Accedi Registrati

Login to your account

Username *
Password *
Remember Me

Create an account

Fields marked with an asterisk (*) are required.
Name *
Username *
Password *
Verify password *
Email *
Verify email *

ELEZIONI EUROPEE. Oggi il congresso del Pse indicherà lo spitzenkandidat, l’attuale commissario Ue al Lavoro, il lussemburghese Nicolas Schmit. La capogruppo all’eurocamera: «Chiediamo un chiaro impegno sui nostri temi»

Roma, Elly Schlein e Nicolas Schmit in visita al monumento a Matteotti foto Ansa Roma, Elly Schlein e Nicolas Schmit in visita al monumento a Matteotti - foto Ansa

Il congresso dei socialisti europei, che si riuniscono a Roma, oggi sceglierà – senza nessuna sorpresa né contesa stile primarie americane – lo Spitzenkandidat, ovvero il candidato leader dello schieramento progressista europeo, sulla carta destinato a guidare la prossima Commissione Ue, in caso di vittoria dei socialisti. In attesa dell’arrivo dei big oggi alla Nuvola dell’Eur – capi di governo come il tedesco Scholz, lo spagnolo Sánchez, il portoghese Costa o commissari Ue come Gentiloni – ieri pomeriggio lo stato maggiore dei gruppi socialisti si è riunito al Nazareno, sede nazionale del partito ospite, il Pd, per un seminario tra l’accademico e il politico a cui ha partecipato tra gli altri la spagnola Iratxe Garcia Perez, capogruppo all’Eurocamera. Ma soprattutto, la segretaria del Pd Elly Schlein (che ha avuto anche incontri bilaterali intrattenendosi per un’ora con il cancelliere tedesco) e l’ex segretario, nonché probabile futuro candidato alle Europee di giugno, Nicola Zingaretti.

LA SINISTRA DEMOCRATICA europea non sembra godere di ottima salute. Non solo perché i sondaggi la danno in calo mentre in ascesa appaiono le formazioni di destra più o meno estrema. Ma soprattutto perché a Bruxelles vacilla ormai sempre più pericolosamente l’alleanza con i democristiani europei del Partito Popolare (Ppe), molto tentati dall’abbraccio con i conservatori dell’Ecr di Giorgia Meloni e dei polacchi di Diritto e Giustizia. Non è forse un caso che la giornata di studio al Nazareno sia intitolata: «Capire il populismo di destra e cosa fare». Di fronte all’onda nera, la sinistra che ha tenuto finora le redini dell’Ue nella Grosse Koalition con popolari e liberali, si scopre spaventata e delusa.
La delusione per un tradimento consumato si percepisce capisce dalle parole della capogruppo Garcia Perez, che durante l’incontro con la stampa, ha affermato: «Noi socialisti siamo stati coerenti. Invece il Ppe negli ultimi tempi ha cambiato posizione. Hanno rotto l’alleanza e cominciato a lavorare con populista e destra estrema». L’esponente del Psoe si riferisce al ripensamento dei popolari sui temi ambientali. Sotto la spinta del capogruppo a Strasburgo Manfred Weber, i democratici cristiani europei hanno rinnegato una delle leggi cardine del Green Deal, concepita in accordo con socialisti e Verdi, e ora il freno anche sulla Politica agricola comune di fronte alle proteste degli agricoltori. Poi, rispondendo alla domanda di un giornalista sul perché il congresso si tenga a Roma, Garcia Perez ha sottolineato: «L’Italia è un chiaro esempio di come i conservatori hanno iniziato a normalizzare l’alleanza con l’estrema destra. C’è il rischio che questa coalizione blocchi la maggioranza pro-europea». E assicura: «Noi lavoreremo per impedirlo».

NUOVI EQUILIBRI e nodo alleanze sono già in agenda, a Roma. Il pensiero va al dopo 9 giugno, quando a Bruxelles si comincerà a riflettere sul prossimo esecutivo europeo. A margine del pre-congresso del Nazareno, il candidato del Pse in pectore e a attuale commissario Ue al Lavoro, il lussemburghese Nicolas Schmit, ha scandito: «Escludo nettamente che i socialdemocratici europei possano allearsi con l’estrema destra di ogni tipo, né con Id (di cui fa parte la Lega ndr) né con Ecr (nel cui gruppo è FdI ndr)». Un avvertimento ai popolari, che tradotto suona: se abbracciate Giorgia Meloni e compagnia, poi non venite a cercare i nostri voti. «La destra e destra estrema – ha aggiunto Schmit – non ha in alcuna considerazione i diritti delle donne, così come non ha a cuore la famiglia e il futuro dei bambini. Hanno tolto il reddito di cittadinanza, parlano di diritto delle famiglie, ma il futuro dei bambini è altra cosa».
Anche la capogruppo Garcia si spinge in avanti: «Quando si formerà la prossima Commissione europea, ci interessa un chiaro impegno sui nostri temi: Green deal, dimensione sociale, diritti delle donne». Ben sapendo che molto difficilmente Schmit otterrà la guida dell’esecutivo comunitario.

IN MATTINATA la segretaria Pd, insieme ai vertici Pse, si era recata a rendere omaggio al monumento a Giacomo Matteotti, nel luogo in cui l’esponente socialista fu assassinato per volontà di Benito Mussolini nel giugno di 100 anni fa. Un richiamo alla nobile storia di una famiglia politica che a breve sarà chiamata a scelte non scontate