A Bologna manifestazione di solidarietà con Mimmo Lucano: L’ex sindaco sulla condanna: «Vogliono colpire il modello Riace»
«Non farò il patteggiamento, nemmeno per un giorno, sarebbe come rinunciare ai miei ideali, io rifarei tutto quello che ho fatto» dice Mimmo Lucano a Bologna di fronte a una sala piena di amici, compagni, vecchi militanti e giovani sostenitori. All’evento «Eccesso di solidarietà» organizzato da Good Land e dalle Cucine Popolari, con il sostegno di Famiglie Accoglienti e di molte altre associazioni è intervenuta anche la vicepresidente della regione Emilia-Romagna Elly Schlein mentre il sindaco di Bologna Matteo Lepore ha mandato un appassionato messaggio all’inventore del modello Riace di accoglienza dei migranti.
LE COINCIDENZE sono coincidenze ma talvolta rivelano più di quanto si pensi: ieri 18 dicembre era la giornata internazionale dei diritti dei migranti, quei diritti conculcati e ignorati al confine tra Polonia e Bielorussia, come lungo la rotta balcanica, come in Libia o nelle acque del Mediterraneo. Ed è per aver preso sul serio i diritti dei migranti, per averli trattati come persone, anziché come «invasori», che Mimmo Lucano è stato condannato a oltre 13 anni di carcere in una sentenza le cui motivazioni,
Leggi tutto: «Rifarei tutto , sono pronto ad andare in carcere»
Commenta (0 Commenti)Intervista al segretario nazionale della Fiom. Nessun effetto sulle crisi in corso che anzi aumentano con Speedline e Caterpillar. Su automotive e Stellantis senza un tavolo il governo si prende la responsabilità di far saltare l’intero settore
Un tavolo di crisi per delocalizzazioni al Mise © Foto LaPresse
Michele De Palma, segretario nazionale della Fiom e responsabile del settore automotive, il settore metalmeccanico è quello con il tasso di adesione più alto allo sciopero generale di giovedì. Soddisfatti?
I dati confermano la giusta intuizione che il nostro Comitato centrale ebbe a ottobre proclamando lo sciopero in rapporto con delegati e territori anticipando che la manovra non rispondeva ai problemi dei lavoratori. Nel settore metalmeccanico la situazione era già chiara in estate quando lo sblocco dei licenziamenti ha portato a una serie di chiusure e delocalizzazioni sebbene la situazione del settore sia a macchia di leopardo: molte aziende stanno facendo straordinari perché hanno agganciato per prime la ripresa. Ma purtroppo molte lavoratrici e lavoratori sono precari.
Giovedì notte il governo ha finalmente presentato il maxiemendamento che prevede anche un intervento sulle delocalizzazioni: per le imprese che se ne vanno senza ragione raddoppio delle sanzioni per i licenziamenti. Come lo giudicate?
Più che un decreto contro le delocalizzazioni è un provvedimento che proceduralizza le delocalizzazioni. Il testo non è stato minimamente discusso con noi sindacati nonostante sentiamo parlare di un decreto fin da luglio quando ci furono i primi casi di delocalizzazione: Gianetti Ruote, Gkm, Timken. Dalle anticipazioni mi pare che
Lavoro. I partiti di sinistra sono nati su impulso di sindacati e i sindacati su impulso di forze di sinistra. Forse, siamo in una fase storica di questa reciprocità costituente
La manifestazione sindacale per lo sciopero generale a Roma il 16 dicembre 2021
Ogni società ha i suoi principi indiscutibili, i suoi totem e i suoi tabù, a seconda del principio fondamentale su cui è organizzata. Nei regimi guidati dal fondamentalismo religioso, non si può parlare di religione. Nelle dittature, non si può parlare di politica. Nei sistemi basati sul fondamentalismo di mercato, non si può parlare di lavoro, dei suoi interessi, problemi, bisogni e, quando ci sono, conflitti.
L’atteggiamento tenuto dalla quasi totalità del sistema mediatico e politico nei confronti dello sciopero generale di ieri, un silenzio che ha sconfinato in una censura rotta solo da qualche critica sprezzante di giornalisti, politici e imprenditori vestiti da ‘haters’, con toni innervati di razzismo di classe, ha impresso al dibattito pubblico italiano i toni del fondamentalismo di mercato.
In un sistema di questo tipo si può parlare di quasi tutto, si possono praticare o (più spesso) simulare conflitti su quasi tutti i temi, teatralizzare polarizzazioni in fondo funzionali all’omogeneizzazione delle posizioni politiche, ma si deve escludere in ogni modo il lavoro dal perimetro della politica e del dibattito pubblico.
Si possono riempire giornali e talk show di contrapposizioni apparentemente ‘totali’
Leggi tutto: Lo sciopero rende visibile la maggioranza della società - di Loris Caruso
Commenta (0 Commenti)La protesta. Da Bari, durante una manifestazione di Cgil e Uil in preparazione dello sciopero generale di giovedì 16 dicembre contro la «legge di bilancio inadeguata» del governo Draghi, il segretario della Cgil Maurizio Landini ha lanciato l’appello: «Chiediamo a tutto il paese di scendere in piazza il 16 dicembre per cambiare: è il momento che il mondo del lavoro venga ascoltato per i problemi che ha e per lo sforzo che ha fatto durante la pandemia». Dal palco di Lamezia Terme (Catanzaro) il segretario della Uil Pierpaolo Bombardieri ha attaccato duramente il sistema dominante dei media. «Lo squadrismo non è solo quello dell'assalto alla Cgil - ha detto - Lo squadrismo è anche alcuni articoli sui giornali. Ma non ci piegano, non abbiamo paura. Ricordatelo, non ci intimorite"
Bari, il segretario della Cgil Maurizio Landini © Ansa
Dal palco di Lamezia Terme dove ieri ha manifestato on la Cgil contro la legge di bilancio del governo Draghi il segretario della Uil Pierpaolo Bombardieri ha dato un giudizio politico molto preciso della reazione mediatica e politica provocata dall’annuncio dello sciopero generale di giovedì 16 dicembre: «Lo squadrismo non è solo quello dell’assalto alla Cgil – ha detto – Lo squadrismo è’ anche alcuni articoli sui giornali. Ma non ci piegano, non abbiamo paura. Ricordatelo, non ci intimorite».
TRA UIL E CGIL circola una consapevolezza. E ieri è stata esplicitata. La battaglia contro questa maggioranza, e l’ideologia classista e pauperista che esprimono i suoi sostenitori a reti unificate sarà lunga, la lotta contro legge di bilancio è il primo passo di un percorso più lungo.
Leggi tutto: Sciopero generale Cgil e Uil: «Tutto il paese scenda in piazza»
Avanti sciopero. L’Authority: «Spostare la data». Mentre il governo trova un miliardo in più per le bollette. Cgil e Uil: «Rispetteremo le norme». E ribadiscono le richieste sul fisco
Pierpaolo Bombardieri e Maurizio Landini © laPresse
Divieto di sciopero. Almeno per il 16 dicembre, data nella quale Cgil e Uil hanno proclamato la sospensione generale del lavoro. Almeno secondo l’Authority per gli scioperi, il cui presidente garante Giuseppe Santoro Passarelli ha spedito una missiva alle segreterie delle due confederazioni intimando di «riprogrammare» lo sciopero generale, con tempestiva comunicazione da inviarsi entro 5 giorni. Ma il 16 proprio non si può fare. Troppi scioperi si sono assiepati in quei giorni e viene così a essere violato il principio della «rarefazione oggettiva». E non basta. Non è rispettato neppure il «periodo di franchigia» per i servizi di igiene ambientale e per i servizi alla collettività, c’è persino una violazione del regolamento postale perché proprio in quei giorni va pagata la rata Imu. Questo sciopero non s’ha da fare.
CGIL E UIL NON SI PIEGANO. Scelgono di confermare lo sciopero escludendo però i servizi ambientali, che in base agli accordi nazionali non possono essere fermati dal 15 dicembre, e le poste, per rispettare la franchigia per l’Imu. Il mancato rispetto della «rarefazione oggettiva» invece non viene considerato, anche perché lo sciopero dei servizi ambientali del 13 è stato revocato. La replica congiunta alla lettera del garante è laconica. Cgil e Uil annunciano che «procederanno garantendo il pieno rispetto delle
Leggi tutto: Né Draghi né il garante fermano la mobilitazione
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