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 Amministrative, regionali e referendum: ipotesi italiani al voto ...

 L’Altra Faenza in vista delle prossime elezioni amministrative faentine ha fatto una scelta di campo, ha scelto di essere protagonista, di avere il coraggio di mettersi in gioco facendo un passo indietro, ma insieme ai compagni di art.1 e del Partito Socialista, abbiamo dato vita a "Faenza Coraggiosa ecologista, progressista Solidale".

Dopo un lavoro programmatico, condiviso anche coi Verdi e Movimento 5 Stelle (ci siamo tutti insieme definiti “piccola coalizione”) - pur con liste diverse - tutti abbiamo la convinzione che solo appoggiando la candidatura di Massimo Isola a Sindaco di Faenza si possano realizzare quelli che sono i nostri ideali di giustizia sociale, di sanità pubblica, di prossimità, di fratellanza. Si va avanti insieme solamente se si va avanti tutti.

Questo è un punto di partenza ineludibile e che dobbiamo sempre ricordarci. Non possiamo far passare il concetto che oggi ci viene narrato che i nostri problemi sono causati da chi ha meno di noi, siamo contrari e ci opporremo sempre alla misera lotta dei penultimi contro gli ultimi.

Noi sappiamo bene che solo un’equa redistribuzione della ricchezza, solo una visione ecologica dell’economia, solo l’attenzione ai bisogni dei più fragili e dei più deboli, degli anziani, dei meno fortunati di noi possono essere le chiavi per un futuro migliore.

Oggi l’ambiente è il filo conduttore che deve guidare tutte le nostre azioni perché non c’è più tempo, non possiamo più scherzare, dobbiamo essere consapevoli che abbiamo una terra che dobbiamo rendere alle future generazioni migliore rispetto a come ci è stata consegnata.

Chiedo a tutti/e voi quindi di impegnarvi in questo percorso perché "Coraggiosa", con la sua lista aperta a tanti indipendenti con esperienze in associazioni e movimenti impegnati in battaglie sociali, ambientali, urbanistiche, sulla scuolaottenga un buon risultato elettorale alle prossime elezioni amministrative faentine, perché i consiglieri di "Coraggiosa" possano essere eletti e possano portare il contributo di sinistra all’amministrazione faentina e perché così si realizzi la vera discontinuità con le passate amministrazioni.

Rivendico con forza il fatto che noi siamo la discontinuità, noi che abbiamo combattuto cinque anni dei banchi dell’opposizione.

Mai facendo bieco e becero ostruzionismo ma sempre caratterizzandoci con proposte, con iniziative, con dialogo. Su queste basi vogliamo contribuire al governo della città di Faenza per i prossimi cinque anni.

Un abbraccio a tutti.

Edward Jan Necki

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Movimento 5 Stelle, Europa Verde e Faenza Coraggiosa hanno stilato un ambizioso “Manifesto” comune che è “frutto del confronto e del dialogo che dalla fine del 2019 il Movimento 5 Stelle, L’Altra Faenza, Articolo Uno e Partito Socialista (queste tre formazioni hanno dato vita alla lista civica Faenza Coraggiosa, appunto, ndr) hanno avviato in vista delle Elezioni Amministrative del 20 e 21 settembre 2020. Insieme abbiamo intrapreso una collaborazione duratura e importante, – si legge nella nota congiunta delle tre liste che appoggiano Massimo Isola – che ha visto superare differenze politiche storiche per trovare una visione di futuro per la città di Faenza che sapesse tenere insieme apertura e partecipazione, necessità di trovare nuove traiettorie di sviluppo sostenibile, attenzione alle nuove e vecchie fragilità sociali, scolastiche, economiche e sanitarie.”

“Abbiamo cercato di immaginare una città più ecologica, inclusiva, sicura e solidale e una nuova Amministrazione Comunale capace di guidare un nuovo ruolo dei servizi pubblici, strumenti di innovazione e di riduzione delle disuguaglianze per i cittadini di Faenza” dicono Cinque Stelle, Coraggiosi e Verdi Europei.

“Su questa visione abbiamo trovato la condivisione e l’impegno di Massimo Isola, che ha sottoscritto questi contenuti da cui partiranno le azioni concrete del programma della coalizione di Centro Sinistra. – si legge ancora nella nota – La scelta di Massimo Isola quale candidato Sindaco per le Elezioni Amministrative 2020 nasce dalla priorità di costruire un’alleanza larga e plurale, nella profonda convinzione che sia necessario un pensiero nuovo per Faenza… La fase storica che stiamo vivendo richiede un progetto profondo per la città, un cambio di passo e un metodo di lavoro collegiale che vada oltre un semplice accordo tra partiti e movimenti: un progetto in grado di garantire nuove idee, un nuovo paradigma, nuove parole chiave.”

“In questo momento abbiamo due sfide da affrontare, che hanno una loro autonomia e connessione. – si legge sempre nella parte introduttiva del documento – La prima sfida è subito: non avremo i “100 giorni” e su molti temi le cose succederanno velocemente o saranno già successe al momento del cambio di amministrazione. Si tratta, ad esempio, di ambiti quali la scuola, le imprese, la ripartenza delle attività sportive e culturali, la gestione della situazione socio-sanitaria attuale e l’essere pronti a gestire una nuova eventuale fase di emergenza legata al Covid-19. La seconda sfida è quella del medio periodo. Il progetto che vogliamo costruire dovrà dare risposte a criticità storiche di Faenza e a nuove criticità, legate anche alla “rivoluzione” Covid-19, in cui la questione ambientale dovrà essere sempre di più uno sguardo trasversale, per stringere un nuovo patto intergenerazionale, per costruire una città nuova, che oggi abbiamo in prestito e che dovremo restituire – migliore – alle generazioni future… una città nuova da pensare e realizzare nel contesto di un’epoca nuova, in cui il Pubblico deve trovare nuova centralità quale bene comune e strumento di innovazione per una buona amministrazione. Vogliamo che Faenza diventi una città accessibile, con meno burocrazia e difficoltà nel muoversi, sotto tutti i punti di vista; con più attenzione ai collegamenti, fisici e tecnologici, in rete coi territori limitrofi.”

Poi le tre liste passano in rassegna una serie di temi e avanzano le loro proposte.

SCUOLA. La priorità di Faenza Coraggiosa, M5S ed Europa Verde è quella di “garantire, per tutti i cicli di scuola, una didattica in presenza e in sicurezza per gli alunni, il personale scolastico e le famiglie” perché occorre “mettere la scuola al centro”.

TERRITORIO E AMBIENTE. Le tre liste affermano che “sarà avviato un nuovo modo di governo che superi i non più attuali modelli della vecchia urbanistica e garantisca un migliore sviluppo del territorio… Va superata l’occasionalità di azioni e proposte e la questione ambientale dovrà essere vissuta come visione prioritaria e trasversale che coinvolga tutti gli ambiti, come la mobilità, la pianificazione territoriale, le riconversioni, le energie rinnovabili, la riduzione e la gestione dei rifiuti, la qualità dell’aria, dell’acqua, lo sviluppo produttivo, la cura dei parchi e del verde e la cultura.

Sulla gestione del ciclo dei rifiuti è “necessario un impegno specifico che consenta di migliorare ancora i risultati raggiunti ad oggi rispetto agli obiettivi di riduzione dei rifiuti urbani, del riuso dei beni a fine vita, della raccolta differenziata, al fine del riciclo delle materie, previsti dalla Legge Regionale del 2016.”

La definizione del Piano Urbanistico Generale (PUG) “deve essere la sede per il disegno del centro abitato e del territorio del futuro, indicando le linee per una riqualificazione urbana per porre fine al consumo di suolo – secondo i principi della legge urbanistica regionale – e per razionalizzare la mobilità urbana e la qualità ecologica e ambientale.”

L’attenzione all’ambiente non deve essere “in conflitto con lo sviluppo dell’economia, anzi, ora più che mai deve essere un valido impulso per lo sviluppo. La riconversione, la ristrutturazione, gli investimenti sulle energie rinnovabili sono aspetti capaci di attrarre interessanti insediamenti, dando così una possibilità di sviluppo economico e sociale a bilancio ambientale positivo.”

RIORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI SOCIO-SANITARI E RIORDINO OSPEDALIERO. Per Verdi, Coraggiosi e Pentastellati si dovrà “partire dal riequilibrio dei posti pubblici e privati, superando le criticità legate anche agli effetti dell’emergenza Covid-19 e alle disuguaglianze, oggi più larghe che in passato. Oggi siamo consapevoli che il Pubblico deve essere sempre più protagonista per garantire servizi, per combattere la ferita delle disuguaglianze, per difendere il diritto alla salute per tutti.”

Il Comune, assieme alla ASL, dovrà “assicurare l’integrazione tra presa in carico di tipo sociale e di tipo sanitario, con particolare attenzione alla continuità di cura”. Occorre aver ben presente la particolarità e la vastità del territorio che afferisce al nostro ospedale, dicono le tre forze, e “vanno superate le carenze del Piano Sanitario del 2017, affrontando le criticità del nostro ospedale e dando piena attuazione a questo percorso, con particolare attenzione alle Case della Salute.”

LAVORO E SVILUPPO ECONOMICO. “Si dovrà sostenere il tessuto economico faentino con la creazione di strumenti a sostegno dell’occupazione, di incentivi per le imprese, di semplificazione dei processi burocratici, potenziando l’attrattività del territorio, una mobilità utile allo sviluppo e una maggiore e più proficua collaborazione tra le imprese e il sistema scolastico.”

“Un’attenzione particolare dovrà essere rivolta all’agricoltura, che per Faenza ha un’importanza fondamentale dal punto di vista economico, ma anche sociale e di governo del territorio. Il settore agricolo da tempo sta attraversando una crisi pesantissima, aggravata dalle difficoltà legate al Covid-19: va ridefinito il ruolo dell’economia agricola e delle sue filiere, conferendo nuovo slancio alle colture tradizionali, difendendo e valorizzando la qualità e salubrità delle nostre produzioni, aumentando la capacità ricettiva e di vendita dei nostri produttori, anche delle piccole realtà. Dobbiamo aiutare il sistema a compiere una transizione verso un’agricoltura sempre più sostenibile, intendendo la sostenibilità nella sua piena accezione: economica, sociale, ambientale, da realizzare anche tramite l’utilizzo di modalità di coltura innovative.”

CITTÀ INTELLIGENTE E MOBILITÀ. Le tre forze del Manifesto partono in questo campo dall’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile e dai 17 obiettivi in essa contenuti. “Questo obiettivo sarà da perseguire anche attraverso la creazione di una delega specifica alla Smart City, per affrontare con questa visione temi chiave come il trasferimento tecnologico, l’agenda digitale, lo sviluppo sostenibile, l’innovazione sociale, il rapporto tra università e imprese, la diffusione di una mentalità creativa di comunità. – si legge – Vogliamo rendere Faenza una città vivibile con un sistema di mobilità a misura di persona, che accresca le attività della città, così che i cittadini possano riappropriarsi degli spazi urbani.”

“Occorrerà intervenire per dare alternative valide all’utilizzo dell’auto privata per gli spostamenti e offrire ai cittadini la possibilità di scegliere il proprio sistema di mobilità, fra quello pubblico e quello privato, fornendo possibilità diverse e soluzioni efficaci. La città deve ripartire dalla mobilità sostenibile, anche attraverso l’aumento dei percorsi ciclabili e la connessione di quelli esistenti. Vanno colte fin da subito le opportunità offerte dagli incentivi dedicati a questo settore, ideate e applicate soluzioni specifiche per favorire la mobilità sostenibile come ad esempio il bike to work. La riorganizzazione dell’area della stazione ferroviaria e del tessuto urbano ad essa connesso è un’occasione per far compiere un salto di qualità alla mobilità cittadina… Lo spostamento della stazione delle corriere a fianco di quella ferroviaria è solo il primo tassello di questo percorso per connettere in modo sinergico Faenza con i territori limitrofi, a beneficio di tutti, in particolare pendolari, studenti e turisti.”

FAENZA IN RETE, AL SERVIZIO DEI FAENTINI. Secondo M5S, Faenza Coraggiosa e Europa Verde la macchina comunale va “valorizzata, puntando sulla formazione del personale e progettando nuove strutture che possano dare risposta ai nuovi bisogni emergenti come mobilità ed energia. Il ruolo centrale che ha assunto l’Unione della Romagna Faentina richiede un ripensamento dei meccanismi di rappresentatività politica e un qualificato presidio dei servizi da erogare.” I servizi verso la comunità devono “essere disegnati sulle reali esigenze” perciò è “necessaria un’analisi di quello di cui davvero c’è bisogno, dei servizi che i cittadini o gli utenti richiedono, per concentrare idee e risorse in progetti e risposte utili ed efficaci.”

“Le Società Partecipate rappresentano uno strumento di supporto agli investimenti e nell’erogazione di servizi di qualità ad un prezzo equo e trasparente per i cittadini. Si valuterà la cessione di quote di partecipazione in soggetti non funzionali a questi obiettivi, rafforzando nel contempo la presenza e l’azione in quelli funzionali, anche attraverso la nomina di rappresentanti capaci ed autorevoli, fissando momenti di verifica e confronto tra essi e l’amministrazione. Sarà utile dotarsi di risorse e strumenti in grado di fare un monitoraggio efficace, per guidare le scelte in modo consapevole.”

SICUREZZE. “Tutti i cittadini hanno il diritto di muoversi in piena tranquillità nell’intera città e frequentare senza paure gli spazi pubblici. – si legge nel documento – Per questo elaboreremo un piano che ci permetta velocemente di rendere fruibili tutti i luoghi, a partire da quelli che oggi sono critici, proseguendo e migliorando le azioni intraprese negli ultimi anni (telecamere, lettura targhe, coinvolgimento della cittadinanza attiva e del volontariato). La sicurezza è un elemento centrale per vivere bene ed essere tranquilli. Una sicurezza diffusa che, oltre al presidio delle forze dell’ordine, faccia leva su luoghi che vengono vissuti: dove ci sono persone c’è meno spazio per chi delinque.”

CULTURA, TURISMO E ARTIGIANATO ARTISTICO. Le tre liste intendono “proseguire le attività di promozione della ceramica e dei patrimoni urbani, anche con l’obiettivo di candidare Faenza quale “Città Creativa UNESCO”, e l’aggiornamento dell’identità di Faenza come città profondamente internazionale, legata alle proprie radici ma non in maniera folcloristica, e allo stesso tempo aperta e curiosa verso il mondo.” Il Palio del Niballo e il sistema dei Rioni “avranno un ruolo definito in questo contesto che vuole porre Faenza su un piano nazionale ed internazionale.”

 

IL MANIFESTO INTEGRALE Un Nuovo Patto Per Faenza

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Ci scusiamo con l'autore  - che era anche uno dei firmatari dell'appello "Fateci votare una sola lista progressista e ambientalista" - per il disguido che ci fa pubblicare in ritardo questo suo contributo.

Anche se nel frattempo si sono meglio definite le liste elettorali in campo, questa riflessione mantiene la sua attualità.

Amministrative, regionali e referendum: ipotesi italiani al voto ...

Le elezioni comunali del prossimo settembre si preannunciano come molto importanti, in quanto il vincitore prenderà in mano una città segnata dalla drammatica esperienza del Covid 19, e dovrà cercare di rilanciarne l'economia e la vita sociale, messe a dura prova dai sofferti ma necessari provvedimenti anti-contagio dei mesi scorsi.

Le elezioni sono importanti anche perché per la prima volta, abbiamo ai nastri di partenza salvo rimescolamenti o defezioni dell'ultimo minuto, due larghi schieramenti, con la destra che appoggia il centrista Paolo Cavina, fuoriuscito dalla maggioranza che ha governato Faenza nell'ultimo decennio ed il Centro Sinistra, allargato alla sua sinistra, che scommette sul "Nuovo Inizio" del vicesindaco uscente Massimo Isola.

Come cittadino ed elettore, attento a quello che succede nella mia realtà e comunità mi auguro che i protagonisti di questa sfida, invece di rinfacciarsi a vicenda su chi meriti più dell'altro il titolo di "Armata Brancaleone", ci spieghino chiaramente che tipo di città hanno in mente e quali sono le loro priorità per la crescita di Faenza nei prossimi anni. Personalmente mi fa piacere che a Faenza le forze definite "piccola coalizione" (L'Altra Faenza, Articolo 1, Movimento 5 Stelle, Socialisti e Verdi) da alcuni mesi si siano ritrovate insieme ed abbiano preso posizioni comuni su temi importanti come la Sanità, la Mobilità e la Scuola, andando ad un confronto positivo con il candidato Massimo Isola.

Io mi auguro che si riesca a fare un passo in più, superando personalismi e orticelli, e la "piccola coalizione" diventi un'unica lista elettorale, progressista ed ambientalista nel senso più largo, che contribuisca all?elezione a Sindaco di Massimo Isola, una lista che non "agiti spauracchi", non faccia leva sulla paura, ma pensi a convincere i cittadini della bontà delle proprie proposte, caratterizzandosi ed impegnandosi su alcuni temi, ad esempio:

- Sanità e Servizi Sociali: rilancio del "pubblico", che deve riprendere un ruolo veramente centrale nel nostro sistema di "Welfare";

- Sport: con la riapertura delle palestre delle scuole e degli impianti sportivi dopo l?Estate, le numerose società sportive faentine dovranno rispettare i protocolli anti-covid19, quante saranno in grado da sole di sostenere questi costi? E? necessario che l?Amministrazione Comunale si attivi in tal senso fino a quando non sarà passata l'emergenza;

- Lavoro: molte forze politiche dicono che per superare la crisi bisogna rendere "appetibile" la città agli imprenditori, l'Amministrazione dovrà certo fare la sua parte in questa direzione,ma occorre fare delle scelte ed uno sviluppo che non tenga conto dell?ambiente non può essere preso in considerazione. Infine mi piacerebbe che l'Amministrazione si attivasse anche nella direzione di una maggiore responsabilità sociale nei lavori pubblici, "premiando" gli imprenditori che nei cantieri dimostrano concretamente di investire nella formazione e nella sicurezza dei propri dipendenti.

Raffaele Morani

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L'Altra Faenza, nata nel 2015 per unire la sinistra che non si rassegnava al moderatismo PD, oggi è stata l'elemento catalizzatore di quella che abbiamo definito “Piccola Coalizione”, con i contenuti programmatici che in otto mesi di confronto sono stati messi a punto tra L’Altra Faenza, Art1, il M5S, i Socialisti e i Verdi.

Un tentativo di ripensare dal punto di vista culturale e organizzativo la politica come leva per valorizzare beni pubblici, il lavoro, l'ambiente, la salute, sulle coordinate irrinunciabili della cultura, dell'ecologia e della partecipazione sociale.


L'Altra Faenza vive grazie alla generosità dei suoi associati e alla sua etica politica. Cinque anni fa, è stata decisiva, senza nulla mercanteggiare e solo avendo in mente il bene della città, per impedire il trionfo della Lega Nord a Faenza.

Oggi è decisiva per un nuovo inizio. Infatti, solo il progetto che sta attorno alla “Piccola Coalizione” può aiutare Massimo Isola a diventare Sindaco.

Gli ex alleati, il movimento che ha espresso Giovanni Malpezzi, hanno cambiato campo e ora guidano il centrodestra.

In cinque anni è cambiato tutto il quadro politico locale, ma solo l'Altra Faenza, lasciatecelo scrivere, può rivendicare la coerenza di un percorso politico che ha spostato a sinistra la proposta di governo della città.


Permetteteci di ringraziare pubblicamente Eddy, per lo straordinario lavoro politico e amministrativo di questi 5 anni. Non potevamo trovare migliore rappresentate per le nostre istanze politiche, culturali, migliore campione di generosità. E insieme a lui, tanti altri, che hanno seguito ultimamente il confronto programmatico, persone note e meno note, tutte appassionate di politica, tutte senza mire di ritorni personali per il loro impegno.


Oggi l'Altra Faenza si riconosce nella lista Faenza Coraggiosa Ecologista, progressista, solidale, un piccolo passo avanti rispetto al 2015, ma non si accontenta.

L'orizzonte ultimo rimane quello dell'unità dell'azione politica della Piccola Coalizione. Per questo esprimiamo dispiacere per la decisione nazionale del M5S e esprimendo solidarietà al gruppo locale, riteniamo restino comunque le condizioni per proseguire il confronto con noi. Lo stesso vale per i Verdi, ai quali auguriamo, nonostante la delusione di non essere riusciti a convincerli di presentare una lista unica, di eleggere un consigliere comunale.

Auguriamo a Coraggiosa un ampio consenso sulla sua proposta politica; noi faremo di tutto perché Coraggiosa Faenza diventi il volano di un progetto politico innovativo, il collante di una piccola coalizione che può diventare la grande e plurale sinistra democratica e ecologista di Faenza.

 

6 Agosto 2020

L'Altra Faenza



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Dopo tanti giorni di silenzio, facciamo un pò di chiarezza su quanto accaduto negli ultimi mesi (in completa trasparenza, come piace a noi).

Come già si sa, dopo 10 anni di attiva partecipazione ai lavori del Consiglio Comunale e dell’Unione, dove i nostri rappresentanti si sono sempre distinti per essere i più presenti, i più prolifici di proposte ed i più attivi nelle discussioni, sempre in corsa solitaria, avevamo deciso, già da prima della candidatura di Isola, di confrontarci e collaborare con altri gruppi che ritenevamo potenzialmente affini al nostro modo di desiderare la Città e di vivere la nostra Comunità, per iniziare insieme a loro un lavoro di confronto sui programmi, che ci ha permesso di evidenziare una sostanziale comunione d’intenti con L'Altra Faenza, Art.1, P. Socialista e Verdi.

D'altronde la storia del nostro gruppo faentino, iniziata 15 anni fa come Meetup, parla chiaro: i temi progressisti, della tutela dell'ambiente, della solidarietà, sono sempre stati al centro del nostro operato.

Insieme a queste forze abbiamo avviato anche un confronto programmatico con Massimo Isola ed il suo partito, il PD.
Confronto durato giorni che ha prodotto un buon documento che conteneva anche alcune nostre proposte circostanziate.
Oltre al rigetto degli assurdi veti che arrivavano da alcune parti rispetto alla nostra presenza e alla certezza di partecipare all'eventuale coalizione da una posizione paritaria e senza decisioni preconcette sulla composizione dell’eventuale giunta.
Vogliamo ringraziare tutte le forze politiche sedute al tavolo per il confronto corretto, leale e positivo.

Per questo motivo avevamo deciso, come sempre con una discussione e con un voto di tutti gli attivisti nel corso della nostra assemblea pubblica, di percorrere la strada della condivisione, a Faenza come nel Paese, in ottica di poter finalmente sostenere da dentro la formazione di governo i nostri temi di sempre, che tanto apprezzamento ci hanno portato in questi anni.

Decisione per ora unica ed apripista nel Paese a livello comunale, sicuramente difficile, in salita e con tante incognite, ma secondo noi anche dal grande potenziale.
La proposta è stata inviata al vaglio dei nostri responsabili della linea politica nazionale, corredata di tutti i documenti necessari.

Responsabili che, dopo diversi giorni, non hanno ritenuto opportuno inserire la deroga allo statuto nazionale che avrebbe consentito questo tipo di coalizione.
Decisione che possiamo non condividere, ma che naturalmente rispettiamo.

Ci siamo quindi trovati ad affrontare nuovamente la possibilità di una candidatura in solitaria. Opzione che era sempre stata la nostra prima scelta naturale, ma che non aveva e non ha dimostrato di contare sull'entusiasmo e la consistenza necessari e sulla presenza di un nostro candidato Sindaco (condizione amplificata dalla situazione attuale).

Se c'è, tra le tante altre, una differenza enorme tra il M5S e la altre forze politiche tradizionali è che nel Movimento, non avendo strutture e segreterie sul territorio, nulla è scontato o dato per certo, nemmeno la candidatura alle elezioni.
Che avviene solo se un gruppo di cittadini attivi decide di mettersi in gioco e di dedicare il suo tempo alla cosa pubblica, senza nulla in cambio.

Tutto questo per annunciare che il M5S Faenza non parteciperà alle prossimi elezioni amministrative.

Una decisione sofferta e che fa male, ma che ci vediamo costretti a prendere.
Meglio farsi da parte che presentare una lista all'ultimo senza la convinzione e la spinta necessari.
Meglio chiudere con dignità.

Di certo 15 anni di battaglie non si cancellano, abbiamo scritto la storia della politica locale e ne andiamo fieri.
Molti, da una parte e dall'altra, accoglieranno questa notizia con favore e soddisfazione, pensando già come spartirsi i nostri voti e a quanto si starà meglio in Consiglio senza quei “rompipalle” dei 5 Stelle...

Ai tanti cittadini che ci vogliono bene e che apprezzano il nostro lavoro, dispiacerà, ne siamo certi.
A loro rivolgiamo un ultimo pensiero: ci rammarica davvero molto non essere riusciti abbastanza a coinvolgervi e ad allenarvi alla partecipazione....forse ora parleremmo di altro.

Un grazie di cuore a tutti quelli che hanno condiviso un pò del loro tempo con noi.
E' stata un'esperienza straordinaria.
Un saluto a tutti, oggi è un giorno triste, ma è un arrivederci, non un addio.

M5S Faenza

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 Amministrative, regionali e referendum: ipotesi italiani al voto ...

Per chi ancora rilancia la politica come l’unica alternativa all’egoismo e alla sopraffazione nel governo delle società umane, ciò che sta succedendo nel campo della sinistra a Faenza dovrebbe muoverlo a una riflessione non frettolosa.

A chi si barcamena per districare i fili delle esili ‘narrazioni’ ecologiste, progressiste e democratiche e s’interroga su come tessere nuove trame resistenti e convincenti, gli otto mesi del confronto tra L’Altra Faenza, Art1, il M5S, i Socialisti e i Verdi potrebbero offrire l’occasione di ragionare su un laboratorio all’inizio un po’ improvvisato, ma che alla fine ha prodotto un filato artigianale di nuova fattura.

Donne e uomini con biografie politiche molto diverse, con alle spalle organizzazioni dissimili, nessuna autosufficiente, tutte distanti da interessi costituiti, hanno ragionato insieme sulle modalità per avviare un nuovo corso nella politica della città.

Sullo sfondo delle lotte interne al PD, la prima spinta al confronto è venuta dall’esigenza di liberarsi - come per prendere una grande boccata d’ossigeno - da una visione grettamente pragmatica dell’azione amministrativa degli ultimi anni, alla quale le destre propongono semplicemente di sostituire un predatorio controllo dei beni pubblici e scelte populiste giustificate con paure irrazionali alimentate con cinico proposito.

Ai soggetti di quella che si è chiamata Piccola Coalizione sono stati immediatamente chiari i punti cardinali del confronto prima interno e poi esterno (col PD e, una volta candidato, con Massimo Isola): lealtà personale, confronto sulle idee e i programmi, senza veti e vincoli, priorità assoluta dell’interesse pubblico, del bene della città, così come lo possono immaginare forze legate al mondo del lavoro, dell’ecologia, dei diritti sociali, dei doveri di cittadini.

Tracciato questo perimetro è stato più facile (ma non sono mancati momenti di scontro, incomprensioni, sospetti: la politica che vuole far sintesi delle differenze non può che essere dialettica) individuare i concreti obiettivi comuni e finali.

Tutta insieme la Piccola Coalizione ha accettato di confrontarsi con Massimo Isola, tutta insieme ha elaborato un manifesto ideale con precise indicazioni programmatiche che saranno (salve improvvide decisioni di organismi nazionali) la cornice di riferimento per mettere a punto le future precise azioni di governo.

Un ottimo lavoro, ma solo l’inizio di un percorso. Ora occorre dare plasticità e visibilità a questa nuova trama.

E se gli amici del M5S - che hanno partecipato a un progetto che per il loro movimento non ha precedenti in Italia - debbono comunque rispettare uno statuto nazionale e quindi presenteranno una loro lista col simbolo, agli altri quattro sono molti a chiedere di sedersi - subito! - attorno a un tavolino per dare vita a un’unica lista ecologista, socialista e progressista.

Tra l’altro questa augurabile decisione faciliterebbe, nel nuovo consiglio comunale, il rafforzamento - ideale e organizzativo- della Piccola Coalizione.

Sono per ora discorsi solo abbozzati, ma tutti cinque siamo interessati a un coordinamento unitario, portavoce comuni e perfino alla costituzione di un gruppo consiliare unico.

Avanti insieme allora, e chissà che il filato artigianale non diventi un nuovo tessuto - alla moda! - per vestire di panni nuovi una città che vogliamo lasciare più bella ai nostri figli.

 

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