubblici locali
a rilevanza economica e la ridefinizione del ruolo dei Comuni nella gestione dei servizi
stessi.
considerato che:
- Nella Sezione III - Art.6 in particolare viene rilevato che l'ente locale che, scelga di gestire
in proprio un servizio pubblico locale dovrà produrre “una motivazione anticipata e qualificata
che dia conto delle ragioni che giustificano il mancato ricorso al mercato” (par. f); dovrà
tempestivamente trasmetterla all’Autorità garante della concorrenza e del mercato (par.g);
dovrà prevedere sistemi di monitoraggio dei costi (par. i); dovrà procedere alla revisione
periodica delle ragioni per le quali ha scelto l'autoproduzione e (par g) anche razionalizzando
la disciplina vigente sugli oneri di trasparenza in relazione agli affidamenti in house; Tale
formulazione del testo nel DDL rende, di fatto, residuale e non efficace il ruolo del decisore
pubblico su alcuni servizi essenziali gestiti dalle cosiddette "In House".
- Nel programma della Coalizione che esprime la maggioranza del Consiglio Comunale vi è
l’attenzione al controllo pubblico dei beni primari, come ad esempio l’impegno ad
approfondire il già avviato studio di fattibilità di ATERSIR sulla ripubblicizzazione del servizio
idrico;
visto:
- l'Art. 6 Delega in materia di servizi pubblici locali” del Ddl Concorrenza, predisposto dal
Governo e all'esame del Parlamento;
rilevato che:
- l'Art. 6 sopra citato interviene direttamente sul ruolo dei Comuni e sulla gestione dei servizi
pubblici locali, ed in particolare:
* ponendo la materia dei servizi pubblici nell'ambito della competenza esclusiva statale di cui
all'articolo 117, secondo comma, lettera p della Costituzione (par. a)
* definendo, nell'ambito delle forme di gestione dei servizi pubblici locali, la modalità
dell'autoproduzione da parte dei Comuni come pesantemente condizionata da una serie di
adempimenti stringenti nel metodo e nel merito, rendendola di fatto residuale rispetto 

all'affidamento con gara (par. f-g-h-i)

* incentivando, attraverso premialità, il modello “multiutility” di gestione aggregata dei servizi
pubblici locali;
considerato che:
- l'Art.6 così formulato complicherebbe sensibilmente l’attività di controllo e indirizzo che il
Comune svolge attraverso le società partecipate;

IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA COMUNALE 
 
- a richiedere a Parlamento e Governo di riformulare l’art. 6 del DDL concorrenza tenendo
conto dell’alto valore e della qualità della gestione dei servizi pubblici locali a rilevanza
economica;
- a inoltrare il presente atto alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, alla Presidenza della
Regione e alle Presidenze di Anci e Upi, dandone adeguata pubblicizzazione.
 
 
Il Consigliere
f.to DETJON BEGAJ