LA GUERRA UCRAÌNA. Il ministro degli esteri russo con le parole «inopportune», ha dato un calcio negli stinchi a un Paese amico, Israele, che non aveva approvato le sanzioni né l’invio di armi
Il ministro degli esteri russo Serghei Lavrov
C’era una volta la Russia… Questa è la triste impressione sentendo le parole di Serghei Lavrov, ministro degli esteri della Russia per 18 anni (dal 2004). La traduzione letterale della slavista Olga Strada dell’intervista a Retequattro – canale di proprietà di Berlusconi, amico di lunga data di Putin – è questa: «Posso sbagliarmi ma anche Hitler aveva sangue ebraico. Questo non significa assolutamente nulla. Il saggio popolo ebraico dice che gli antisemiti più accesi di regola sono ebrei». E Lavrov ha pure aggiunto: «Ogni famiglia ha la sua pecora nera».
Niente di più falsamente tragico e sbagliato poteva uscire da questa disgraziata intervista di Lavrov. «Ecco un esempio che ben dimostra come avviene il degrado del sistema», scrive su Instagram Ksenya Sobchak, figlia dell’ex sindaco di San Pietroburgo, amico di Putin. Il ministro degli Esteri era un tempo un diplomatico brillante, un uomo di grande cultura, un erudito. «Ma con il tempo tutto ciò – sottolinea Ksenya – si è rivelato per il sistema come un ammasso di qualità inutili. Quello che non serve sparisce. Mentre la qualità di «buttare lì» una frasetta è il nuovo standard delle relazioni diplomatiche».
Per fortuna il manifesto il suo saggio cronista ce l’ha in casa – Michele Giorgio – che il 3 maggio ha spiegato benissimo il disastro diplomatico
Leggi tutto: Putin e Lavrov, c’era una volta la Russia - di Alberto Negri
Commenta (0 Commenti)A Roma, sul palco del Teatro Ghione si sono alternati artisti, intellettuali e giornalisti, pronunciandosi contro "l’esaltazione delle armi come soluzione". Migliaia collegati in streaming.
La serata contro la guerra al Teatro Ghione di Roma -
«Per ora la guerra sembra uno spettacolo tv, invece è un pericolo sempre piu forte. Se entrano in campo le forze della Nato, si va a uno scontro mondiale, che può diventare nucleare. Non c’è guerra senza bombe e senza morti...». Luciana Castellina, intellettuale comunista e più volte parlamentare, parla dal palco del Teatro Ghione a Roma, affollato fino all’ultimo posto per l’evento «Pace proibita - Una protesta contro l’esaltazione delle armi come soluzione».
Bisogna impedire che la guerra continui, argomenta Castellina, «anche la bomba su Hiroshima venne tirata sui civili, in una guerra che era giusta. Bisogna fare un negoziato». Fuori dal teatro, collegati in streaming (anche attraverso il sito di Avvenire) assistono all’iniziativa diverse migliaia di utenti. Il giornalista Michele Santoro, fra gli organizzatori dell’evento, apre e conduce la serata. Prima polemizza garbatamente con chi avrebbe voluto invitare all’evento alcune persone anziché altre («Non siamo un Minculpop»), poi dà la parola agli ospiti. Sul palco si susseguono persone impegnate nella società: da attori come
Leggi tutto: L'iniziativa. In campo il fronte della «pace proibita»
Commenta (0 Commenti)Le dichiarazioni del segretario generale della Cgil all'uscita dall'incontro con il premier Draghi
Nell'incontro a Palazzo Chigi con il premier Draghi, i sindacati hanno ribadito che aiuti per 6-7 miliardi non sono sufficienti e dunque occorre uno scostamento di bilancio. Per affrontare l'emergenza servono più soldi nelle tasche di lavoratori e pensionati
Per rispondere alle grandi difficoltà economiche derivate dalla guerra in Ucraina, 6-7 miliardi euro non bastano: serve dunque uno scostamento di bilancio per intervenire sulle entrate di lavoratori e pensionati. Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, al termine dell’incontro tra il premier Draghi e le tre confederazioni, in vista dal decreto aiuti di cui si parlerà nel pomeriggio nel Consiglio dei ministri. All'incontro hanno partecipato anche i ministri Daniele Franco (Economia), Andrea Orlando (Lavoro) e Giancarlo Giorgetti (Sviluppo economico)
Per il leader della Cgil, “si è trattato di un incontro importante. Il governo ha dichiarato, dopo averci ascoltato, di condividere il fatto che la priorità oggi è tutelare il potere d'acquisto dei salari e delle pensioni”. Tuttavia, ha
Leggi tutto: Landini: «Dl aiuti, giudizio sospeso. 6-7 miliardi insufficienti»
PRIMO MAGGIO. Quella che dovrebbe essere la festa dei lavoratori, non di un astratto «lavoro», cade quest’anno nel pieno di una guerra devastante in piena Europa che, nata come sanguinosa aggressione militare di Putin all’Ucraina, ormai assume i contorni di una guerra mondiale dai costi incalcolabili, di lunga durata per la «vittoria» sulla Russia di un fronte di nuovi volenterosi a guida angloamericana, della quale l’Unione europea è al carro mentre già appare come vittima
L’aumento indifferenziato, generalizzato quanto insensato della spesa militare ne è il primo assoluto e infausto risultato. Azzerata senza responsabilità e spiegazioni la promessa della pace nel Vecchio Continente – in realtà già compromessa negli
Leggi tutto: Le guerre contro i lavoratori - di Tommaso Di Francesco
Commenta (0 Commenti)LO SCANDALO. Inail: 189 omicidi nei primi 3 mesi del 2022: 4 in più rispetto al 2021. Nella giornata mondiale dedicata alla salute e alla sicurezza sul lavoro muore un operaio alla Farnesina. Più vittime del lavoro a causa della ripresa dopo il «lockdown». Cesare Damiano, ex ministro del lavoro e consigliere dell’Inail: «Non sempre questi rimbalzi statisticamente provocano conseguenze virtuosi; registriamo infatti una simmetria tra la crescita produttiva e gli infortuni»
Morti del lavoro, flash mob - Aleandro Biagianti
Fabio Palotti aveva 39 anni e lavorava per una ditta esterna che cura periodicamente la manutenzione di un ascensore alla Farnesina, la sede del ministero degli Esteri a Roma. Mentre stava operando sulla cabina dell’ascensore gli ingranaggi si sarebbero messi in moto facendo cadere l’operaio che è morto sul colpo. Palotti era padre di una bambina. Il suo corpo è stato ritrovato ieri mattina alle otto. È stato inghiottito dalle tenebre del gigantesco palazzo nelle quali è rimasto per ore. Su questa tragedia innominabile la procura di Roma ha aperto un’indagine per
Leggi tutto: Più morti del lavoro a causa della ripresa dopo il «lockdown» - di Roberto Ciccarelli
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Ciao Damiano,
mi è stato chiesto, anche se immeritatamente, di dire qualcosa per ricordarti, a partire da alcuni dei tanti ambiti e iniziative dove sei stato impegnato e che, almeno in parte, abbiamo condiviso, insieme a tante/i altri.
Ti ho conosciuto in tempi abbastanza recenti, mi pare attorno al 2010 per le iniziative sul referendum sull'acqua pubblica e poi per le fiere del baratto, insieme alla Caritas e Farsi Prossimo; a tante iniziative contro le norme discriminatorie e per l'accoglienza dei migranti; contro le fragilità e le vecchie e nuove povertà; a quelle per la pace; all'impegno sul referendum contro le trivellazioni del 2016 con Legambiente; ecc...
Ci hai coinvolti nelle Giornate Mondiali della Pace del 1 gennaio e sulle iniziative sul dialogo interculturale e interreligioso e fu proprio a conclusione di una di queste giornate, diversi anni fa (1 gennaio 2018 ?) che lanciasti l'idea di provare a collegare le tante iniziative che associazioni pacifiste, ambientaliste, di volontariato, per i diritti sociali, ecc. facevano ognuna per sé, e partì: Overall una rete di associazioni per sensibilizzare su temi sociali: Diritti Umani, Pace, Ambiente, che è stata promotrice di diverse iniziative in questi anni.
Vorrei anche ricordare la tua attenzione verso