Nelle ultime due settimane, i clienti di Hera per il cosiddetto libero mercato del gas, si sono visti recapitare una lettera di Hera Comm; in essa li si informa che, dal prossimo 1° aprile, il prezzo della fornitura sarà determinato in base all'andamento del mercato all'ingrosso olandese. Per chi, giustamente, vuole saperne di più, si spiega che la semplice formula matematica per effettuare il calcolo è Pt=Po+TTF_trimt-TTF_trimo (ovvero, il prezzo base dell'ultimo trimestre 2014 più i costi di approvvigionamento all'ingrosso dello stesso periodo meno i costi di approvvigionamento del mese, che però saranno aggiornati trimestralmente "come media aritmetica delle quotazioni forward trimestrali OTC relative al trimestre T-esimo......"). Basta, mi fermo qui!
I consumatori dovrebbero perciò scegliere se rimanere clienti di Hera in base a queste considerazioni incomprensibili, elaborate con con il chiaro intento di non fare capire nulla: tanto, chi tace acconsente. Nemmeno l'ombra della tabella di confrontabilità, che deve indicare chiaramente ai clienti la differenza di prezzo tra il libero mercato ed il mercato di maggior tutela, in cui il prezzo è fissato dall'Autorità garante. Nessun accenno al fatto che i due terzi della bolletta del gas (dati dell'Autorità) sono determinati da oneri fissi (soprattutto fiscali), per cui gli eventuali sconti incideranno pochissimo sulla bolletta. Nessuno dei Comuni azionisti di Hera (fra cui quello di Faenza) ha qualcosa da ridire.
E' questo che ci aspetta, quando sarà abolito il mercato di maggior tutela?
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Solo un terzo delle famiglie chiede il sostegno per pagare acqua e luce. Troppa burocrazia
In un recente convegno l'associazione Bruno Trentin, centro studi della CGIL, assieme allo SPI e a Federconsumatori, ha presentato il rapporto "Fuel poverty: definizione, dimensioni e proposte di policy per l'Italia", Giuseppe Travaglini, dell'Università di Urbino, che ha curato il rapporto assieme a Serena Rugero, ne parla in un articolo su www.sbilanciamoci.info.
Il Governo Renzi vuole la privatizzazione dell'acqua: fermiamolo!
Firma e fai firmare la petizione
Il Governo Renzi sta tentando di raggiungere il risultato cui sinora nessun governo era riuscito ad arrivare: la privatizzazione dell’acqua e dei servizi pubblici locali.
Lo fa attraverso due provvedimenti: il decreto “Sblocca Italia” e la legge di stabilità.
Con il primo, impone ai Comuni l’obbligo di aggregare le società del servizio idrico per arrivare ad un gestore unico per ogni ambito territoriale ottimale, spesso coincidente con il territorio regionale.
Con la seconda, rende sempre più onerosa la gestione pubblica dell’acqua e spinge gli enti locali a privatizzare, permettendo loro di spendere fuori dal patto di stabilità i soldi ottenuti dalla cessione delle proprie quote ai privati.Leggi tutto qui
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Tutti i Comuni della Provincia di Ravenna stanno prorogando i termini per richiedere il "bonus acqua". Il Comune di Faenza lo ha fissato al prossimo 31 dicembre. Ricordiamo che per ottenere questa diminuzione delle bollette idriche è necessario presentare al Comune di residenza un ISEE di non più di 10.000 euro. La soglia è quindi più conveniente di quella dei bonus elettrico e gas, per ottenere i quali l'ISEE è fissato al massimo di 7.500 euro.
Ricordiamo che l'ISEE può essere compilato anche presso gli uffici di Teorema, nelle sedi della Cgil; per il bonus acqua è necessario presentare una bolletta dell'acqua del 2013 ed una del 2014.
Il bonus acqua è finanziato dalle bollette, in una forma di solidarietà tra gli utenti del servizio.
Commenta (0 Commenti)Cosa fare per richiederlo.
Secondo un'indagine dell’Autorità per l'Energia solo il 34% delle famiglie aventi diritto ha usufruito del bonus gas e solo il 27% del bonus elettrico. Meno richieste proprio dalle aree a più basso reddito e con meno istruzione. Cattiva informazione? Procedure complesse? Ora parte la nuova campagna di informazione. Chi ha diritto e come richiederlo. Un sito e il numero verde: 800.166.654
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